Ciao a tutti, sono stato qualche giorno fuori dal forum e ne ho lette di tutti i colori.
Caro Centro una differenza di velocità iniziale di 20 metri al secondo è praticamente irrilevante a quelle distanze di tiro.
Se non erro Granelli nella nuova enciclopedia della caccia mi pare affermava che due cartucce aventi differenti velocità iniziali nell'ordine dei 30 metri al secondo uniformavano le loro velocità intorno ai 40/45 metri.
Con tutta la buona volontà onestamente non credo sia la diversa velocità iniziale che determini il successo di una fucilata oltre i 50 metri.,
Il tuo 692 spara meglio del Breda perché è concepito per caratteristiche di acciaio, lunghezza, foratura, coni di raccordo e strozzatura, per rompere i piattelli sulle lunghe distanze sfruttando al meglio, secondo le più recenti scoperte balistiche, il potere esplosivo della moderne cartucce in modo da ottenere la maggiore velocità iniziale possibile, che comunque non potrà mai essere troppo dissimile da un fucile all'altro.
Questo non significa che necessariamente il tuo 692 sarà superiore a caccia. La caccia è un mondo a se.
Il selvatico non è un piattello, il potere di arresto è completamente diverso le regole della balistica sono sovvertite dalla casualità.
L'esperienza pluriennale verificata sul campo certifica che le canne (anche di uno stesso lotto) non sparano uguali e non è raro imbattersi in canne "da pomodori" che bruciano i selvatici dove le 81 una stella fanno solo feriti.
Chiusa la parentesi venatoria, premetto che io credo nel record del mondo di Degweed fatto a 118 metri.
Tecnicamente è possibile, non posso escluderlo, dunque non posso dire che non è vero.
Due o più pallini fusi insieme o vicinissimi che impattano un piattello entrante (le due velocità piattello e piombo si sommano) possono colpire un piattello in un punto fragile e romperlo anche in più pezzi... perché no.
Tuttavia la questione secondo me finora irrisolta è la ripetibilità dei tiri.
Visto che i tiratori che fanno questi record raramente sbagliano l'anticipo, l'enigma sta solo nella fucilata.
Se il piattello si rompe una volta ogni 50 tiri è una casualità.
Se questo avviene con costanza ameno una volta ogni 5 tiri allora è un fenomeno ripetibile e va studiato per capire per quale inconcepibile motivo diventa concreto un evento che secondo ragionamento e secondo le leggi fisiche "non può avvenire".
Al di là delle convinzioni personali e delle partigianerie fra possibilisti e negazionisti, questo è il vero punto di partenza su cui iniziare a ragionare..
Entro un certo limite tutto può avvenire.... dipende con quale frequenza. [10]
A mio parere la chiave di tutta questa discussione sta in questo semplice quesito.
Un saluto
Maurizio