Detenzione armi messe congiuntamente nello stesso armadio.

Volevo conoscere altre realtà. A me è stato detto che mio figlio non può tenere le armi congiuntamente alle mie nello stesso armadietto. Questo per una questione di disponibilità. In poche parole ci potrebbe essere la possibilità che mio figlio oppure io possiamo portare le armi fuori casa senza comodato d'uso, inoltre ci sono armi comuni dove il comodato non è previsto. Per adesso ho risolto mettendo le armi nel tesoretto, sono armi corte. Le chiavi del tesoretto le ha mio figlio, quella della porta le ho io, quando mio figlio deve prendere le armi ci devo essere io ad aprirgli la porta dell'armadio.
 
Volevo conoscere altre realtà. A me è stato detto che mio figlio non può tenere le armi congiuntamente alle mie nello stesso armadietto. Questo per una questione di disponibilità. In poche parole ci potrebbe essere la possibilità che mio figlio oppure io possiamo portare le armi fuori casa senza comodato d'uso, inoltre ci sono armi comuni dove il comodato non è previsto. Per adesso ho risolto mettendo le armi nel tesoretto, sono armi corte. Le chiavi del tesoretto le ha mio figlio, quella della porta le ho io, quando mio figlio deve prendere le armi ci devo essere io ad aprirgli la porta dell'armadio.
E se per caso tu non ci sei o stai lontano, tuo figlio non va a caccia o viceversa?
 
Ha solo armi corte, comunque se senza la mia presenza non le può prendere. Se gli conviene è cosi, se non gli dovesse convenire si può comprare un armadio esclusivamente per le sue armi. Purtroppo questo provvedimento a torto o a ragione, non l'ho deciso io. Questo è quello che dovrebbe sembrare essere;)
 
È una questione che sto per affrontare anch'io. Mio figlio a breve avrà il porto d'armi per uso caccia e mi chiedevo se poteva tenere i suoi futuri fucili nello stesso armadietto dove io tengo i miei. Inoltre, per ogni evenienza, mi doterò di moduli per eventuali comodati d'uso, nel caso lui volesse usare qualcuno dei miei fucili o io qualcuno dei suoi (anche se il primo anno saremo sempre insieme per forza di cose).
 
Quando stavo con mio babbo, nello stesso armadio si tenevano sia i fucili di mio babbo che i miei che quegli di mio fratello. Mai avuto nessun problema.
 
È una questione che sto per affrontare anch'io. Mio figlio a breve avrà il porto d'armi per uso caccia e mi chiedevo se poteva tenere i suoi futuri fucili nello stesso armadietto dove io tengo i miei. Inoltre, per ogni evenienza, mi doterò di moduli per eventuali comodati d'uso, nel caso lui volesse usare qualcuno dei miei fucili o io qualcuno dei suoi (anche se il primo anno saremo sempre insieme per forza di cose).
Ogni Questura ha un modo proprio modo di interpretare e applicare la legge, è sempre meglio chiedere.
Avere le armi separate è solo un sacrificio in termini economici. Per il resto è meglio che ognuno ha la disponibilità delle proprie armi.

In un possibile controllo è più facile dimostrare l'appartenenza delle armi, è più facile per gli agenti e per i detentori delle armi.
Il comodato non c'entra con il maneggio e la detenzione, se i detentori delle armi avessero entrambi il porto d'arma o il maneggio.
Il problema è solo l'abuso che si potrebbe fare portando l'arma fuori casa senza comodato, avendo la disponibilità dell'arma.

La responsabilità potrebbe diventare più pesante se nell'armadio ci fosse un'arma comune, dove non è previsto il comodato.
 
Ogni Questura ha un modo proprio modo di interpretare e applicare la legge, è sempre meglio chiedere.
Avere le armi separate è solo un sacrificio in termini economici. Per il resto è meglio che ognuno ha la disponibilità delle proprie armi.

In un possibile controllo è più facile dimostrare l'appartenenza delle armi, è più facile per gli agenti e per i detentori delle armi.
Il comodato non c'entra con il maneggio e la detenzione, se i detentori delle armi avessero entrambi il porto d'arma o il maneggio.
Il problema è solo l'abuso che si potrebbe fare portando l'arma fuori casa senza comodato, avendo la disponibilità dell'arma.

La responsabilità potrebbe diventare più pesante se nell'armadio ci fosse un'arma comune, dove non è previsto il comodato.
Questo esula dal detenere le armi in unico armadietto… comunque la detenzione congiunta si può purché le armi che si trovano nell’’armadietto della casa dove sono state denunciate alle autorità competenti per territorio.
 
Riporto qui di seguito l'articolo presente su sito CONARMI dell'avvocato Adele Morelli, con la speranza di una eventuale chiarezza sull'argomento.


Vorrei sapere se conviventi entrambi dotati di PDA possono detenere le proprie cartucce e munizioni nello stesso armadio blindato.

Risposta a cura dell’Avv. Adele Morelli


Anzitutto, va ricordato che non è codificata dal punto di vista normativo, per i privati, una specifica modalità di custodia delle armi, come ripetutamente chiarito dalla Suprema Corte (fra le tante, Cass. Pen., Sez. I, 25 gennaio 2011, n. 8027, “L’obbligo di diligenza nella custodia delle armi, previsto dall’art. 20 della legge 110 del 1975, quando non si tratti di soggetti che esercitino professionalmente attività in materia di armi ed esplosivi – deve intendersi adempiuto alla sola condizione che risultino adottate le cautele che, nelle specifiche situazioni di fatto, possono esigersi da una persona di normale prudenza, secondo il criterio dell’id quod plerumque accidit.” e Cass. pen. Sez. I, 08/01/2013, n. 5697,“Non costituisce violazione dell'obbligo di diligenza nella custodia delle armi, previsto e sanzionato dall'art. 20 legge 18 aprile 1975 n. 110, la detenzione, da parte di taluno, di un fucile da caccia all'interno del garage di sua esclusiva proprietà, non sussistendo per il privato cittadino alcun obbligo di adottare particolari sistemi ed efficienti misure di difesa antifurto […]”), e le uniche disposizioni inerenti l’obbligo di custodia delle armi in capo ai privati hanno contenuto generale e sono inserite nell’art. 20, comma 1, L. n. 110/1975, che prescrive che “La custodia delle armi […] deve essere assicurata con ogni diligenza nell’interesse della sicurezza pubblica” e nell’art. 38, ultimo comma, TULPS, che dispone che “Il detentore delle armi deve assicurare che il luogo di custodia offra adeguate garanzie di sicurezza”; inoltre, è principio consolidato anche quello per cui la normativa sulla custodia delle armi dei privati non si applica alle munizioni (si vedano, fra le tante, Cass. pen. Sez. I, 21/03/2013, n. 15940 “In materia di omessa custodia di armi ed esplosivi la condotta punibile non è riferibile alle munizioni.”, Cass. pen. Sez. I, 27/01/2005, n. 5112 “L'omessa custodia di munizioni non rientra nella previsione dell'art. 20, primo comma, della legge n. 110 del 1975, in quanto la condotta punibile deve intendersi riferita solo all'omessa custodia di armi ed esplosivi e non anche delle munizioni.”). Premessi tali principi normativi, può con serenità affermarsi che non vi è alcuna disposizione che vieti la possibilità a più soggetti coabitanti, ciascuno titolare di PDA, di custodire le proprie armi nello stesso armadio blindato, poiché ciò che prescrive la normativa al privato è che sia garantita una custodia diligente delle armi, nella tutela della pubblica sicurezza, lasciando al privato la scelta della modalità più consona. Con riguardo alle munizioni, egualmente, non sembra esservi alcuna ragione che vieti a più soggetti conviventi detentori ciascuno di munizioni di custodirle nello stesso armadio. L’unica prescrizione che si raccomanda è quella di chiarire subito, in caso di eventuali controlli delle autorità, che il quantitativo complessivo delle munizioni risultante dalla somma delle varie tipologie e dei vari calibri è riferibile ai singoli quantitativi in detenzione ai singoli privati, come facilmente deducibile dai quantitativi e calibri dichiarati nelle denunce di detenzione di munizioni di ciascuno.

Avv. Adele Morelli
 
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