Naturalmente io condivido pienamente quanto detto da killer , egli infatti dice che colpire entro I 70m e' la normalita,io aggiungo che oltre tale distanza , le probabilita diminuiscono solo per I migliori tiratori ,mentre si azzerano per tutti gli altri, specie per chi non ha mai messo piede in una pedana.A questa ultima categoria di persone io consiglio di non parlare di argomenti che non si conoscono, e di iniziare a seguire una volta per tutte le gare di sporting itinerante di alto livello, cosi capiranno di cosa si sta parlando. Sono daccordo anch'io che le rosate delle cariche da 28gr del 7'5, si presentano abbastanza sguarnite sulle lunghissime distanze, ma fino a che ci saranno tiratori che dimostreranno di colpire con buone probabilita, accidenti a tutte le teorie. Peraltro in questo forum ho fatto presente piu volte che la proiezione di una rosata ottenuta alla placca, non rispecchia tutta la realta sul comportamento dello sciame in volo ,poiche ad es. non mette in luce il suo lieve andamento spiraliforme, ne la lunghezza dello sciame metro dopo metro.
Ciao Centro, io sono molto spesso d'accordo con quello che scrivi.
Per una casualità abbiamo un modo di ragionare e di arrivare al punto molto simile e anche in questa occasione sono in parte d'accordo con te soprattutto nel fatto che a volte la pratica non rispecchia pienamente la teoria... ma analizziamo le cose con ordine.
L'amico Killer asserisce che "la rottura dei piattelli a 100 metri è cosa abbastanza comune ... a 70 metri cosa normalissima..."
Ora tu sei d'accordo con lui affermando che "colpire entro i 70 metri è la normalità" come se rompere un piattello a 70 metri sia lo stesso che romperlo a 30.
Poi però ammetti che "le cariche da 28 gr. del 7,5 si presentano abbastanza sguarnite sulle lunghissime distanze", ma finché ci saranno tiratori che dimostrano di colpire con "buone probabilità" ....
(accidenti a tutte le teorie).
Al di là del fatto che i tiratori di alto livello non usano fucili e munizioni comuni (e questo lo so per certo) Il problema è quanto "effettivamente" sono lunghi i tiri i e con quanta costanza si fa centro.
Io non so dove tu hai visto fare tiri a 70 metri "CERTI" con risultati costanti, né chi e con quale metodo abbia misurato questa distanza.... non dubito delle tue capacità - ma spesso l'occhio inganna e tiri definiti a 70 metri si scopre che a malapena superano i 50.
Ma il punto vero è che innegabilmente a quella distanza (70 metri VERI) il piombo è così rarefatto che un piattello può passare "facilmente" indenne all'interno di una rosata anche a tiro centrato.
Se siamo d'accordo su questo ultimo pensiero si capiscono immediatamente due cose:
- la prima è che le "rotture"a 70 metri VERI non possono essere troppo frequenti quantomeno non "normalissime".
- la seconda è che è assurdo sparare ad un bersaglio dove l'abilità del tiratore può essere inficiata in modo determinante dalla casualità, e dunque come ho più volte affermato la rottura del bersaglio è spesso dovuta più alla fortuna che alla capacità del tiratore.
E il buon Garolini ha perfettamente ragione a criticare la scelta dei 24 grammi quando questa grammatura già entro i 40 metri a tiro centrato ha vuoti di rosata tali da non garantisce la rottura del coccio.
Figuriamoci i 28 gr. a 70 metri...
In un famoso tiro a volo dell'Umbria in più di una occasione tiratori di eccellenza e non si sono avvicendati nel tiro al piattello a "100 metri" e, io presente in una di queste occasioni, posso assicurarti che le rotture sono pochissime.
Mi hanno detto che una sera in cui io non ero presente lo hanno rotto una sola volta....
Del resto a quella distanza che bravura vuoi avere: butti là la fucilata e, se azzecchi l'anticipo, speri nel buon Dio che un pallino (che abbia ancora sufficiente energia per romperlo) sbatta casualmente nel piattello.... [42]
Qualcuno vuole spiegarmi dove sta la bravura del tiratore?
Siamo partiti dal record del mondo di 120 metri siamo arrivati che a 70 metri c'è una "buona probabilità" se scendiamo di un'altra ventina di metri allora cominciamo ad avvicinarci ad una distanza in cui un buon manico può davvero rompere i cocci con una certa "normalità".
Che la placca non rispecchia la realtà dello sciame in volo è cosa certa. del resto la placca mostra la rosata "bidimensionale", non la lunga proieizione della coda dei pallini.
Se vorrai spiegarmi cos'è e come si determina l'andamento spiraliforme dello sciame di pallini e come varia la lunghezza dello sciame metro dopo metro, aggiungerò qualche prezioso mattoncino alla mia conoscenza.
Se ritieni che abbia qualche reale vantaggio nel tiro per cortesia spiegamelo.
Grazie
Un saluto
Maurizio