Diniego verbale rinnovo porto d'armi

E sopratutto come e' decaduto tutta la tua questione? Assoluzione piena per non aver commesso il fatto o altra motvazione? Ti assicuro che tra' una e l'altra c'e' una bella differenza....
 
nel 1995 nn ho chiesto il rinnovo perché erano quasi passati i sei anni dal primo rilascio,ho chiesto il RILASCIO alla questura di rc,la quale immagino dopo avere fatto le sue valutazioni mi ha rilasciato il PA nel mese di marzo dello stesso anno.da allora due rinnovi,2001 e 2007.il problema se lo pongono adesso al rinnovo del 2013.nel 1995 ho soltanto fatto una semplice richiesta di rilascio, niente altro.Non capisco come mai dopo tanti anni,e vari rinnovi,come possa essere ostantivo un divieto che è stato emesso quando avevo gia' tutte le sentenze in mano
 
nel 1995 nn ho chiesto il rinnovo perché erano quasi passati i sei anni dal primo rilascio,ho chiesto il RILASCIO alla questura di rc,la quale immagino dopo avere fatto le sue valutazioni mi ha rilasciato il PA nel mese di marzo dello stesso anno.da allora due rinnovi,2001 e 2007.il problema se lo pongono adesso al rinnovo del 2013.nel 1995 ho soltanto fatto una semplice richiesta di rilascio, niente altro.Non capisco come mai dopo tanti anni,e vari rinnovi,come possa essere ostantivo un divieto che è stato emesso quando avevo gia' tutte le sentenze in mano
Da qualche parte di sicuro c'è scritto o ci sono informazioni "negative". Assicurati ai vari casellari giudiziari cosa risulta a tuo carico oppure chiedi di essere sentito dal Prefetto o da un suo delegato o Ufficio per capire di questa tua situazione portando sempre le vecchie "licenze". Comunque in caso di diniego ti verrà comunicato a verbale il tutto e in base a ciò che è scritto potrai fare eventuale ricorso, purtroppo la burocrazia........... dai a buon fine. La "diffida" del Prefetto ti è stata notificata solo per l'esecuzione e non hai mai fatto colloqui successivi con nessuno.
 
il problema e che loro nn giustificano il nn rilascio per il reato cancellato con oblazione,dicono che è ancora attivo il divieto emesso nel 1992 che tra l'altro e stato emesso solo perché sono stato ARRESTATO per i motivi che ho gia' esposto, quindi hanno fatto un giudizio prognostico.tutto cio' vuol dire che basta essere arrestati per non avere il porto d'armi?e se per caso come e successo a me c'è una assoluzione? fa lo stesso? non dimenticando che il porto d'armi l'ho avuto per i 18 anni successivi al 1995,con il divieto in corso, senza neanche la minima segnalazioneSECONDO ME è UNA PRESA IN GIRO.

In effetti secondo me, lo sbaglio è stato nell'avertelo concesso per i 18 anni successivi. Probabilmente qualche funzionario un pò più zelante e pignolo ha ripreso le tue carte in mano e ha messo il divieto;) Quindi secondo me la risoluzione al tuo problema va ricercata a prima, non ad oggi:)
 
In effetti secondo me, lo sbaglio è stato nell'avertelo concesso per i 18 anni successivi. Probabilmente qualche funzionario un pò più zelante e pignolo ha ripreso le tue carte in mano e ha messo il divieto;) Quindi secondo me la risoluzione al tuo problema va ricercata a prima, non ad oggi:)

non ho capito cosa vuoi dire,se vogliamo il pa nn avrebbero mai dovuto ritirarlo dall'inizio,perche nn basta essere arrestati,per diventare nn idonei.posso capire che sia stato un provvedimento temporaneo,ma come mai sia ancora attivo nn lo so.ancora sto aspettando la risposta della prefettura la quale nn dovrebbe avere difficolta' a ritirare il divieto visto che ho le note favorevoli di commissariato e carabinieri,ma nn credo che rispondera,sarei proprio curioso di vedere le motivazioni.
 
Trovati un buon avvocato se vuoi continuare ad andare a caccia, ho trovato un articolo che ti allego dove viene affrontato un caso di diniego e le pratiche per cancellarlo sembrano abbastanza complicate.
 
Trovati un buon avvocato se vuoi continuare ad andare a caccia, ho trovato un articolo che ti allego dove viene affrontato un caso di diniego e le pratiche per cancellarlo sembrano abbastanza complicate.

Si purtroppo si tratta di una concessione quindi non un obbligo di rilascio anche avendo le sentenze di assoluzione la tua domanda puo' essere respinta comunque puoi provare attaverso un avvocato a presentare eventuale ricorso pero' e' un tentativo.spero vada per il meglio un abbraccio
 
nel 1995 nn ho chiesto il rinnovo perché erano quasi passati i sei anni dal primo rilascio,ho chiesto il RILASCIO alla questura di rc,la quale immagino dopo avere fatto le sue valutazioni mi ha rilasciato il PA nel mese di marzo dello stesso anno.da allora due rinnovi,2001 e 2007.il problema se lo pongono adesso al rinnovo del 2013.nel 1995 ho soltanto fatto una semplice richiesta di rilascio, niente altro.Non capisco come mai dopo tanti anni,e vari rinnovi,come possa essere ostantivo un divieto che è stato emesso quando avevo gia' tutte le sentenze in mano
Se avevi il porto d'armi, come hai fatto a chiedere il rilascio? Hai sostenuto nuovamente l'abitazione venatoria?
Ad ogni modo, se l'addetto all'Amministrativa, ti ha preannunciato un rifiuto, sulla base di un decreto in essere, non una intimazione verbale(!?), ti sarà notificato un avvio di procedimento amministrativo, contro il quale,entro 30gg. potrai formulare ricorso al Questore, Prefetto o se ritieni al TAR. Il mio consiglio e' quello di farti seguire da un legale esperto in materia.
 
Concordo pienamente con Enzo. Sicuramente c'è una o più anomalie che non emergono però da quanto hai riferito, quindi molto meglio andare, carte alla mano, da un legale che, dopo aver preso visione degli atti in tuo possesso, potrà sicuramente indicarti come meglio procedere e/o farsi carico lui di portare avanti una causa per tuo conto.
Buon ferragosto.
Marco
 

giuseppe d

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salve a tutti
mi rivolgo a chi esperto di questi casi possa darmi una indicazione su cosa fare
Nel 1990 sono stato accusato di detenzione illegale di stupefacenti e armi,risolto tutto con sentenze di assoluzione, poco tempo dopo.subito si è arrivati al ritiro del porto d'armi e sono stato costretto a cedere i fucili ad un amico.nel 1992 mi vedo arrivare comunicazione da parte del prefetto che mi diffida a detenere armi,quando io ero gia' stato assolto da tutti i capi d'accusa da quasi 2 anni.nel 1995 faccio richiesta alla questura di RC chiedendo il rilascio del porto d'armi che mi viene rilasciato di nuovo a marzo dello stesso anno.dopo avere fatto i rinnovi nel 2001 e nel 2007,adesso nel 2013 mi viene comunicato verbalmente da un impiegato dell'ufficio addetto che non è possibile il rinnovo a causa di quella diffida che il prefetto mi aveva fatto molti anni fa.non riesco a capire come sia possibile,dopo un rilascio e due rinnovi.mi domando:come possa essere ostantiva al rilascio una diffida che è stata fatta quando il sospetto di reato era gia stato chiarito,come mai allora il p.a. mi è stato rilasciato e rinnovato per ben due volte,la diffida non dovrebbe perdere la validita' visto che è stata fatta quando gia'ero stato assolto da tutto?perche secondo me al primo rilascio la questura ha fatto questa valutazione.spero che qualcuno di voi sappia consigliarmi su cosa fare perché si tratta di una situazione assurda.aggiungo che ho gia' protocollato alla prefettura richiesta di ritiro del diniego.
grazie per l'aiuto che mi darete
 
Giuseppe, è possibile un aggiornamento? com'è finita? :)

ancora nn si sa,ho chiesto la sospensione dei termini al commissariato di ps in attesa di vedere che cosa mi rispondera' il prefetto alla lettera che ho protocollato gia da quasi due mesi,ma nn ho tante speranze perché ho sentito dire che "tendenzialmente "rispondono in modo negativo a questo tipo di istanze........speriamo!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Ultima modifica:
Effettivamente Giuseppe, la tua è una situazione davvero particolare. Probabilmente questo succede spesso a chi ha due nomi e perciò può sucedere che la mano sinistra non sa quello che fa la mano destra. Azzardo, ma probabilmente sei stato arrestato dai Carabinieri che autonomamente, senza interessare la Questura, hanno chiesto un diniego di detenzione armi alla Prefettura che ha emesso ma non è mai stato notificato perchè insierito da loro direttamente e mai trasmesso ai CC o Commissariato per la notifica. Per questo agli atti cartacei della Questura, Commissariato o Stazione CC, non essendoci nulla hanno continuato a rilasciarti il porto d'armi.
ho le note favorevoli di commissariato e carabinieri,
questo lo escludo!
Ma, a parte questa tiritera, come ti ho già detto, stai perdendo del tempo. Devi affidarti ad un legale esperto della materia se vuoi avere un barlume di speranza nel riavere il porto d'armi. Ma la vedo dura....molto dura. In bocca al lupo.
 
la situazione all'epoca si e chiusa con:archiviazione per infondatezza della notizia di reato---non luogo a procedere per non aver commesso il fatto,non luogo a procedere perché il fatto non sussiste--estinzione a seguito di oblazione.il tutto allora è stato valutato dalla questura di rc e,ripeto,mi e stato rilasciato nel 1995 e rinnovato dal commissariato di siderno nel 2001 e nel 2007
 
la situazione all'epoca si e chiusa con:archiviazione per infondatezza della notizia di reato---non luogo a procedere per non aver commesso il fatto,non luogo a procedere perché il fatto non sussiste--estinzione a seguito di oblazione.il tutto allora è stato valutato dalla questura di rc e,ripeto,mi e stato rilasciato nel 1995 e rinnovato dal commissariato di siderno nel 2001 e nel 2007
Ciao, quello che ti crea problemi e" l"ordinanza del Prefetto la quale (magari tramite un legale) la devi rendere nulla o annullabile in quando emessa dopo sentenza di assoluzione. Io per aver fatto ricorso ad una multa per raccolta funghi,(15 anni fa) avendo vinto il ricorso e non pagato la multa, chi la emmessa per ripicca mi denuncia alla procura della repubblica per non aver comunicato il secondo nome. Il giudice ha archiviato il caso in quanto non sussisteva reato. Adesso ogni volta che devo rinnovare devo sempre presentare sentenza di archiviazione altrimenti non mi rilasciano il PA. Lo so e" assurdo come e" assurda la tua situazione, ma non dimenticarti che siamo in Italia!! Ciao
 
ci sono 4 motivazioni perché ci sono stati 4 procedimenti,e poi nn capisco,quale sarebbe il problema riguardo la quarta,estinzione per mezzo di oblazione vuol dire che il reato si cancella dopo avere pagato una multa,all'epoca ha avuto validita' ai fini del rilascio,non vedo perché nn dovrebbe essere valido adesso per il rinnovo
 
la situazione all'epoca si e chiusa con:archiviazione per infondatezza della notizia di reato---non luogo a procedere per non aver commesso il fatto,non luogo a procedere perché il fatto non sussiste--estinzione a seguito di oblazione.il tutto allora è stato valutato dalla questura di rc e,ripeto,mi e stato rilasciato nel 1995 e rinnovato dal commissariato di siderno nel 2001 e nel 2007

scusa non capisco ..ci sono 4 motivazioni diverse...quale sarebbe nel tuo caso?..le prime 3 sarebbero ok ..la 4a non penso
pap
 
.......................................................................adesso nel 2013 mi viene comunicato verbalmente da un impiegato dell'ufficio addetto che non è possibile il rinnovo a causa di quella diffida che il prefetto mi aveva fatto molti anni fa................................................
Giuseppe, è possibile un aggiornamento? com'è finita? :)
 
Perché" sicuramente e" cambiato nel frattempo o il questore o il personale addetto al rilascio ed interpretano la cosa diversamente e si attengono alle carte in atto!
 
La giurisprudenza ha più volte rilevato come in materia di rilascio (o di revoca) del porto d'armi, l’Amministrazione di p.s., <<dovendo perseguire la finalità di prevenire la commissione di reati e/o fatti lesivi dell'ordine pubblico, (abbia) un’ampia discrezionalità nel valutare l'affidabilità del soggetto di fare buon uso delle armi (e quindi anche nel valutare le circostanze che consiglino l'adozione di provvedimenti di sospensione o di revoca di licenze di porto d'armi già rilasciate), onde il provvedimento di rilascio del porto d'armi e l'autorizzazione a goderne in prosieguo richiedono che l'istante sia una persona “esente da mende e al disopra di ogni sospetto e/o indizio negativo e nei confronti della quale esista la completa sicurezza circa il corretto uso delle armi, in modo da scongiurare dubbi e perplessità sotto il profilo dell'ordine pubblico e della tranquilla convivenza della collettività”>> (Consiglio Stato, sez. VI, 20 luglio 2006, n. 4604; sez. IV, 8 maggio 2003, n. 2424; 30 luglio 2002, n. 4073; 29 novembre 2000, n. 6347; più di recente, si vedano T.A.R. Campania, Salerno, sez. I, 7 dicembre 2011 n. 1944; T.A.R. Piemonte sez. II 4 novembre 2011 n. 1149; T.A.R. Umbria 4 luglio 2011 n. 193).

Del resto, in termini più decisamente sistematici, non bisogna dimenticare che <<il rapporto giuridico che scaturisce dal rilascio di detta autorizzazione di polizia resta pur sempre subordinato, in tutto il suo svolgimento, alla coincidenza con l'interesse pubblico, rimesso appunto alla valutazione discrezionale della P.A., il cui giudizio non può essere sindacato se non sotto il profilo del rispetto dei canoni di ragionevolezza e della coerenza>> (Consiglio Stato, sez. VI, 20 luglio 2006, n. 4604); sotto il profilo applicativo, il carattere accentuatamente discrezionale del giudizio in ordine all’affidabilità nell’uso delle armi importa poi la legittimità anche del ricorso a <<valutazioni della capacità di abuso fondate su considerazioni probabilistiche e su circostanze di fatto assistite da meri elementi di fumus, in quanto nella materia de qua l'espansione della sfera di libertà dell'individuo è, appunto, destinata a recedere di fronte al bene della sicurezza collettiva>> (Consiglio Stato, sez. VI, 20 luglio 2006, n. 4604; sez. IV, 8 maggio 2003, n. 2424; T.A.R. Umbria 4 luglio 2011, n. 193).

DELLA SERIE ..... "NON C'è PEZZA" X AVERE LA LICENZA DI CACCIA, SE LA AUTORITà NON VUOLE, senza tante motivazioni o giustificazioni da rendere, essendo "CONCESSIONE".
 
Il Prefetto, quasi di sicuro, sulla base della segnalazione della Questura o dei Carabinieri, ha applicato quelle norme (presumo) in merito all'ordine e sicurezza pubblica, in cui rientra anche il porto d'armi. (Anche se di competenza del Questore) Sicuramente e puoi dimostrarlo che hai avuto due rinnovi per cui o non è stato valutato ai tempi oppure sono arrivate o sopraggiunte altre informazioni sul tuo conto. Ripeto è solo una mia riflessione personale.
 
Quando si ragiona sui..se...ma...forse...capita sempre di non capire. Quattro procedimenti, per reati attinenti gli stup. e armi! Azz! e ti hanno rilasciato il porto d'armi. Io dico che sei stato fortunato. Anche in presenza di assoluzione, la PA ha l'ampia discrezionalità (forse anche troppa), di negare il rilascio/rinnovo delle autorizzazioni di polizia. L'essere stato assolto, con reato comunque oblato (!?) non comporta automaticamente la verginità penale. Nel caso, ad esempio, si potrebbe dimostrare una contiguità con altri soggetti pregiudicati. Ora cerco di capire gli avvenimenti. Nel '90 viene promosso il PP. Quindi il ritiro cautelare delle armi e porto d'armi, ratificato da due successivi decreti di diniego: dal Questore, per quanto riguarda il porto di fucile uso caccia, e il divieto di detenzione armi da parte del Prefetto (altrimenti non saresti stato obbligato a cedere le armi!).
Non capisco come abbia fatto ad ottenere il rinnovo del porto di fucile!
È stato fatto ricorso? Forse solo alla Questura? ....perché...se non avevi materialmente il libretto....(e ci potrebbe stare l'errore del Comm/to), come hanno fatto a rinnovarlo?
Mi fermo per ottenere altre delucidazioni.....
 
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