Questi sono i discorsi politichesi che hanno rovinato questo paese.
I discorsi stanno a zero, se ti trovano delle munizioni in un' autovettura passi dei guai, e seri, roba da rovinare una persona normale.
Se anche ci fosse una minima possibilità che la sua teoria sia valida, cosa che fino ad ora nei tribunali è stata smentita..., perchè un onesto e cauto cacciatore dovrebbe sobbarcarsi un processo cercando di arrampicarsi sui vetri senza risultati certi? Gliela offre lei la consulenza gratuitamente?
Sarebbe ora che in questo paese la piantasse con i SE e i MA... e anche se la giurisprudenza italiana purtroppo si basa su questo non vuole dire che sia una cosa giusta, anzi... sarebbe ora veramente che si smettesse con le chiacchiere.
"L'art. 20 comma 1 parte prima della legge 18 aprile 1975, n. 110 impone l'obbligo ai possessori a qualsiasi titolo delle armi di cui agli artt. 1 e 2 della stessa legge (armi e munizioni da guerra ed armi e munizioni di armi comuni da sparo) di custodirle con ogni diligenza ai fini della sicurezza pubblica. Tale dovere generico di massima diligenza non va confuso con quello specifico di adottare efficienti misure antifurto, prescritto dalla seconda parte del comma 1 dello stesso articolo a carico di particolari categorie di soggetti (rivenditori e collezionisti di armi), sicché il contenuto del predetto dovere generico, in assenza dell'indicazione delle specifiche modalità con le quali le armi e le munizioni debbono essere custodite, deve essere individuato, di volta in volta, dal giudice di merito, in rapporto alle singole situazioni contingenti."
p.s. cosa abbastanza triste notare un "informato" in materia compiere castronerie del genere... ma sono curioso, mi trova almeno una causa intentata dallo stato contro un detentore di pda privato, analogo a quello di cui parliamo che ha come esito la sua teoria? Aspetto fiducio... pronto a chiederle pubblicamente scusa.
-------------------------------------------------------------------------
Scusa Alasca, premetto nel dirti che non sono un avvocato e che non ho intenzione di difendere narduz (si sa difendere da solo) ma volevo dire, che hai ragione a dire che chi è stato scoperto a lasciare le cartucce in macchina è stato condannato (erroneamente) IN PRIMO GRADO. Ho anche detto, che alcuni giudici hanno interpretato la legge a loro piacimento, (o volontariamente o sbagliando). Dalle tue risposte, deduco che forse non hai letto le pagine precedenti, ove ho mensionato delle sentenze della SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE, alla quale tutti i giudici si devono attenere.
La domanda era impiantata (come ben dici) se si possono lasciare le cartucce in macchina o no. Il fatto non costituisce reato, secondo la direttiva della Cassazione. Infatti chi se ne è avvalso è stato prosciolto dalle accuse. Ti rimetto una dele tante sentenze della stessa:
Cass. Sez. 1, 27-1-2005 nr. 5112
L'omessa custodia di munizioni non rientra nella previsione dell'art. 20, primo comma, della legge n. 110 del 1975, in quanto la condotta punibile deve intendersi riferita solo all'omessa custodia di armi ed esplosivi e non anche delle munizioni.
queste non sono chiacchiere e ti spiego anche il motivo:
La condotta negligente, sia rilevante a tal punto di consentire AGEVOLMENTE l'impossessamento delle cartucce ad una serie di persone, minori, incapaci,tossicodipendenti, persone senza titolo, inabili.
Tu pensi che lasciando le cartucce in macchina CHIUSA A CHIAVE, CARTUCCE CELATE, NASCOSTE, e via dicendo, che per impossessarsene si deve OBBLIGATORIAMENTE rompere il vetro o forzare lo sportello, sia CONDOTTA NEGLIGENTE NELLA CUSTODIA DELLE MUNIZIONI?
(il discorso ARMA è diverso).
Se poi tu mi dici, che il malcapitato che subisce un controllo delle forze dell'ordine "impreparate", passa i guai, ti do ragione, avra un sacco di scocciature, ma non ha commesso nessun reato ne penale ne amministrativo. I tribunali esistono apposta, affinchè uno possa dimostrare la sua innocenza o ragione.
Ho un amico che ha avuto questo problema, adirittura, l'auto era parchegiata in una sua proprietà, ove si trovava a caccia, a poca distanza dall'autovettura. Una pattuglia della Forestale, dopo averlo chiamato e fattogli aprire l'auto, gli hanno contestato l'art. 20. Lo hanno denunciato, sequestrato cartucce ecc.. Il giudice del tribunale (non dico quale) lo condannava per negligenza nella custodia delle munizioni. Era ormai rassegnato, quando lo spronai (assieme all'avvocato) a ricorrere in Cassazione. Come avevo previsto, venne assolto perchè il fatto non sussiste.
Ora io (e credo anche gli altri) non riporto cose per sentito dire, quando lo faccio, lo dico. Queste che ti ho elencato sono cose successe realmente. Quindi asserisco con certezza che le cartucce in macchina, con le dovute accortezze, si possono lasciare e non si incorre in nessun tipo di reato.
Ognuno pi si regola di conseguenza, secondo coscienza. Naturalmente, visti i precedenti, conviene non lasciarli per non incorrere a lunghi grattacapi, ma ripeto, se si lasciano le cartucce in macchina; chiusa a chiave.....insomma, non commette il reato di negligenza nella cistodia delle munizioni.
Per controsenso, ti dico: è lo stato che mi deve garantire la sicurezza che nessuno, possa rompermi il vetro della macchina e impossessarsi degli oggetti al suo interno o impossessarsi della macchina, che viene lasciata alla fiducia pubblica. Infatti, questo è un reato penale! Ma è un discorso che alcuni giudici non valutano. Alcuni giudici (lo ripeto) quando sentono parlare di armi o munizioni, specialmente di caccia, ci vedono ROSSO, anzi oserei dire VERDE.[15][29]