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secondo voi, su terreno o vegetazione bagnata, il cane sente la selvaggina? Ovvero, è conveniente portare il cane a caccia dopo un bell'acquazzone?
Grazie per le info.
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padella1 ha scritto:Sicuramente il cane avrà meno possibilità di captare la presenza del selvatico in un terreno bagnato, ma questo vale anche per i terreni molto secchi. C è tuttavia da precisare che l' erba alta e bagnata sarà un territorio di gran lunga peggiore rispetto ad un bosco ad alto fusto appena bagnato. Capita però che il selvatico abbia lasciato una scia fresca e il nasone del nostro amico la rileverà con successo e a volte capita che frulliamo i fagiani con i piedi.. quindi il mio consiglio è di non rimanere mai a casa. Ricorda, che dopo un gran acquazzone, i fagiani escono allo scoperto!
Ci potrebbe essere qualche probabilità che le quaglie al passaggio dei cani campioni non c'erano? scusami se ti rispondo con un'altra domanda. Ci potrebbe anche essere la possibilità che il meticcetto del nonno che trova le quaglie pur avendo un olfatto potenzialmente inferiore usa il naso in modo diverso? Con questo si potrebbe spiegare il motivo del perché il labrador di Giovanni riesce a percepire l'emanazione anche in terreni bagnati e sotto la pioggia?L'umidità è una variabile molto ma molto importante per la resa del cane.
Ricordiamo una cosa innanzitutto: le particelle odorifere...quelle che trasportano nell'aria l'odore della selvaggina...si diffondono proprio grazie all'umidità presente nell'aria.
Ma tale presenza ( di umidità nell'aria ) va mantenuta entro certi limiti ben precisi. Se ce n'è poca...quindi il terreno è molto secco..arido... il cane non sentire una beata mazza.
Se di contro...c'è molta umidità...tale umidità si annida nel naso del cane e quest'ultimo non sentirà mai nulla. Nel Lazio...o almeno mio padre diceva che il cane si "in fro ci ava" .... cioè si riempiva le froce del naso con l'umidità...e non sentiva nulla.
Del resto....quante volte in un medicaio di prima mattina passano i migliori cani senza trovare nulla....e poi....dopo un oretta...dopo che si è alzato un po il sole..... e l'aria si è scaldata....passa nonno col meticcio e trova tante quaglie ??
Perché mai ?? Perché prima c'era troppa umidità ed i cani ( bravi comunque) non potevano sentire nulla.
Il cane bravo...il campione.....può fare la differenza ma solamente fino ad un certo punto.
La "fisica" infatti....non conosce pedigree !!
Ci potrebbe essere qualche probabilità che le quaglie al passaggio dei cani campioni non c'erano? scusami se ti rispondo con un'altra domanda. Ci potrebbe anche essere la possibilità che il meticcetto del nonno che trova le quaglie pur avendo un olfatto potenzialmente inferiore usa il naso in modo diverso? Con questo si potrebbe spiegare il motivo del perché il labrador di Giovanni riesce a percepire l'emanazione anche in terreni bagnati e sotto la pioggia?
Ti ho ringraziato perché hai dato la possibilità ad altri di portare le loro esperienze e le loro opinioni. E come sempre dico, quando si parla di testa e del cervello del cane ognuno può dire tutto senza paura di sbagliare e di essere smentito. Io non ho detto che il cane non ha condizioni meno favorevoli nel reperire l'emanazione del selvatico, non sono convinto che sia l'umidità a dare fastidio al naso del cane, penso che sia più una questione di cervello che in alcune condizioni non riesce ad elaborare. Il segugio ha lo stesso naso del cane da ferma, ma madre natura lo ha dotato di un cervello che riesce ad esaminare più a fondo e in modo diverso quello che il naso gli trasmette. In un branco di cani inselvatichiti o di lupi i nasi sono tutti uguali ma la centralina è diversa, quindi all'interno della stessa razza e dello stesso branco ci sarà il lupo che gli da fastidio l'umidità e quello che riesce a percepire anche con l'umidità. Ci saranno lupi più grossi e lupi più snelli, ci saranno quelli che sanno accostare, quelli che sanno scovare, quelli che sono bravi ad inseguire, quelli che sanno seguire per giorni tracce di un animale ferito, come un cane da sangue. Se dopo un tiro fatto dalla posta ad un cingiale in mezzo ad un branchetto di sei sette individui e dopo il tiro tutti scappano e per terra non c'è neanche una gocciolina di sangue se chiamo lo specialista seguirà con buone probabilità la traccia di quello ferito, se chiamo un cane da ferma si limiterà a scodinzolare e fare qualche giro ma non per cercare la traccia del ferito, idem per un segugio non selezionato per il sangue, molto probabilmente seguirà il gruppo più numeroso. Con questo voglio dire che l'acqua nel naso del cane potrebbe non essere la causa del mancato reperimento dell'usta. I cani da ferma sotto l'acqua l'emanazione del fagiano l'avvertono, ma non riescono a fermarlo e neanche a farlo alzare in volo perché non è nel loro stile forzare, quindi non per colpa loro ma per colpa del fagiano che preferisce correre. Con i segugi e i cani da cerca questo non succede, il fagiano viene incalzato duramente da vicino ed è costretto a mettersi in volo. Il fagiano è stato avvertito sia dal cane da ferma che quello da cerca, in questa circostanza ha risolto meglio il cane da cerca, ma non solo per la potenza olfattiva, e neanche perché sono immuni all'umidità. I nasi sono costruiti tutti allo stesso modo, i vecchi cacciatori pensavano che il naso più lungo avesse più potenza del naso più corto, non era vero, hanno scoperto che la lunghezza non centrava niente.Le mie parole volevano analizzare esclusivamente la difficoltà "tecnica" nel dover attivare il naso dovuta alla presenza o meno di umidità. E' evidente che alcuni cani lo sappiano usare in condizioni estreme o comunque assolutamente dissimili da quelle di un altro....cane.
Ho proiettato la difficoltà sul piano della "fisica". Perchè è lei che muove le particelle odorifere. NOn intendevo metterla sul piano cinofilo..
Ciao germano, voglio agganciarmi a questa discussione e avvalermi della tua esperienza coi cani da cerca. Come avete potuto capire sono alle prime armi col mio primo springer di 18 mesi. E niente un amico (lui setterista) mi invita su una oiana che dice piena di quaglie e non ho resistito. Ero già stato la settimana precedente solo coi suoi cani, le quaglie c'erano eccome, ma niente 4 turni, 4 cani diversi ma non le sentivano, nulla, qualche ferma accennata ma niente. Allora viaagio di fantasia pensando " mado se vengo con lo springer quante ne dovrò sfrullare". Dopo sette giorni sono di nuovo la con l'amico e il mio cane insieme ai suoi, sciogliamo i cani e lui per la sua strada io per la mia con lo springer. Risultato deludente al massimo manco lo springer ne ha levata una, il nulla, eppure cantavano quaglie dappertutto, e lo conducevo dove sentivo un attimo prima cantare, ma nulla. Ora assodato che il cane sia giovane e senza esperienza, che non abbia avuto un addestramento ad hoc per la cerca, ma più orientato al riporto, diciamo che voglio dare tutte le ragioni al cane e accusarmi io tutte le pecche, ma secondo voi è possibile che ste dannate non emanino? cioè che stanno li a strisciare e se non fosse che cantano non diresti mai che ci sono quaglie? io non ho esperienza con questo animale e la prima volta che mi portano, vorrei sentire i più esperti. Voglio precisare che anche tutta la batteria di cani da ferma a seguito, 4 nostri più 4 di un altro gruppo non hanno sentito una quaglia!! Sono poi ritornato dopo una settimana ne ha frullate 3 e sono stato contento che le abbia inseguite, ma in tutta sincerità non sono sicuro che ci sia arrivato addosso col naso erano incolti fitti e il cane dentro non si vedeva, saltava tipo capra, gliene so volate 3 davanti mentre lavorava lo sporco, se le abbia sentite ripeto non lo so. Ma la domanda da un milione di dollari è : davvero in questo periodo caldo le quaglie sono cosi difficili come animali? grazieRe: Fiuto cane con terreno bagnato
Le ipotesi sono tutte aperte. Non bisogna escludere neanche le condizioni atmosferiche, ci sono alcune più favorevole e alcune meno favorevoli. Il cane secondo la scienza ha 220 milioni di ricettori olfattivi e 6/7 metri di membrana nasale, non credo che il bagnato lo possa mettere in difficolta. Non credo che l'acqua possa arrivare alle fosse nasali dove una parte di aria si ferma e non segue l'altra che va ai polmoni. Che gli odori contenuti nell'aria non arrivano ai ricettori olfattivi per problemi atmosferici è probabile, ma il motivo non credo sia quello che il cane si è riempito il naso di acqua. I cani abituati a recuperare acquatici mettono la testa sotto l'acqua e non per questo falliscono i recuperi. Molti cacciatori dicono che in estate dopo un acquazzone non bisogna portare il cane, perché con il vapore che si sprigiona da terreno il cane perde il naso per una quindicina di giorni. Io questo non l'ho mai riscontrato. Ho verificato che le condizioni migliori per seguire una passata di fagiano sono verso la fine della giornata quando l'aria si raffredda e il terreno rimane ancora caldo. Parlo di cani da cerca, che sono polivalenti naturali, e sanno usare il naso sia nell'aria che per terra. Il cane da cerca non avventa come un cane da ferma, ma questo non deve far pensare che ha meno naso del cane da ferma, la stessa cosa vale per il segugio. Attaccare una passata con sicurezza non è dettagliare, per farlo il cane deve avere naso. Io faccio qualche gara Sant'Uberto e tipo Sant'Uberto, dove i cani da cerca corrono insieme i cani da ferma, quando sento dire oggi fanno fatica ad incontrare riferendosi ai cani da ferma, poco sportivamente devo
trattenere il sorriso, perché dove è difficile per i cani da ferma diventa facile per i cani da cerca. Il motivo è perché usano il naso in modo diverso, non perché hanno più naso, hanno condizioni più favorevoli. P.S. ho dimenticato di dire che il cane da cerca per il modo che ha di cacciare, nella guazza ha il naso più a contatto con la vegetazione in relazione al cane da ferma che caccia con la testa più alta, eppure gli animali li avverte ugualmente. Bisogna dire che la colpa del mancato incontro potrebbe dipendere anche da una cattiva conduzione.
Grazie mille per la rispostaLa quaglia non è un animale facile, specialmente in alcuni terreni. Anche la quaglia di allevamento messa nell'erba alta può creare difficoltà al cane da ferma, meno al cane da cerca. C'è da dire che un cane portato assiduamente a caccia di quaglie, avverte le quaglie 10 volte di più di un cane portato saltuariamente. Bisogna portare il cane spesso a quaglie, dopo i primi abbattimenti il cane andrà ancora meglio. Ci vuole naso e ci vuole esperienza.