Qui da me (centro - nord Marche) passeri quasi scomparsi, soprattutto per: fortissima diminuzione (in alcuni posti ormai sono scomparsi) dei piccoli contadini - allevatori con il campetto, l'orticello ed il pollaio con le galline di giorno all'aperto; diminuzione del numero di campi coltivati a cereali (con abbandono ed imboschimento dei campi di lavorazione meno comoda); ristrutturazione di molte case coloniche, oggi abitate per i fine settimana e le vacanze da cittadini (con rifacimento dei vecchi tetti di coppi), senza più animali da cortile; fortissimo aumento delle cornacchie ed in molte aree di campagna, soprattutto, delle gazze (da pochi anni, per l'abbandono della coltivazione di alcuni campi, che si vanno rimboschendo, si avvistano di frequente addirittura delle ghiandaie a 130 m s.l.m., dove in passato - nonostante la presenza di querce roverelle - praticamente non si vedevano mai); forte competizione alimentare e nei luoghi di nidificazione (soprattutto nei pochi vecchi tetti in coppi ancora rimasti) da parte degli storni; non so se anche le stanziali tortore dal collare siano in parte in competizione alimentare con i passeri (sono assidue frequentatrici dei silos di stoccaggio cereali…). Per quanto riguarda i trattamenti fitosanitari, da anni ormai sono in diminuzione… sono però cambiati molti principi attivi (che, in teoria, dovrebbero essere meno dannosi dei vecchi… almeno, finchè non si scoprono magagne nuove). (n.b.: per i trattamenti fitosanitari: intendo in diminuzione come quantità di prodotti distribuiti - così dicono: non mi sembra sempre, invece, come numero di trattamenti).