antonello santini
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Re: ECCO LA RISPOSTA DELLA FIDC
Mi permetto di esprimere un semplice parere,personalmente ho dei dubbi,(ma posso sbagliare di certo),sul fatto che si possa tornare ad una situazione pre ante 92.
E' inutile illudersi secondo me,ho il massimo rispetto per i colleghi cacciatori di varie associazioni, costituitisi in partiti politici ma ho paura che non se ne caverà un ragno da buco.
La realtà è che siamo una minoranza nel Paese c'è poco da fare,ma non solo una minoranza che va a caccia,una minoranza per valori e principi di vita che sono alla base della nostra passione.
Il governicchio che fa finta di governare il Paese tra interessi privati,scandali e scandalicchi(non è una questione di colore son tutti uguali...sembra una cosa qualunquista ma purtroppo è così,mi sembra...) ci ha preso per i fondelli da tempo e annovera tra le sue fila personaggi ributtanti come la "ballerinetta rossa di chiome" animalista ipocrita che se potesse ci sparerebbe a palla e non lo nasconde,il berlusca lasciamo stare và che è più falso di Giuda.
Dall'altra parte,fatta esclusione per una base storica orientata in una direzione che non c'è più(mi vien quasi da dire purtroppo!) che definirei "Pepponiana"(di cui il Peppone di Guareschi è un'icona emblematica) che si posiziona maggioritariamente in Centro Italia, c'è ben poca cosa e ci si trova paradossalmente in una situazione in cui l'unica associazione culturale che porta avanti i valori anche storici e socialui della terra,della campagna,dei valori rurali abbastanza seguita a livello di massa,di mass media e che ha un buon ritorno di immagine e potrebbe portare qualcosa di buono anche per noi, mi riferisco a Slow Food e a Carlin Petrini per intenderci, ogni qualvolta prova a parlar di caccia e del valore di questa per l'ambiente e per il prodotto economico della ruralità e dei prodotti anche gastronomici derivanti dall'esercizio venatorio, ha al suo interno una componente "verdognola" vegetarian-mistica-vegana-alternativo per forza-intelletual metropolitana-sinistroide(non di sinistra la Sinistra è ben altra cosa aldilà delle simpatie politiche di ognuno), che ama la campagna perchè fa snob ma che inorridisce se si sporca le scarpe di fango, che attacca con i soliti miserabili piagnistei che solo i verdastri sx italiani sanno fare (negli altri Paesi non è così ed i Verdi collaborano con i cacciatori e condividono spesso i valori che questi esprimono). La situazione è questa secondo me c'è poco da fare. La FdC non fà altro che adeguarsi all'andazzo(non è una giustificazione sia chiaro). Ma non avete notato che nella lettera del cacciatore piemontese,questi faceva esplicito riferimento alla ormai elitaria situazione della caccia? Diceva che era ormai cosa per ricchi. Avete letto nella risposta un minimo accenno all'idea di una proposta di riduzione delle tasse governative o altro? Ma certo che no! Cosa gliene frega ai vertici delle AAVV in genere del pensionato cacciatore che per andare a caccia risparmia sul caffè al bar? Nulla perchè loro non hanno certo bisogno di risparmiare. Gli ATC per loro non esistono, solo Riserve da quote da 20.000 euro l'anno(non me la sto inventando parlo proprio di una AFV in Piemonte tra Novara e Torino) e allora? Allora niente credo che si debba cercare un dialogo con la società civile, una maggiore visibilità,cercare di creare un minimo di cultura rurale e venatoria nella gente soprattutto in città,tentare di aprirci ed essere pronti anche a "prenderci le torte in faccia" dai verdastri magari,perchè la gente non è contraria alla caccia in generale,è contraria alle esagerazioni e a ciò che non conosce. L'anno scorso nella scuola elementare di mio figlio abbiamo tentato di inserire degli elementi cultura venatoria nell'ambito di una piccola mostra di animali impagliati,le maestre avevano detto no,la preside ni...alla fine abbiamo preso spunto dalle letture dei bambini e ci siamo ritagliati uno spazio di un'oretta per far capire cosa fanno i cacciatori oltre ad uccidere gli animali...è stato faticoso ma alla fine qualcosa si è ottenuto e qualche genitore ha compreso cose che non sapeva e ci ha ringraziato e quel messaggio è passato ai figli. Lo sò sembra assurdo dover far tuitta questa fatica ma è così. Io credo che se noi si riuscirà a far questo,si potranno pian piano cambiare le cose (che ci piaccia o no non abbiamo la forza per poter dire semplicemente "andare a caccia è un mio diritto non mi rompete i c.....i!!!" anche se piacerebbe anche a me) e superare anche le AAVV,o almeno queste associazioni venatorie che nella quasi totalità non mi rappresentano e che mi deludono giorno dopo giorno. Scusate la lunghezza dell'intervento ma mi sentivo di dover scrivere queste cose. Grazie a tutti in anticipo...Ciao
Mi permetto di esprimere un semplice parere,personalmente ho dei dubbi,(ma posso sbagliare di certo),sul fatto che si possa tornare ad una situazione pre ante 92.
E' inutile illudersi secondo me,ho il massimo rispetto per i colleghi cacciatori di varie associazioni, costituitisi in partiti politici ma ho paura che non se ne caverà un ragno da buco.
La realtà è che siamo una minoranza nel Paese c'è poco da fare,ma non solo una minoranza che va a caccia,una minoranza per valori e principi di vita che sono alla base della nostra passione.
Il governicchio che fa finta di governare il Paese tra interessi privati,scandali e scandalicchi(non è una questione di colore son tutti uguali...sembra una cosa qualunquista ma purtroppo è così,mi sembra...) ci ha preso per i fondelli da tempo e annovera tra le sue fila personaggi ributtanti come la "ballerinetta rossa di chiome" animalista ipocrita che se potesse ci sparerebbe a palla e non lo nasconde,il berlusca lasciamo stare và che è più falso di Giuda.
Dall'altra parte,fatta esclusione per una base storica orientata in una direzione che non c'è più(mi vien quasi da dire purtroppo!) che definirei "Pepponiana"(di cui il Peppone di Guareschi è un'icona emblematica) che si posiziona maggioritariamente in Centro Italia, c'è ben poca cosa e ci si trova paradossalmente in una situazione in cui l'unica associazione culturale che porta avanti i valori anche storici e socialui della terra,della campagna,dei valori rurali abbastanza seguita a livello di massa,di mass media e che ha un buon ritorno di immagine e potrebbe portare qualcosa di buono anche per noi, mi riferisco a Slow Food e a Carlin Petrini per intenderci, ogni qualvolta prova a parlar di caccia e del valore di questa per l'ambiente e per il prodotto economico della ruralità e dei prodotti anche gastronomici derivanti dall'esercizio venatorio, ha al suo interno una componente "verdognola" vegetarian-mistica-vegana-alternativo per forza-intelletual metropolitana-sinistroide(non di sinistra la Sinistra è ben altra cosa aldilà delle simpatie politiche di ognuno), che ama la campagna perchè fa snob ma che inorridisce se si sporca le scarpe di fango, che attacca con i soliti miserabili piagnistei che solo i verdastri sx italiani sanno fare (negli altri Paesi non è così ed i Verdi collaborano con i cacciatori e condividono spesso i valori che questi esprimono). La situazione è questa secondo me c'è poco da fare. La FdC non fà altro che adeguarsi all'andazzo(non è una giustificazione sia chiaro). Ma non avete notato che nella lettera del cacciatore piemontese,questi faceva esplicito riferimento alla ormai elitaria situazione della caccia? Diceva che era ormai cosa per ricchi. Avete letto nella risposta un minimo accenno all'idea di una proposta di riduzione delle tasse governative o altro? Ma certo che no! Cosa gliene frega ai vertici delle AAVV in genere del pensionato cacciatore che per andare a caccia risparmia sul caffè al bar? Nulla perchè loro non hanno certo bisogno di risparmiare. Gli ATC per loro non esistono, solo Riserve da quote da 20.000 euro l'anno(non me la sto inventando parlo proprio di una AFV in Piemonte tra Novara e Torino) e allora? Allora niente credo che si debba cercare un dialogo con la società civile, una maggiore visibilità,cercare di creare un minimo di cultura rurale e venatoria nella gente soprattutto in città,tentare di aprirci ed essere pronti anche a "prenderci le torte in faccia" dai verdastri magari,perchè la gente non è contraria alla caccia in generale,è contraria alle esagerazioni e a ciò che non conosce. L'anno scorso nella scuola elementare di mio figlio abbiamo tentato di inserire degli elementi cultura venatoria nell'ambito di una piccola mostra di animali impagliati,le maestre avevano detto no,la preside ni...alla fine abbiamo preso spunto dalle letture dei bambini e ci siamo ritagliati uno spazio di un'oretta per far capire cosa fanno i cacciatori oltre ad uccidere gli animali...è stato faticoso ma alla fine qualcosa si è ottenuto e qualche genitore ha compreso cose che non sapeva e ci ha ringraziato e quel messaggio è passato ai figli. Lo sò sembra assurdo dover far tuitta questa fatica ma è così. Io credo che se noi si riuscirà a far questo,si potranno pian piano cambiare le cose (che ci piaccia o no non abbiamo la forza per poter dire semplicemente "andare a caccia è un mio diritto non mi rompete i c.....i!!!" anche se piacerebbe anche a me) e superare anche le AAVV,o almeno queste associazioni venatorie che nella quasi totalità non mi rappresentano e che mi deludono giorno dopo giorno. Scusate la lunghezza dell'intervento ma mi sentivo di dover scrivere queste cose. Grazie a tutti in anticipo...Ciao