Situazione QUESTIONE SICCITA' per quanto riguarda l'Emilia Romagna, ecco il comunicato di Rabboni:
"Gli effetti sulla fauna selvatica della prolungata siccita' e degli incendi meritano certamente una grande attenzione. La Regione ha gia' incaricato le Province, che hanno la competenza in materia, di fare una puntuale verifica delle criticita' presenti territorio per territorio ed adottare, se ne sussistono le ragioni, gli eventuali provvedimenti restrittivi". E' quanto afferma l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, replicando alla richiesta delle associazioni ambientaliste di rinviare l'avvio della stagione venatoria a causa della siccita' che ha messo in difficolta' non solo i coltivatori, ma anche la fauna.In regione i problemi per gli animali selvatici si presentano soprattutto nelle aree appenniniche. Nelle zone di pianura infatti la maggior parte dei canali di bonifica e di irrigazione presentano ancora riserve idriche e questo permette alla fauna selvatica di abbeverarsi senza alcuna difficolta'.
"Comprendo le preoccupazioni del mondo ambientalista" aggiunge Rabboni, precisando che "le norme attualmente in vigore in Emilia Romagna consentono di gestire in modo adeguato le criticita' che si stanno determinando". In Emilia Romagna, infatti, le Province possono vietare o ridurre la caccia a determinate specie, in tutto il territorio o in parte di esso, per periodi stabiliti, a fronte di particolari condizioni ambientali, stagionali, climatiche, cosi' come per malattie o altre calamita'.
"L'esperienza maturata nel corso degli anni, ad esempio in occasione delle eccezionali nevicate che hanno caratterizzato i mesi di gennaio e febbraio - ha sottolineato inoltre Rabboni - ha dimostrato la sostanziale validita' di questo impianto che intendiamo riconfermare".
"Le Province, alle quali abbiamo gia' inoltrato la recentissima circolare dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) circa le limitazioni dell'attivita' venatoria in relazione alla situazione climatica esistente - ha concluso, quindi, l'assessore - dispongono di tutti gli strumenti necessari per valutare la situazione reale a livello territoriale ed attuare le conseguenti misure restrittive".
Se per quanto riguarda le province romagnole (Rimini, Forli cesena, Ravenna) ritengo che non verranno presi provvedimenti visto la forza delle componenti venatorie, diversa è la questione per le province più radical chic di sinistra, con forti componenti rossoverdi nelle giunte, le province emiliane, come per esempio Bologna....
Nel pomeriggio, o al più tardi nei quotidiani domattina avremo le risposte sulla questione.