Ciao Gianni, visto che tu come altri vi basate sulle esperienze sul campo senza citare un valore che confermi le vostre "sensazioni" a breve i "numeri" li darò io.
Tu sostieni che con l'uso di polveri progressive le differenze di V0 arrivano anche a 2m/s per ogni centimetro di canna.
Bene, vediamo quale è il gap di differenza fra la canna più corta e quella più lunga fra quelle comunemente usate a caccia: mettiamo a confronto una canna da 61 cm e una da 81 cm. - ben 20 centimetri di differenza: ti basta come differenza?
In 20 cm. nella peggiore delle ipotesi a tuo dire avremmo una variazione di v0 di 2m/s a centimetro dunque ben 40m/s di differenza. Ok?
Bene, allora andiamo a vedere quanto rimane di questa velocità a 45 metri.
Visto che tu citi il compianto Granelli vediamo cosa si scriveva nei "sacri testi" al suo tempo.
Esaminiamo la tavola n. 4 riportata a pag. 245 del IV volume della "Nuovissima enciclopedia pratica della caccia" edita dall'Editoriale Olimpia.
Questa tabella riporta le velocità residue a
10/20/30/35/40 metri di un pallino n.7 lanciato a velocità iniziali che spaziano fra i 380 e i 450 m/s: proprio quello che ci serve.
Prendiamo in considerazione una forbice di v0 abbastanza realistica nelle veloci cartucce attuali: 390-430 ms.
Ovviamente 390 m/s emulerá il calo di V0 di una canna da 61 cm. paragonata ai 430 m/s di V0 della canna da 81cm.
vediamo quali valori riporta la tabella:
390 m/s (v0) - 322 (v10) - 261 (v20) - 218 (v30) - 200 (v35) - 182 (v40)
430 m/s (v0) - 349 (v10) - 279 (v20) - 232 (v30) - 213 (v35) - 192 (v40)
Partendo da 40 m/s di differenza di v0 siamo attivati a 40 metri con una differenza di 10 m/s.
Non ci vuole un laureato in matematica per capire che a 45metri la differenza sarà nell'ordine di 5 m/s cioè praticamente niente.
Considerando che siamo partiti da una differenza di V0 enorme (la massima possibile) possiamo tranquillamente affermare che fra un moncherino da 60 cm. e un cannone da 81 cm a 40 metri avremo all'incirca la stessa velocità ovvero la stessa capacità lesiva ergo gli stessi potenziali abbattimenti.
Dunque fra una comunissima canna da 65 cm e una canna da 81 cm avremo a 40 metri al massimo 7/8 m/s di differenza: dobbiamo ancora parlare della maggior velocità residua con la canna lunga?...
Riguardo le diverse condizioni atmosferiche torno a ribadire che qualunque sia la velocità iniziale di riferimento la massima perdita di velocità della canna più corta sarà sempre calcolata partendo dai 2m/s per ogni centimetro di canna, dunque il gap fra le due canne resterà tale con qualunque V0: meglio di così non so spiegartelo.
A 40 metri di distanza:
Partendo da una v0 di 380 m/s (che ha una v40 di 179m/s) - fino ad arrivare ad una v0 di 450m/s (che ha una v40 di 198 m/s) si nota un aumento lineare di circa 3m/s per ogni 10 m/s di V0.
Dunque fra una V0 di 380m/s ed una di 450 m/s cioè in una forbice di 70 m/s di velocità iniziale a 40 metri rimangono 20 m/s ... e più la distanza si allunga più questa differenza si riduce.
Quando si usavano le borre in feltro data la loro scarsa tenuta sulle pareti della canna poteva succedere che i gas scavalcassero la borra e raggiungessero i pallini (non protetti da contenitore) già nella canna - e dunque all'uscita dal vivo di volata il gas mescolato ai pallini poteva influenzarne la traiettoria.
Le moderne borre in plastica sigillano i gas all'interno della canna ed essi è come dimostrato in maniera chiara ed inequivocabile dai fotogrammi da te condivisi non raggiungono MAI la massa del piombo.
Inutile insistere con teoremi vecchi, luoghi comuni e chiacchiere di esperti, oggi la tecnologia ci permette di "vedere" i fenomeni, non di immaginarli, il tuo filmato fa chiarezza in modo inequivocabile: i gas sono SEMPRE DIETRO la colonna del piombo dunque a meno di qualche "magia" che al momento ignoro, non vedo come possano disturbare i pallini.
Coloro che vogliono continuare ad affermare per puntiglio ciò che l'evidenza smentisce possono farlo, nessuno vuole togliere loro le presunte certezze, ma abbiano il pudore di ammettere che è la "loro verità" senza ergersi a detentori di una "verità certa" che alla prova dei fatti tale non è.
Un saluto
Maurizio