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Dura presa di posizione da parte dell'assemblea provinciale lecchese di Federcaccia contro lo bozza del nuovo Piano faunistico venatorio provinciale in corso di approvazione. Il documento, giunto al termine della fase delle osservazioni, dopo un iter durato 7 anni attende ora di essere discusso e approvato in Consiglio provinciale.
Due i punti critici sottolineati dal presidente provinciale della Federazione italiana della Caccia Lecco, Giuseppe Aldeghi: la riduzione del numero di capanni sul monte di Brianza e la definizione dei valichi alpini e della tipologia di caccia permessa su di essi.
Nel mirino dei cacciatori lecchesi – da quanto si apprende – sarebbero finiti i tecnici del settore faunistico della Provincia che, per ridurre il numero dei capanni come previsto dalla normativa europea, avrebbero proposto il trapasso del capanno solo tra padre e figlio. Clima infuocato dunque durante l'assemblea, alla quale era presente anche l'assessore provinciale alla Caccia, Carlo Signorelli.
ho presenziato all'ultima assemblea del mio atc (meratese) dove il sig ALDEGHI era presente e li ha spiegato le sue rimostranze fatte in provincia sottolineando come ormai da tempo siamo sotto tiro, specialmente per noi capannisti il rischio non e' solo che i capanni in quella zona (compreso il mio ) si possano tramandare da padre in figlio ma addirittura si sta' cercando di unire due parchi ( valico del pertus e parco del curone ) con un corridoio di passo tutelato per i migratori eliminando definitivamente i capanni lasciando libera solo la stanziale e la lepre,la cosa a suo dire non dovrebbe avverarsi ma il solo fatto che se ne parli e molto pericoloso , ciao
Due i punti critici sottolineati dal presidente provinciale della Federazione italiana della Caccia Lecco, Giuseppe Aldeghi: la riduzione del numero di capanni sul monte di Brianza e la definizione dei valichi alpini e della tipologia di caccia permessa su di essi.
Nel mirino dei cacciatori lecchesi – da quanto si apprende – sarebbero finiti i tecnici del settore faunistico della Provincia che, per ridurre il numero dei capanni come previsto dalla normativa europea, avrebbero proposto il trapasso del capanno solo tra padre e figlio. Clima infuocato dunque durante l'assemblea, alla quale era presente anche l'assessore provinciale alla Caccia, Carlo Signorelli.
ho presenziato all'ultima assemblea del mio atc (meratese) dove il sig ALDEGHI era presente e li ha spiegato le sue rimostranze fatte in provincia sottolineando come ormai da tempo siamo sotto tiro, specialmente per noi capannisti il rischio non e' solo che i capanni in quella zona (compreso il mio ) si possano tramandare da padre in figlio ma addirittura si sta' cercando di unire due parchi ( valico del pertus e parco del curone ) con un corridoio di passo tutelato per i migratori eliminando definitivamente i capanni lasciando libera solo la stanziale e la lepre,la cosa a suo dire non dovrebbe avverarsi ma il solo fatto che se ne parli e molto pericoloso , ciao