Re: Cosa si può fare per migliorare la caccia?
Aniello Di Bello ha scritto:
Marbizza mi piacerebbe inserissi la tua opinione anche in questo post per avviare una discussione più completa ed invogliare anche altri a "sfogarsi".
Provvedo subito.
Per me personalmente la caccia in Italia dovrebbe essere così:
1) Maggiore campagna da un lato di sensibilizzazione alla caccia nei confronti degli anticaccia e dall'altro di informazione nei confronti dei cacciatori che come ha detto Aniello purtroppo molti con i loro comportamenti non fanno che gettare fango sulla categoria e sarebbe meglio che o si diano una regolata o che il porto d'armi se lo scordino
2) Maggiore mobilità venatoria all'interno della propria Regione del territorio nazionale
3) Passaggio da sanzioni penali ad amministrativi per certi reati venatori
4) Maggiore controllo dei nocivi e conseguente migliore gestione della stanziale con eventuale ritorno alle autogestioni locali ed eliminazione degli ATC
5) Calendari venatori più sensati con REALE considerazione di una specie considerando la sua tradizione venatoria nel territorio e/o la necessità di un contenimento numerico, la densità della suddetta specie nel territorio, il periodo di migrazione post nuziale e un conseguente aumento oltre che del periodo di caccia anche delle specie cacciabili
6) Riduzione dei parchi nazionali e regionali e con un aumento del territorio agro silvo pastorale libero dal 20-30% al 40-50% e soprattutto tabellatura e perimetrazione seria di essi
7) Maggiore elasticità nel rilascio e detenzione del pda (mi spiego meglio: se sono un criminale o ho la fedina penale sporca con reati alle spalle gravi è giusto che il pda non venga rilasciato, ma se per una denuncia per ingiurie o per una lite uno come niente il pda se lo gioca non lo trovo giusto)
8) Creazione di un'unica associazione che seriamente tuteli la caccia e i cacciatori
E chi più ne ha più ne metta, queste sono alcune delle cose che per ora mi stanno venendo in mente, se avete qualcosa in mente ditelo, ma comunque riassumendo si può dire che serve una radicale modifica alla legge 157/92 (come del resto qualcuno che sappiamo bene aveva promesso ma poi al solito non mantenuto), una minore influenza di associazioni animaliste e ambientaliste e maggiore quella delle associazioni agricole-rurali in collaborazione con quelle venatorie e soprattutto come avete ben detto anche una classe politica che ci tuteli e ci sostenga in quanto cittadini italiani come tutti gli altri con doveri e soprattutto diritti, in questo caso il diritto anche di cacciare in santa pace e di dare la giusta informazione alla caccia senza rotture di palle da parte di associazioni e politici faziosi e chiusi al confronto.