Di recente ho preso dei vecchi schioppi da una signora e quando siamo andati nella caserma dove erano stati portati, mi è stato detto che se l'arma ha un particolare valore storico finisce in un museo altrimenti qui a Roma esiste un luogo dove vengono distrutti e se ne ricuperano solo le parti metalliche.
Il solo pensiero mi fa star male!
Come direbbe un antico romano "Relata Refero",parole udite che riferisco (se il mio latino è sgrammaticato, siate clementi, sono giustificato dai molti anni passati dal periodo scolastico).
Forse la questione si dibatte sotto un aspetto formale, cioè a dire se alla vedova danno una ricevuta che le armi sono state prese in carico senza specificare che vengono distrutte poi rivengono messe in circolazione.
Molte volte è capitato che persone non interessate al mantenere i fucili o le pistole le abbiano consegnate pur di liberarsi di un qualcosa che per loro era solo fonte di potenziali guai.
Certo è inevitabile pensare che un Cosmi o altro fucile di pari livello possa essere rivenduto piuttosto che rottamato, specie in un paese come il nostro.
Leggevo mi pare prorio in questo forum, che molte armi prendono la via dell'estero, anche perchè qui come ben sappiamo la caccia viaggia in cattive acque.
Se qualcuno avesse notizie un po meno vaghe saremmo tutti curiosi di capire cosa accade.