Re: Merdacce campane,ovvero cacciatori campani,siete vivi?
Re: Merdacce campane,ovvero cacciatori campani,siete vivi?
E' giusto che la tua generazione e quella futura assaporino il mondo venatorio ci mancherebbe.
Valentino, nemmeno io" la vera caccia" putroppo l'ho vissuta, ricordo quel poco da bambino con mio padre,quando non c'erano tutti questi obblighi e la selvaggina abbondava per tutti.
Ora la caccia e' tutta cambiata, e credimi mi dispiace leggere che la colpa e' di noi cacciatori,anche se penso che la fine della caccia potebbe avvenire per colpa delle nostre associazioni, del dio denaro e della continua nascita degli animalisti.
Mi spiace che sei arrabbiato con il mondo perche' la nostra passione anno in anno si potrebbe avvicinare al capolinea, ma rifletti la colpa e' nostra, cioe' mia ,perche' la rabbia mi fa scrivere quelle idiozie?
Il senso del mio intervento era per tutti quei colleghi che aime' hanno dovuto lasciare la caccia non per l'art. 34 ma perche' sono rimasti senza un lavoro.
Non credere che la fine della caccia darebbe dolore solo a te, alla tua generazione e a quella futura, darebbe dolore anche a un 80enne, lui si che la vera caccia la vissuta.
E se ti sei offeso per lo sfogo fatto sopra scusami....
Ciao
Sai perchè vado dicendo sempre che la colpa e anche nostra........perchè voi(io mai)avete sempre foraggiato quelle associazioni riconosciute che hanno solo sfruttato la caccia per meri scopi personali-familiari ma ora con tutto che c'è internet e si vedono le realtà cmq ci saranno quelli che se la faranno sempre dai soliti e sappiamo gia per quali motivi senza che li elenchiamo mille volte........!!!C'è una frase che dice-sei tu che fai la differenza........
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CACCIATORI CAMPANI IN RIVOLTA(tratto dal sito ilcacciatore.com)
Registriamo, con grande rammarico che, ad oggi 12 luglio, la Regione Campania non è ancora in grado di regolamentare l’attività venatoria per la stagione 2012/2013.
L’unico fatto certo è dato dall’emanazione del Decreto Dirigenziale n° 121 datato 02 luglio c.a. all’interno del quale, tra l’altro, vi è l’approvazione del famigerato art. 34 il quale prevede per i cacciatori campani richiedere l’ATC venatoria laddove lo stesso cacciatore risiede anagraficamente e praticare all’interno dello stesso la caccia esclusivamente alla selvaggina stanziale. Il pagamento di una ulteriore quota consentirebbe agli stessi di praticare la caccia alla selvaggina migratoria in tutti gli ATC della Regione, compreso quello di residenza, ma per un massimo di 30 giornate, previa prenotazione e relativa autorizzazione. Ad oggi rileviamo ancora la mancata pubblicazione delle graduatorie, la mancata pubblicazione del calendario venatorio in quanto la Regione non si è dotata ancora del nuovo piano faunistico venatorio, né ha prorogato il precedente.
Sull’art. 34 vogliamo stendere un velo pietoso, su chi è stato l’ideatore, in quanto ci rendiamo conto che questo non è il momento di incolpare, ne di criticare, ma semplicemente capire cosa fare. I cacciatori campani, pur già abituati a subire nella propria Regione ingiustizie e vessazioni, stanno vivendo oggi il momento peggiore che la storia dell’attività venatoria campana possa ricordare. Noi tutti stiamo brancolando nel buio più assoluto in attesa e con la speranza che in Consiglio Regionale venga approvata la modifica della L.R. 8/96 che con una serie di emendamenti, se approvati, potrebbe cancellare l’art. 34. Dobbiamo tuttavia registrare che ad oggi l’unica realtà certa è data dal Decreto Dirigenziale sopra citato al quale la Regione si sta riferendo, tanto è che ha cominciato a pubblicare le graduatorie, prima fra le quali quella dell’ATC di Napoli.
Tanti cacciatori ci chiamano per chiederci: “quando si riunisce il prossimo Consiglio Regionale?- ho sentito che,…è vero?-, qualcuno dice, …è così?”.
Noi stiamo rispondendo a tutti che non ci interessa più sapere quali possono essere le decisioni finali della Regione perché a questo punto per noi diventa esclusivamente un loro problema.
Qualcuno potrebbe pensare che siamo impazziti, niente di più errato, noi ci atteniamo da questo momento ai fatti sopra esposti ed i fatti ci inducono a prendere delle iniziative forti:
noi chiediamo a tutti i cacciatori campani di COMINCIARE A NON PAGARE IL PRIMO DEGLI EMOLUMENTI AI QUALI CI CHIEDERANNO DI ASSOLVERE, OSSIA LA QUOTA DI ISCRIZIONE DI RESIDENZA VENATORIA.
Intanto invitiamo le AAVV Federcaccia Regionale ed ANUU Regionale nonché il Partito Caccia Ambiente a spingere questa iniziativa già concordate nell’incontro di Caserta del giorno 09 luglio c.a. estendendola a tutte le rappresentanze di categoria presenti sul territorio.
Altresì invitiamo tutte le AAVV Regionali non presenti all’incontro di Caserta a darci un cenno di assenso per preparare tutti insieme la più grande manifestazione di protesta mai portata al centro direzionale di Napoli per far sentire forte la voce di dissenso dei cacciatori campani.
Ufficio stampa
CONF.A.V.I. Campania