Io avevo, tanto tempo fa, una cartuccia della .45 ACP (per i non pistoleri, cartuccia della pistola Mod. 1911 usata dall'U.S. Armi in due guerre mondiali ed altri conflitti minori) che consisteva di un bossolo attraverso il cui foro dell'innesco passava un filo metallico attaccato all'altra estremita' al mio anello portachiavi. Una palla FMJ era inserita nel bossolo. Per rendere ancora piu' evidente che si trattava di un "dummy," una cartuccia assolutamente inerte, avevo anche trapanato un forellino da parte a parte nel bossolo. Non ci fece mai caso nessuno quando volavo su voli domestici e internazionali e mettevo il mazzo di chiavi sul vassoietto prima di passare per il portale con X-Rays. Pero' una volta, arrivato all'Heathrow di Londra in viaggio per l'Italia, a momenti mi arrestarono. L'UK gia' a quei tempi aveva bandito le armi corte e reso il possesso delle lunghe quasi impossibile. Lo scherano di turno a momenti ebbe gli infantiijoli, a vedere quella "cartuccia" inerte. Mi ci volle un po' di tempo, e l'arrivo del suo superiore, a far capire al solerte ed ignorante tutore delle leggi di Sua Maesta', che si trattave di un pezzo di metallo del tutto inoffensivo. Neanche me lo sequestrarono, sebbene, per non perdere tempo e la coincidenza per Roma, avevo anche suggerito che lo staccasssero e se lo tenessero. Per buona educazione e anche perche' con i solerti ed ignoranti tutori delle leggi di Sua Maesta' e' meglio comportarsi bene, non suggerii loro dove metterselo una volta staccato dal portachiavi.
Un'altra cosa che mi ricordo e' il caricatore pieno di cartucce cal. 9 corto che un mio compagno di liceo (Collegio S. Maria di Roma) mi vendette per 500 lire. La transazione fu condotta a scuola. A quei tempi il 9 corto era considerato calibro da guerra, e il possesso di armi e cartucce di quel calibro era passibile di pene severissime. Finalmente, con quel caricatore (che il mio compagno aveva fregato al padre poliziotto), la vecchia Beretta militare dell'era Fascista che avevamo a casa ritorno' ad essere un'arma e non soltanto un fermacarte illegale.
I tempi sono cambiati. Qui, negli U.S., quando ancora non c'erano tante leggi e le scuole non erano "gun-free zones," spesso gli studenti portavano a scuola le loro carabine da caccia al cervo o i loro lisci il Venerdi' mattina, per poter andare ai luoghi di caccia direttamente appena suonava la campanella del fine scuola senza dover tornare a casa. Lasciavano le armi nell'ufficio del direttore, e poi le ritiravano all'uscita. Eppure a quei tempi non c'erano assolutamente casi di giovani che commettevano stragi con armi da fuoco. Le armi non sono il problema. Il problema e' il marciume morale che il progressismo politico, la fine del patriottismo, i giochi elettronici violentissimi, certi segmenti razziali della societa' dove famiglie con un padre padre sono ormai rarissime, e ci sono sette o otto figli, ognuno di frutto di un paio di testicoli diversi, i "Rappers" che predicano la violenza contro polizia e contro qualsiasi forma di autorita', l'abbandono di chiese e la fine del timore di Dio, il disprezzo delle istituzioni e delle leggi, la ****, il libero aborto, che rende la vita umana (il feto e' un essere umano!) insignificante e tanti altri fattori che cominciarono a germogliare come erbacce negli Anni '60, hanno distrutto la societa' occidentale. E le stragi commessecon armi da fuoco sono solo un sintomo, non il virus stesso. Bandire le armi, limitare sempre di piu' il diritto di possederle, e stronzate come togliere PdA e armi ad un uomo perche' suo figlio, invece di qualche dose piu' che letale di cocaina al fentanyl ha portato a scuola una cartuccia che, senza l'arma in cui spararla, non e' piu' pericolosa di una bomboletta di CO2, e' come cercare di curare il cancro con l'aspirina e i cerottini.