- Messaggi
- 776
- Punteggio reazioni
- 263
- Punti
- 163
Forse dirò una cosa ovvia ma lepre, fagiano, colombaccio, cinniale in cucina sono ottimi.
Ci sono cacciatori che regalano tutto, io tendo a sbafarmi ogni cosa con grande gusto.
Fra l'altro oggi in cucina è difficile trovare qualcuno di sesso femminile che sia in grado, per mancanza di volontà, esperienza o banale pigrizia di mettersi lì a spennare un volatile o a marinare il cinniale.
Ai fornelli mi metto in prima persona, e dopo i primi disastri risalenti ad anni fa, con molta umiltà posso dire che la selvaggina che cucino è buona, perlomeno a giudicare dalle richieste di amici di venire a pranzo o a cena.
Nel giorno del mio compleanno prima di questa maledetta situazione che ci ha resi asociali, ob torto collo, organizzavo sempre un pranzo molto sostanzioso per una trentina di amanti della buona tavola,a base di carne selvatica e alla fine quel poco che rimaneva nelle pentole andava nelle sporte degli invitati.
Quando feci il corso per la caccia di selezione per in cinniale, il veterinario ci disse assolutamente di non farsi in casa salsicce o altro per il rischio di trichinella e altre gravi patologie, per contro la carne cotta bene, era sicura.
Fra le varie trovo fantastico il cervo e il capriolo.
Poi con la lepre ho imparato a fare un brodo, insegnatomi da una anziana moglie di cacciatore ormai estinti entrambi, delizioso.
Insomma trovo folle andare ad esercitare la nostra grande passione e non goderne anche a tavola.
Putroppo non vado a tordi, ma se vado indietro alla memoria rammento dei lunghi spiedi di tordi con accanto i fegatini di maiale e l'alloro squisiti.
Ci sono cacciatori che regalano tutto, io tendo a sbafarmi ogni cosa con grande gusto.
Fra l'altro oggi in cucina è difficile trovare qualcuno di sesso femminile che sia in grado, per mancanza di volontà, esperienza o banale pigrizia di mettersi lì a spennare un volatile o a marinare il cinniale.
Ai fornelli mi metto in prima persona, e dopo i primi disastri risalenti ad anni fa, con molta umiltà posso dire che la selvaggina che cucino è buona, perlomeno a giudicare dalle richieste di amici di venire a pranzo o a cena.
Nel giorno del mio compleanno prima di questa maledetta situazione che ci ha resi asociali, ob torto collo, organizzavo sempre un pranzo molto sostanzioso per una trentina di amanti della buona tavola,a base di carne selvatica e alla fine quel poco che rimaneva nelle pentole andava nelle sporte degli invitati.
Quando feci il corso per la caccia di selezione per in cinniale, il veterinario ci disse assolutamente di non farsi in casa salsicce o altro per il rischio di trichinella e altre gravi patologie, per contro la carne cotta bene, era sicura.
Fra le varie trovo fantastico il cervo e il capriolo.
Poi con la lepre ho imparato a fare un brodo, insegnatomi da una anziana moglie di cacciatore ormai estinti entrambi, delizioso.
Insomma trovo folle andare ad esercitare la nostra grande passione e non goderne anche a tavola.
Putroppo non vado a tordi, ma se vado indietro alla memoria rammento dei lunghi spiedi di tordi con accanto i fegatini di maiale e l'alloro squisiti.