Chi dice che nei cacciatori c'è onesta', etica, FairPlay, passione o altri aggettivi che vi possono venire in mente, sappiate che non è vero. Anzi, OGGI non più vero.
Questo non fa cambiare la mia idea sulla caccia, invece, che rimane una nobile arte, dove ci sono anche dei cialtroni. Nonostante i capelli bianchi.
I miei cani lavorano un campo di granoturco tagliato. Li seguo, vedo che fanno buono. Il Breton di colpo scatta e bracca, il Drahathar lo segue. Davanti vedo una lepre che sembra un capretto. Non posso sparare, i cani sono sulla linea di tiro. Anche il mio compagno non può sparare. Quando vira ed esce dalla linea di tiro, e' lunga. Le sparo lo stesso....due colpi...è lunga. I cani la seguono.......va verso il granoturco seguita dai cani che li chiamo subito indietro. ....sento un colpo.
Vado sul posto, e vedo un cacciatore all'angolo. Gli chiedo della lepre e mi dice che ce l'ha quello più avanti.....gli è andata in bocca mi dice.
Mentre mi avvicino, i miei cani vanno in ferma.....è il punto della fucilata.
Gli chiedo: scusa hai sparato la lepre? ......E allora! Come fai a dire che è la tua!
Hai ragione stronxo gli ho detto. Sei solo un morto di fame gli ho detto...e altri epiteti irripetibili. Senza che questo essere abbozzasse una reazione. - Quanto e' vero Dio, se lo avesse fatto lo avrei preso a calci -
Anche gli altri cacciatori lo hanno redarguito ed hanno fatto spallucce.
Avevo il sangue agli occhi e mentre mi allontanavo ricevevo la solidarietà di altri cacciatori. Vaf...ulo ho detto. Con il mio compagno ho ripreso a cacciare e a circa 200 metri, ci sono ancora i cani in ferma. Mi avvicino, li sollecito e parte una pernice rossa. Ecco il mio carniere. Inizia a piovere. Andiamo via, ho detto e amen.