Magno Giangio: a legend in his own mind...
Io l'ho visto su diversi filmati. Non ho dubbio che abbia avuto molta esperienza, certamente molto piu' della mia, ma credo che il nome impostogli dai suoi genitori gli abbia dato un po' alla testa. IMHO e' il Mike Bongiorno della caccia alla televisione italiana. Personalmente, a me sta antipatico. Un presentatore e conduttore televisivo che fa le ramanzine in pubblico, nel suo programma, agli spettatori che lo criticano, non e' certo una persona piacevole. E' cicciato in Italia quando 9,7 cacciatori italiani su dieci consideravano la lepre "caccia grossa" ed il cinghiale "animale feroce" e i rigati esistevano soltanto in Zona Alpi. Quasi tutti erano lodolari, tordaioli, o al massimo beccacciari e cimbellatori di palombe, con un pugno di paludari e il resto riservisti impallinatori di pollastri colorati ma scodati e puzzolenti di gabbia. Arriva A.M.G. a cavallo di un Bucefalo a rotelle, e salta su un piedistallo che s'e' costruitto da se' a forma di altana. E tutti a inchinarsi. Se potesse parlare inglese (poveretto, ci prova, usando termini che sbalordiscono il popolino italiano ma che pronuncia alla Renzi) e cercasse di istruire con un programma televisivo i cacciatori americani, che da secoli usano rigati e cacciano ungulati, farebbe ridere i polli e il programma verrebbe cancellato dopo due puntate. Ecco perche' l'ho paragonato a Mike Bongiorno, che avendo rubato le idee di programmi a quiz americani, e non essendo nessuno in Canada e negli U.S., approdo' sulle italiche sponde con Lascia, o Raddoppia? e trovo' l'America in Italia, dove di programmi televisivi a quiz (Lascia, o Raddoppia? era l'imitazione pedissequa de "The Sixty-four Thousand Dollar Question" in onda gia' da anni negli U.S., ma una novita' assoluta in Italia). E tutti ricordano gli svarioni , le gaffes e le cazzate del Povero Mike, che a quell'epoca era il bersaglio di barzellette che poi presero di mira i Carabinieri invece di Bongiorno. "Caro Signor Bongiorno, e' vero che lei e' un sub eccezionale?" "No, non eccezionale, ci mancherebbe, ma un sub normale si'."
Tutto IMHO, OK? Sui gusti non ci si sputa. Io preferisco Craig Boddington, un cacciatore internazionale con la C maiuscola che non si sognerebbe mai di pubblicizzare un'ottica a raggi infrarossi per sparare di notte alla selvaggina nobile. Il povero A.M.G. non e' il solo esponente di questa genia. Mi ricordo di un ben noto (a poche migliaia di lettori delle riviste di una certa editrice italiana, un tale vestito di loden e con pennacchio di camoscio sul cappello, che una volta insulto' i migratoristi italiani e del quale e dei suoi iinsulti se ne parlo' anche qui) che su un forum oggi scomparso mi prese in giro per aver spiegato come regolare l'ottica per non doversi proccupare troppo della caduta della palla a distanze medio-lunghe e lunghe. Il metodo che spiegai e' comunemente usato negli U.S. e raccomandato dagli esperti veri che non hanno bisogno di loden e pennacchi per atteggiarsi a supercacciatori: si azzera l'ottica in modo da colpire tre pollici piu' in alto del punto mirato a 100 yarde. Con una .30-'06, la palla colpira' esattamente il punto mirato intorno alle 250 yarde (dipende anche dalla cartuccia usata, dal peso della palla, ecc) e cique o sei pollici, al massimo sette piu' in basso a 300 yarde. Se si spara ad un animale della stazza di un daino o cervo e si mira dietro la spalla, nel centro del torace, la palla lo colpira' un po' in alto ma sempre nei polmoni a 100 yarde, ledendo polmoni e possibilmente i grossi vasi sanguigni connessi al cuore, e a trecento yarde colpira' il cuore. Il grande supercacciatore di cui sopra evidentemente non aveva mai sentito parlare di tale metodo. Vabbe', anche il meno preparato puo' avere sempre qualcosa da insegnarci, e naturalmente A.M.G. ha esperienza e sa molte cose. Quindi anch'io, se non mi stesse antipatico, potrei imparare qualcosa da lui. Percio' continuate a vederne i programmi, ma prendete con un grano di sale quelli che, stampata sulla natica sinistra o destra, in inchiostro blu, hanno la parola "esperto." Oggi di esperti ce ne sono a bizzeffe. Tanti li trovate al governo, come la Raggi, o Di Maio, o Conte, o Grillo, o Luxuria (esperto/a di che?) la Boldrini, Renzi (esperto anche d'inglese), o nei tribunali, coperti da una toga, intenti a liberare i delinquenti che le FF.OO., cattivone, hanno osato arrestare. Once again, tutto IMHO.