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La cosa più importante è il recupero, questa è una dote genetica che al cane non può essere insegnata, il riporto spontaneo avviene per condizione, se le condizioni non ci sono il riporto può essere insegnato. Le condizioni si creano con una buona socializzazione, questa insieme a un addestramento adeguato fanno riportare i cani con "devozione" I riporti forzati o troppo imposti sono sinonimi di una cattiva educazione. Non è sicuramente il caso del cocker dell'amico di Merlino, nei peggiori dei casi questi problemi sono dovuti ad incomprensioni, scaturiti molto probabilmente dall'addestramento. Il cane non ha capito quando è tempo di cercare e quando è tempo di riportare. Comunque i cani dalla cerca avida e determinata sono i migliori, la passione e l'avidità al cane non la si può insegnare, il riporto invece sì. Il riporto è uno dei più importanti atti di sottomissione spontanea, è il cane che concede la preda al padrone, solo se non viene forzato ci potrà essere l'atto di sottomissione spontanea, altrimenti il cane riporterà per costrizione. Riportare per costrizione o per "devozione" ce una bella differenza. Devozione è fra virgolette, il cane non ha i nostri sentimenti quindi non ci riporta per un forte senso di amore che ha verso il padrone, riporta per altri motivi.