Re: Guardie Volontarie....

gerry1961 ha scritto:
Ciao a tutti,spero di non aver sollevato un polverone.......capisco che tanti di fronte all'arroganza di certe guardie volontarie e non si indegnano ed hanno ragione, ripeto il primo sono io. Anche a me capita di essere controllato da qualche collega, ma deve comportarsi bene altrimenti segnalo il tutto al responsabile della provincia (siamo amici ) il quale poi si comporta di conseguenza. All'esame ci fu detto che bisogna prevenire non stare appostati per il solo gusto di sanzionare. Io me ne vanto che in 15 anni di decreto sia caccia e pesca non ho mai e poi mai sanzionato qualcuno,non potete immaginare quante critiche mi piovono addosso durante le riunioni. Incontro tante persone in errore durante i servizi e dopo il controllo mi piace voltare le spalle dopo una buona stretta di mano con sorriso,così bisognerebbe che tutti si comportassero. Io sono spesso in servizio con la provinciale e anche loro apprezzano il mio modo di comportarmi con le persone,non dimentico mai che oltre ad essere un uomo sono anche un cacciatore e pescatore come loro. Poi per quanto riguarda la pistola, la porto sempre in servizio nella fondina da quando un collega durante una ispezione notturna su un fiume é stato linciato da dei zingari che pescavano di frodo,ATTENZIONE, NON é CHE PORTI L'ARMA E LA ESTRAI............,, ma perlomeno crea una sorta di paura in qualcuno sopratutto in certi luoghi e periodi. Spero di essere stato chiaro,e auguro a tutti un in bocca al lupo.
Ho un amico che è guardia della provincia..
Ci siamo un pò disgustati il giorno che è sbucato dai cespugli chiedendomi se quello a cui avevo sparato era "buono".. :?
La mia risposta ovviamente è stata che se mi accorgevo che era appostato sarebbe stato "buono" anche lui.. [5a]
 
Re: Guardie Volontarie....

Ero caposquadra (così si dice) col grado di tenente nelle gg.pp.gg, cioè guardia caccia volontario della f.i.d.c., responsabile della fascia tirrenica della provincia di Reggio Calabria.
Ho praticato per svariati anni, ma alla fine, col ricambio delle "poltrone" tante cose non mi sono andate bene (per correttezza non sto qui a dire).
Anch'io, come gerry, mi vanto di non aver mai fatto verbali alcuni. Potevo effettuare perquisizioni personali e altro, sequestrare e arrestare, il tutto perchè ero un'ufficiale di PG. Ma mai fatto. (non mi è capitato mai)
Mi impegnavo ad educare il cacciatore non a perseguitarlo e a chi per vari motivi, non usava con me e gli uomini che avevo a seguito, la stessa educazione e rispetto che io e le guardie usavano con loro, veniva richiamato a dovere, informandolo delle violazioni che stava commettendo e conseguenti "disturbi" a cui andava incontro, facendolo rientrare nei ranghi.
Anch'io, come gli altri sono stato sottoposto a controlli della guardia venatoria volontaria.(ben vengano) In alcuni casi ho potuto notare la palese impreparazione della materia, in altri (molto più grave) la scorrettezza e l'arroganza, con conseguente mancanza di educazione nei confronti del controllato (cioe io) :mrgreen: . Ma dopo chiarimenti e "presentazioni" [3] , il tutto è rientrato nella norma.
Sono convinto, che il compito dei volontari (altamente rispettabile) sia quello di educare/rieducare il cacciatore. Come diceva il buon Beppe, purtroppo, ci sono i furbi e per questi nessuna pietà, per reati antipatici (come detto da Beppe) credo che la punizione sia amministrativa che penale, non sia adeguata. Del resto come succede anche per altri reati penali, la pena è mite e non vi è mai la certezza.
 
Re: Guardie Volontarie....

I documenti possono trattenerli il tempo necessario per controllarne validità e scadenze ed eventualmente prendere nota dei vari numeri. Se alla tua richiesta di riaverli si rifiutano di daterli senza motivarlo come sopra chiama le vere Forze di Polizia e fai presente l' abuso a cui sei sottoposto (limitazione della libertà personale, abuso di autorità). I documenti sono tuoi e non possono trattenerli senza motivo!
Non c'è nessuna norma giuridica che regola ciò nello specifico.....a favore o sfavore dell'uno o dell'altro.....esiste solo il buon senso.
Ricorda una cosa però, prima di chiedere i docu a te devono mostrarti i loro!
Se non me li danno in mano neanche io do i miei a loro!
Li controllano in mano mia! E se così non li soddisfa chiamiamo chi di dovere che così controllano tutto!
Comunque, purtroppo, le leggi italiane, li considerano Pubblici Ufficiali (NO PG!) e se ti rifiuti di fornirgli le generalità commetti il reato previsto dal 651 del CP.

Rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale.
"Chiunque, richiesto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, rifiuta di dare indicazioni sulla propria identità personale, sul proprio stato, o su altre qualità personali, è punito con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda fino a euro 206."
 
Re: Guardie Volontarie....

busmat0 ha scritto:
Ricordati inanzitutto che non devono mai e poi mai essere ARMATI.

Non sono del tutto daccordo.
Se intendi "armati" di fucile da caccia ti dò ragione, per 2 motivi:
1) durante l'attività di vigilanza non possono svolgere quella venatoria (art. 27 co. 5 157/92);
2) il nostro porto d'armi è per caccia, non difesa personale;

Potresti invece trovare qualcuno armato di pistola. Io ti faccio 2 esempi vissuti personalmente: volontario titolare di oreficeria con porto di pistola per difesa personale e guardia giurata di istituto di vigilanza privata, volontario a tempo perso.

La 157/92 non fa esplicitamente divieto di portare armi ai volontari, infatti potresti trovare queste situazioni limite....e del tutto regolari......
 
Re: Guardie Volontarie....

Essebie ha scritto:
busmat0 ha scritto:
Ricordati inanzitutto che non devono mai e poi mai essere ARMATI.

Non sono del tutto daccordo.
Se intendi "armati" di fucile da caccia ti dò ragione, per 2 motivi:
1) durante l'attività di vigilanza non possono svolgere quella venatoria (art. 27 co. 5 157/92);
2) il nostro porto d'armi è per caccia, non difesa personale;

Potresti invece trovare qualcuno armato di pistola. Io ti faccio 2 esempi vissuti personalmente: volontario titolare di oreficeria con porto di pistola per difesa personale e guardia giurata di istituto di vigilanza privata, volontario a tempo perso.

La 157/92 non fa esplicitamente divieto di portare armi ai volontari, infatti potresti trovare queste situazioni limite....e del tutto regolari......
[sconvolto.gif] [sconvolto.gif]
no. mai e poi mai le vigilanze volontarie possono portare armi al seguito.
nel caso di guardie giurate, titolari di porto d'armi per difesa personale, ma anche polizia municipale, possono portare le armi al seguito solo durante lo svolgimento delle loro funzioni.
al contrario degli appartenenti alle forze dell'ordine che possono portare l'arma sempre e in qualsiasi circostanza al seguito
 
Re: Guardie Volontarie....

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no. mai e poi mai le vigilanze volontarie possono portare armi al seguito.
nel caso di guardie giurate, titolari di porto d'armi per difesa personale, ma anche polizia municipale, possono portare le armi al seguito solo durante lo svolgimento delle loro funzioni.
al contrario degli appartenenti alle forze dell'ordine che possono portare l'arma sempre e in qualsiasi circostanza al seguito[/quote]

Non è proprio così.

Chi è titolare di "porto d'armi per difesa personale", arma corta o lunga che sia, orafo o GPG o pastore che sia, può "portare" l'arma nei limiti posti dalla 110/75. Cioè NON può portarla in questi casi:
"Il porto di un'arma, a prescindere dalla licenza di polizia posseduta o dalla qualifica rivestita, subisce precise limitazioni da parte di leggi speciali. In particolare, l'art. 4, comma 4 della legge 18 aprile 1975, nr. 110, prevede il divieto assoluto di andare armati nelle riunioni pubbliche. L'art. 6 della legge 694/74 prevede particolari procedure per il porto di armi a bordo di aeromobili, così come nel codice della navigazione le stesse sono previste per il porto a bordo di navi. L'art. 33 del D.P.R. 11.7.80, nr. 753, prevede il divieto di portare armi cariche a bordo di treni. Fuori da questi casi previsti dalla legge, ulteriori limitazioni temporanee potrebbero essere imposte con apposite ordinanze dalle Autorità di P.S.(Prefetto/Qestore), qualora particolari circostanze dettate dalla necessità di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica lo richiedano. Anche i gestori di esercizi commerciali, tuttavia, possono subordinare l'accesso in determinati locali, limitando l'ingresso dei privati legittimamente armati (è, ad esempio, il caso delle banche o delle gioiellerie)." (dal sito di PS)

Inoltre ti ricordo che gli appartenenti alle FF.PP non hanno il "porto d'armi", ma essendo agenti od ufficiali di PS sono automaticamente autorizzati al porto dell'arma in dotazione al Corpo appartenente, quindi non ricadono nei vincoli della 110/75.

Poi le variabili sono infinite. Ad esempio agli ufficiali di PS, il tesserino di riconoscimento, gli permette di acquistare e "portare" armi diverse da quelle in dotazione.
Stessa cosa per i magistrati, la tessera di riconoscimento permette l'acquisto ed il porto.
La Polizia Municipale o Locale varia da amministrazione ad amministrazione: certi Comuni gli danno la qualifica anche di PS, quindi possono portare solo l'arma in dotazione; altri Comuni fanno richiesta in Questura del normale porto d'armi per difesa quindi è come se fossero GPG.....è una jungla! Sicuramente mi sfuggono altre situazioni.....

L'ultima cosa....comunque e sempre deve regnare il buon senso...al di là delle leggi.....
 
Re: Guardie Volontarie....

walker960walker ha scritto:
Ero caposquadra (così si dice) col grado di tenente nelle gg.pp.gg, cioè guardia caccia volontario della f.i.d.c., responsabile della fascia tirrenica della provincia di Reggio Calabria.
Ho praticato per svariati anni, ma alla fine, col ricambio delle "poltrone" tante cose non mi sono andate bene (per correttezza non sto qui a dire).
Anch'io, come gerry, mi vanto di non aver mai fatto verbali alcuni. Potevo effettuare perquisizioni personali e altro, sequestrare e arrestare, il tutto perchè ero un'ufficiale di PG. Ma mai fatto. (non mi è capitato mai)
Mi impegnavo ad educare il cacciatore non a perseguitarlo e a chi per vari motivi, non usava con me e gli uomini che avevo a seguito, la stessa educazione e rispetto che io e le guardie usavano con loro, veniva richiamato a dovere, informandolo delle violazioni che stava commettendo e conseguenti "disturbi" a cui andava incontro, facendolo rientrare nei ranghi.
Anch'io, come gli altri sono stato sottoposto a controlli della guardia venatoria volontaria.(ben vengano) In alcuni casi ho potuto notare la palese impreparazione della materia, in altri (molto più grave) la scorrettezza e l'arroganza, con conseguente mancanza di educazione nei confronti del controllato (cioe io) :mrgreen: . Ma dopo chiarimenti e "presentazioni" [3] , il tutto è rientrato nella norma.
Sono convinto, che il compito dei volontari (altamente rispettabile) sia quello di educare/rieducare il cacciatore. Come diceva il buon Beppe, purtroppo, ci sono i furbi e per questi nessuna pietà, per reati antipatici (come detto da Beppe) credo che la punizione sia amministrativa che penale, non sia adeguata. Del resto come succede anche per altri reati penali, la pena è mite e non vi è mai la certezza.
Ciao,mi permetto di dire che non fare " multe" non é un vanto,ma semplicemente come hai detto é stare sul territorio ad " educare"! Il tuocompito, visto anche la zona dove ti trovavi ad operare sicuramente era molto piu difficile,immagino!!!!!! Comunque complimeti vivissimi per il tuo comportamento e continuo a pensare che sarebbe opportuno incontri continui tra i cacciatori-pescatori e le stesse guardie.
 
Re: Guardie Volontarie....

Comunque nella peggiore delle ipotesi, le guardie volontarie, possono fare soltanto verbali di riferimento e basta,nn possono controllarti fisicamente ne mettere il naso nelle tue cose(zaino ecc. ecc.), e come diceva giustamente Essebie, prima mostrano i loro documenti ( che tu puoi controllare) e poi mostri i tuoi,molti anni fà anche io ero una guardia volontaria, e sai quanti andavano in giro con il decreto scaduto!!!
 
Re: Guardie Volontarie....

Le guardie volontarie possono solo comminare sanzioni amministrative, dato che non sono ufficiali giudiziari (come carabinieri ecc...), per intendersi se sono da soli e non con i suddetti agenti postresti anche rifiutarti di mostrargli i documenti alle brutte perchè non possono toccarti e ne arrestarti.
 
Re: Guardie Volontarie....

Tempe2 ha scritto:
Si, ma se vieni a conoscenza di un reato e non verbalizzi diventi tu passibile di denuncia. Ci sono casi di vigili che non hanno multato una macchina in divieto di sosta e sono stati condannati a qualche mese di reclusione (pena poi sospesa con la condizionale).
Ciao,infatti si deve verificare un reato........ma sai io sono fortunato trovo sia cacciatori che pescatori tutti in regola,TUTTI PERFETTAMENTE IN REGOLA.
 
Re: Guardie Volontarie....

58beppe ha scritto:
Io credo che occorra sempre distinguere un pò le situazioni in cui la Guardia si imbatte prima della rigida "applicazione", dagli aspetti sociali al rispetto dell'età di chi si pone di fronte, dalla recidività-furberia di taluni alla analisi delle norme e delle infrazioni, "cum grano salis" nella propria zucca ..... e personalmente, alla fine, IO ho rinunciato a prendere il decreto di guardia volontaria, pur invitato molte volte dalla mia associazione in passato, xchè bisogna dare l'esempio, SEMPRE (ed io, in particolare, su una norma specifica venatoria sono assolutamente contrario "ideologicamente").

BRAVO QUINDI X ME A GERRY, condividendo in TOTO l'approccio PREVALENTEMENTE PREVENTIVO che dovrebbe sempre caratterizzare lo "stare nel campo di battaglia" delle guardie venatorie ben più degli aspetti repressivi, ancorchè legittimi.

Oggettivamente, anche io NON farei mai multe su tanti aspetti di violazione minimale o suscettibili di pronta sistemazione formale od immediata (es. una x in più o meno sul libretto, 90m anzichè 100m di distanza tra capanni, sforatura limitata dell'orario, fucile scarico x attraversamento anzichè in custodia, cane giovane in soprannumero a caccia, cane che va in bandita NON sistematicamente, cartuccia di plastica anzichè cartone, giro nei frutteti a raccolto compiuto, ecc.), ovvero su tantissimi aspetti amministrativi, ma su talune "violazioni" sarei oggettivamente altrettanto inflessibile e durissimo a partire da bracconaggio-caccia notturna-registratore-spari dall'auto-abbattimenti di specie protette e di celletti vari-soprannumero significativo del carniere-manipolazioni del fermo-danni alle culture agricole-ecc. xchè sono convinto che vadano alzate le sanzioni amministrative pecuniarie ed accessorie, PREVIA spinta all'educazione ed al rispetto delle norme dei cacciatori con controlli maggiormente elastici e "buonisti" x insegnare a cacciare, però SENZA SCONTI e scorciatoie x i soliti furbi e bracconieri cui inibirei non solo la licenza, ma anche il semplice possesso di arma SINE DIE, xchè purtroppo NON con tutti i colleghi è possibile ragionare e ..... se ne sono viste e vedono di tutti i colori a caccia e NON sempre può esistere tolleranza e disponibilità.
Sarebbe poi ora che alle Guardie Verdi ed ecologiste-animaliste venisse lasciato il solo ruolo di guardia ambientale o di testimone-membro del nucleo di controllo che dovrebbe essere diretto da almeno 1 Guardia Provinciale o Forestale.
Bravissimo ....educazione e rispetto in primis e poi il resto!!!!!
Comunque é un argomento importante quello che stiamo trattando e molto importante che meriterebbe pagine intere e sopratutto incontri tra cacciatori-pescatori e le stesse guardie.
 

dudu

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zugliano
Ciao a tutti ragazzi..
Sono un cacciatore nuovo e ho un quesito che non riesco a risolvere.. Ho già guardato in questa sezione e nelle altre ma non sono riuscito a trovare quello che cercavo..
Qualcuno mi può delucidare su cosa possono o non possono fare le guardie venatorie volontarie come la lipu wwf e altre associazioni?
Se mi chiedono un documento io devo esibirlo (questo è chiaro), ma per esibirlo cosa si intende?? Perchè a mio padre un giorno hanno chiesto i documenti durante un controllo ma se li sono tenuti in tasca fino a che non hanno finito il controllo (quasi 1 ora e mezza). Questo è lecito? Come posso comportarmi in tal caso? E quali sono i MIEI diritti di CACCIATORE nei confronti di questi "volontari"?
Se conoscete per caso qualche testo scritto su questo argomento vi prego di postarlo..

Grazie Mille di tutto e IBAL a tutti...
 
Re: Guardie Volontarie....

Appena arrivano scaqricare il fucile ed esibire i documenti,ti consiglio se sei in buona fede fai cio che dicono e non avrai rogne.
 
Re: Guardie Volontarie....

>Ti allego questo pubblicato su altro sito

NORME COMPORTAMENTALI DEL CACCIATORE E DEGLI AGENTI DI VIGILANZA
ECCO ALCUNI ASPETTI MOLTO IMPORTANTI SPERO VI POSSANO AIUTARE A RISOLVERE ALCUNI DUBBI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Va innanzitutto ricordato che il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per
l'esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge o vi siano
colture in atto suscettibili di danno (art. 842 c.c.). L'esercizio dell'attività venatoria è consentito,
dunque, purché non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica e non arrechi
danno effettivo alle produzioni agricole.
Al diritto di accesso ai fondi agricoli senza l'autorizzazione del proprietario e/o del conduttore del
fondo, si contrappone sempre il dovere del cacciatore di rispettare comunque la proprietà stessa e,
in particolare, le produzioni agricole ed i fondi in attualità di coltivazione.
Il cacciatore che provoca danno alle colture agricole ha il dovere di risarcire personalmente il
danno causato (art. 2043 c.c.: "qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno
ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno"), ed è soggetto, nel caso di
accertamento del fatto illecito da parte degli agenti di vigilanza, alle sanzioni amministrative
previste dalla legge per l'esercizio della caccia su terreni in attualità di coltivazione.
ATTIVITA' VENATORIA E RAPPORTO CON GLI ALTRI CITTADINI
Il cacciatore, durante l'esercizio dell'attività venatoria, deve rispettare i diritti di tutti gli altri cittadini
ad usufruire del territorio. Per tale motivo, si ricorda che è vietato l'esercizio dell'attività venatoria
nei giardini, nei parchi, pubblici e privati, nei terreni adibiti ad attività sportive, nei parchi storici ed
archeologici; è altresì vietato cacciare nelle aie e nelle corti od altre pertinenze di fabbricati rurali,
nelle zone comprese nel raggio di 100 mt. da immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a
posto di lavoro e a distanza inferiore a 50
mt. da vie di comunicazione ferroviaria e da strade carrozzabili, eccettuate le strade poderali ed
interpoderali, nonché consortili o vicinali ad uso pubblico. E' inoltre vietato sparare a distanza
inferiore a 150 mt. con uso di fucile da caccia con canna ad anima liscia, o da distanza
corrispondente a meno di una volta e mezza la gittata massima in caso di uso di altre armi, in
direzione di immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro; di vie di
comunicazione ferroviaria e di strade carrozzabili, eccettuate le strade poderali ed interpoderali, di
funivie o altri impianti di trasporto a sospensione; di stabbi, stazzi, recinti ed altre aree
delimitate destinate al ricovero ed all'alimentazione del bestiame nel periodo di utilizzazione agrosilvopastorale.
Il cacciatore, a sua volta, può pretendere di non essere disturbato durante l’esercizio dell'attività
venatoria, sempre in base al principio generale previsto dall'art. 2043 c.c. che impone a chiunque
di non recare molestie o disturbo che possano cagionare danno.
RAPPORTI CON GLI ALTRI CACCIATORI
Richiamando il principio generale civilistico che impone anche al cacciatore di non recare ingiusto
danno agli altri, si ricorda che la fauna selvatica abbattuta durante l'esercizio venatorio nel rispetto
delle disposizioni di legge appartiene a chi l'ha cacciata. Ne consegue che il cacciatore che
abbatte un capo di fauna scovato e/o inseguito da altro cacciatore lo deve consegnare a
quest'ultimo.
Si ricorda poi che il cacciatore da appostamento temporaneo deve rispettare la distanza minima di
mt. 200 da altro appostamento di caccia in funzione.
RAPPORTI CON GLI ADDETTI ALLA VIGILANZA
Coloro che esercitano la vigilanza venatoria si distinguono in due categorie e hanno funzioni
differenti.
a) - Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria;
Rivestono tale qualifica gli appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri, al Corpo della
Guardia di Finanza, al Corpo di Polizia Penitenziaria, al Corpo Forestale dello Stato, ai Corpi o
Servizi di Polizia Locale, tra cui il Corpo di Polizia Provinciale, nonché coloro ai quali leggi
specifiche affidano poteri di polizia giudiziaria per l'accertamento dei reati venatori. Coloro che
esercitano funzioni di polizia giudiziaria possono effettuare perquisizioni e sequestri nei casi
espressamente indicati dalla legge.
PERQUISIZIONI E SEQUESTRI
Le perquisizioni in materia di reati venatori sono atti di polizia giudiziaria finalizzati nella grande
maggioranza dei casi alla ricerca del corpo di reato o delle cose pertinenti al reato. Possono
essere sia locali che personali.
La perquisizione è personale quando viene svolta sulla persona del cacciatore o su beni
strettamente personali come il carniere o lo zaino.
La perquisizione è locale quando viene svolta presso luoghi di privata dimora, come l’abitazione e
le sue pertinenze, presso il capanno fisso o temporaneo adibito ad attività venatoria,
sull'autovettura.
La perquisizione viene ordinata dal giudice e può essere effettuata dagli Ufficiali di polizia
giudiziaria incaricati dal Magistrato.
Tuttavia , anche in mancanza dell'ordine del Magistrato, gli Ufficiali di polizia giudiziaria (ed in caso
di particolare necessità e urgenza anche gli agenti di polizia giudiziaria) possono procedere alla
perquisizione, nella flagranza del reato, quando hanno fondato motivo di ritenere che sulla persona
si trovino occultate cose o tracce pertinenti al reato che possano essere cancellate o disperse,
ovvero che tali cose o tracce si trovino in un determinato luogo o che ivi si trovi la persona
sottoposta alle indagini.
Due sono gli elementi dunque per cui l'Ufficiale o Agente di Polizia Giudiziaria possa procedere a
perquisizione:
1) la flagranza di reato (ai sensi dell’art. 382 c.p.p. è in stato di flagranza chi viene colto nell'atto di
commettere il reato ovvero chi, subito dopo il reato, è inseguito dalla polizia giudiziaria, ovvero è
sorpreso con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente
prima").
2) il fondato sospetto che sulla persona si trovino occultate cose o tracce pertinenti al reato.
Il cacciatore sottoposto a perquisizione ha diritto di farsi assistere da un difensore di propria
fiducia, il quale può essere presente alla perquisizione, purché sia prontamente reperibile.
L'Ufficiale o Agente di Polizia Giudiziaria che ha proceduto al sequestro deve enunciare nel
relativo verbale il motivo del provvedimento, con la descrizione di ciò che è stato eventualmente
trovato, e ne consegna copia alla persona alla quale le cose sono state sequestrate.
Il Pubblico Ministero del luogo dove il sequestro è stato eseguito deve convalidare il sequestro se
ne ricorrono i presupposti ovvero deve disporre la restituzione delle cose sequestrate.
Contro la convalida del sequestro può essere presentata richiesta di riesame, anche nel merito, nei
termini si legge. Il sequestro operato da Ufficiali e Agenti di Polizia Giudiziaria può riguardare le
armi, la fauna selvatica ed i mezzi di caccia, con esclusione del cane e dei richiami vivi autorizzati.
IDENTIFICAZIONE e/o INVITO A RECARSI IN UFFICI DI POLIZIA
Nel caso in cui Ufficiali e Agenti di Polizia Giudiziaria accertino un reato debbono redigere verbale
di identificazione della persona indagata, contestualmente alla elezione o dichiarazione di domicilio
e di eventuale nomina del difensore di fiducia da parte della persona indagata, copia del quale
deve essere consegnata all’interessato.
Nel caso in cui il cacciatore rifiuti di farsi identificare ovvero fornisca documenti o generalità tali da
ingenerare sospetto sulla loro falsità, gli Ufficiali e gli Agenti di Polizia Giudiziaria possono
accompagnare il cacciatore nei propri uffici per procedere alla sua identificazione. Il cacciatore
potrà essere trattenuto per il tempo strettamente necessario all'identificazione e all'accertamento
della veridicità delle generalità fornite o dei documenti di identificazione esibiti e, comunque, di
norma, non oltre le 12 ore (art. 349, 4 comma, c.p.p.).
b) – Guardie Volontarie
E’ noto che, nonostante le disposizioni della legge 157/92 e dello stesso Codice Penale (art. 57), le
posizioni della dottrina e della giurisprudenza non sono uniformi circa le funzioni che l’ordinamento
attribuisce alle guardie volontarie delle associazioni venatorie ambientali ed agricole, anche se una
recente sentenza della Corte di Cassazione ha escluso che esse abbiano i poteri propri della
Polizia Giudiziaria.
In linea generale, le guardie volontarie possono accertare la violazione delle disposizioni
sull’attività venatoria, possono chiedere a qualsiasi persona trovata in possesso di armi o altri
strumenti atti alla caccia, in esercizio o in attitudine di caccia, la esibizione della licenza di porto di
fucile per uso caccia, del tesserino venatorio, del contrassegno della polizza di assicurazione,
nonchè della fauna selvatica abbattuta o catturata.
Le guardie volontarie, accertata la violazione delle disposizioni sull'attività venatoria, redigono
verbali conformi alla legislazione vigente, nei quali devono essere specificate tutte le circostanze
del fatto e le eventuali osservazioni del contravventore, e li trasmettono all'ente da cui dipendono.
Le guardie volontarie, non essendo né Ufficiali né Agenti di Polizia Giudiziaria, in nessun caso
possono procedere a perquisizioni e non hanno il potere di accompagnare il cacciatore presso i
loro uffici, mentre possono solo chiedere al cacciatore di attendere sul posto l’arrivo di Ufficiali o
Agenti di Polizia Giudiziaria.
L'invito ad attendere sul posto non può trasformarsi nel fermo di indiziato di delitto (art. 384 c.p.c.),
consentito solo agli Ufficiali e Agenti di Polizia Giudiziaria e solo nei confronti di persone indagate
di delitti di una certa gravità.
Le considerazioni sopra svolte riguardano i poteri ed i doveri delle guardie volontarie; poteri e
doveri che risultano quasi sempre di difficile comprensione da parte del cacciatore. Ed è per
questo motivo che il cacciatore, nei confronti delle guardie volontarie, dovrà tenere un
comportamento improntato alla massima collaborazione e comunque volto ad evitare
atteggiamenti che
concretino il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Viceversa, nel caso in cui la guardia
volontaria, quale Pubblico Ufficiale, abbia abusato dei propri poteri, il cacciatore potrà presentare
denuncia all’Autorità Giudiziaria, direttamente o per il tramite di Uffici di Polizia.
Pertanto, se la guardia volontaria fa uso legittimo dei poteri che le sono attribuiti, il cacciatore è
obbligato a consentirne l'esercizio, evitando così il rischio di essere denunciato per violazione
dell'art. 337 c.p., mentre nel caso in cui la guardia volontaria abusasse dei propri poteri, sarà il
cacciatore a poterla denunciare. In tal caso, ove fosse accertato che la stessa guardia ha
commesso un reato, potrà essere chiamata a rispondere dei danni morali e materiali.
ADEMPIMENTI IN MATERIA DI ARMI E MUNIZIONI
Si ricorda che, ai sensi della legislazione in materia di armi, è obbligatoria la denuncia all'Autorità
di Pubblica Sicurezza non solo dell'arma, ma anche delle parti dell'arma (la canna del fucile) e che
sono considerate clandestine le armi e le canne sprovviste del numero di matricola, dei
contrassegni e delle sigle previste dalla stessa legge.
Il cacciatore che trasferisce le armi dal luogo indicato nella denuncia ad altro luogo, deve
provvedere a denunciarne il trasferimento.Entro e non oltre le 24 ore.
Si sottolinea la necessità di assicurare la custodia delle armi e delle munizioni con ogni diligenza
nell'interesse della sicurezza pubblica e che dello smarrimento e del furto di armi o di parti di esse
deve essere fatta immediata denunzia al locale Ufficio di Pubblica Sicurezza.
E’ vietato consegnare a minori di anni 18, ovvero a persone anche parzialmente incapaci, a
tossicodipendenti o a persone impedite nel maneggio, un'arma e le munizioni e il cacciatore deve
adoperare tutte le cautele necessarie per impedire che alcune delle persone indicate possano
impossessarsi delle armi e delle munizioni.
Nessuna norma, invece, impone l'obbligo di portare la denuncia dell'arma, ma è buona abitudine
che il cacciatore porti con sé quantomeno una fotocopia della stessa, al fine di evitare inutili perdite
di tempo nel caso in cui durante il controllo si proceda alla verifica della provenienza dell'arma o
della legittimità della sua detenzione.
La stessa identica cautela che il cacciatore deve tenere nella custodia delle armi è obbligatoria per
le cartucce o munizioni.
 
Re: Guardie Volontarie....

walker960walker ha scritto:
Potevo effettuare perquisizioni personali e altro, sequestrare e arrestare, il tutto perchè ero un'ufficiale di PG.

In base a quali normative fai questa affermazione? Tanto per chiarire e capire. Non voglio assolutamente polemizzare.
Da quel che mi risulta, da più sentenze di Cassazione, i volontari non rivestono qualifiche di PG ma Pubblici Ufficiali nell'esercizio delle funzioni.
 
Re: Guardie Volontarie....

Si, ma se vieni a conoscenza di un reato e non verbalizzi diventi tu passibile di denuncia. Ci sono casi di vigili che non hanno multato una macchina in divieto di sosta e sono stati condannati a qualche mese di reclusione (pena poi sospesa con la condizionale).
 
Re: Guardie Volontarie....

Essebie ha scritto:
walker960walker ha scritto:
Potevo effettuare perquisizioni personali e altro, sequestrare e arrestare, il tutto perchè ero un'ufficiale di PG.

In base a quali normative fai questa affermazione? Tanto per chiarire e capire. Non voglio assolutamente polemizzare.
Da quel che mi risulta, da più sentenze di Cassazione, i volontari non rivestono qualifiche di PG ma Pubblici Ufficiali nell'esercizio delle funzioni.



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L'ho detto sopra....perchè ero un ufficiale di PG. [lol.gif]
 
Re: Guardie Volontarie....

gerry1961 ha scritto:
... Io me ne vanto che in 15 anni di decreto sia caccia e pesca non ho mai e poi mai sanzionato qualcuno,non potete immaginare quante critiche mi piovono addosso durante le riunioni. Incontro tante persone in errore durante i servizi e dopo il controllo mi piace voltare le spalle dopo una buona stretta di mano con sorriso,così bisognerebbe che tutti si comportassero...

Attenzione nell' affermare certe cose, potrebbero configurarsi i reati di: abuso di ufficio e omissione o rifiuto di atti di ufficio (art. 328 cp).
 
Re: Guardie Volontarie....

Scusa Gerry1961 una domanda che non vuole essere assolutamente polemica, ma per conoscenza:
Tu, teoricamente, potresti andare una giornata a caccia portandoti oltre al fucile anche la pistola nella fondina ?
 
Re: Guardie Volontarie....

busmat0 ha scritto:
Scusa Gerry1961 una domanda che non vuole essere assolutamente polemica, ma per conoscenza:
Tu, teoricamente, potresti andare una giornata a caccia portandoti oltre al fucile anche la pistola nella fondina ?
Sicuramente,é successo,smontavo dal servizio,mi sono cambiato da caccia in auto e non potendola lasciare me la sono portata con me,é sicuramente una rottura di scatole, ma cosa puoi farci.
 
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