I vecchi cacciatori del Lazio ricorderanno l'invasione di cesene del gelido inverno del 1964. Papa' ed io le cacciavamo in una tenuta agricola sulla via Nomentana a pochi km dall'Urbe. La mattina presto scendevano a valle dalle montagne dove avevano appollato per la notte e venivano nelle vigne a mangiare l'uva appassita rimasta attaccata alle viti. Papa' ed io ne prendemmo parecchie tre o quattro domeniche successive. Era uno spettacolo vederle arrivare, alte contro il cielo blu in linee oscillanti. E insieme alle cesene abbattevamo anche storni e qualche tordo. Ma faceva un freddo cane, che pero' sfidavamo per via del pingue bottino che ci aspettava.