Sarei grato a chiunque potesse darmi motivazione del fatto che i fucili inglesi classici hanno costantemente un diametro di foratura canne che varia dal 18.6 al 18.9.
In particolare mi piacerebbe conoscere i motivi che hanno da sempre distinto le scuole armiere inglesi da quelle italiane, in termini di balistica.
Sparo spesso con una doppietta antica a cani esterni che ha, per le caratteristiche sopra citate, il non trascurabile pregio di detonare con dolcezza e di essere al contempo altrettanto efficace alle altre doppiette "strette" che possiedo, a parità di distanze. L'unico importantissimo accorgimento è quello di usarla sempre con le cartucce gagliarde e col contenitore, pena l'insufficienza del tiro.
Ma mi risulta che con tale fucile ci andassero anche ad anatre, un centinaio d'anni fa o quasi.
Allora perchè ostinarsi a costruire fucili diversi da tutti gli altri?
forse perchè gli inlgesi sono, e restano, quelli che devono sempre distinguersi dagli altri guidando dalla parte opposta della carreggiata?
Oppure c'è, effettivamente, una motivazione ben più importante che li ha convinti che le sovralesature abbiano i loro vantaggi rispetto alle cannonate dei fucili italiani?
Impressionante, a tal riguardo, la differenza nello sparo tra la Bernardelli e la doppietta inglese che uno costantemente: la prima ti "cava i denti", col conseguente imbarazzo che precede talvolta le fucilate (avere paura della "stecca" che poi arriva), mentre la seconda sale in spalla con disinvoltura e ricorda un pò il cal. 20.
Grazie
In particolare mi piacerebbe conoscere i motivi che hanno da sempre distinto le scuole armiere inglesi da quelle italiane, in termini di balistica.
Sparo spesso con una doppietta antica a cani esterni che ha, per le caratteristiche sopra citate, il non trascurabile pregio di detonare con dolcezza e di essere al contempo altrettanto efficace alle altre doppiette "strette" che possiedo, a parità di distanze. L'unico importantissimo accorgimento è quello di usarla sempre con le cartucce gagliarde e col contenitore, pena l'insufficienza del tiro.
Ma mi risulta che con tale fucile ci andassero anche ad anatre, un centinaio d'anni fa o quasi.
Allora perchè ostinarsi a costruire fucili diversi da tutti gli altri?
forse perchè gli inlgesi sono, e restano, quelli che devono sempre distinguersi dagli altri guidando dalla parte opposta della carreggiata?
Oppure c'è, effettivamente, una motivazione ben più importante che li ha convinti che le sovralesature abbiano i loro vantaggi rispetto alle cannonate dei fucili italiani?
Impressionante, a tal riguardo, la differenza nello sparo tra la Bernardelli e la doppietta inglese che uno costantemente: la prima ti "cava i denti", col conseguente imbarazzo che precede talvolta le fucilate (avere paura della "stecca" che poi arriva), mentre la seconda sale in spalla con disinvoltura e ricorda un pò il cal. 20.
Grazie