Re: ...ci aspettano al varco...
leggete quà dal loro sito
fonte : resto del Carlino di Reggio Emilia
di NINA REVERBERI
— SAN POLO —
GLI ANIMALISTI chiedono scusa a Giovanna Soprani, e la titolare dell’allevamento Morini di San Polo ritira le querele contro di loro. Inoltre hanno fatto la promessa che in futuro non terranno comportamenti illegittimi Alla fine dunque sembra che la ragione abbia prevalso fra i contestatori dell’allevamento di Beagle destinati alla vivisezione. Una storia infinita questa, che ha visto fin dal lontano 2003, una dura contestazione da parte di molti animalisti, che a volte è sconfinata anche nella illegittimità. Ora i sette animalisti: quattro svizzeri, un modenese, un parmigiano e un forlivese che erano imputati per ingiurie, con una lettera inviata alla Soprani chiedono scusa per le offese e per i toni usati contro di lei, seppure ritengono ancora valida la loro lotta contro la vivisezione. La vicenda che li vede coinvolti, aveva avuto iniziato nel dicembre 2003, durante una delle tante manifestazioni contro l'allevamento di beagle, che si trova da più di quattro anni nel mirino di contestatori che sono contrari alla sperimentazione sugli animali. Durante la manifestazione alcuni attivisti, avevano pronunciato, le solite frasi ingiuriose nei confronti di Giovanna Soprani e dei suoi familiari. Sette animalisti, di età compresa tra i 23 e i 37 anni, vennero identificati e successivamente querelati per ingiurie. La vicenda è poi arrivata davanti giudice di pace di Montecchio Alfredo Carbognani; mercoledì però la vicenda si è chiusa davanti al giudice con la remissione della querela, attraverso un accordo tra la Soprani, assistita dall'avvocato Enrico Della Capanna, e i sette manifestanti. Per chiudere tutta la vicenda, alla Soprani è bastata una lettera di scuse e la promessa di evitare in futuro comportamenti illegittimi e ingiuriosi. “Ci dichiariamo dispiaciuti per l'accaduto – si legge nella lettera - frutto di un deprecabile errore e di un ingiustificato eccesso verbale”. Gli animalisti poi precisano di rimanere fedeli ai loro principi ed al diritto di critica e di libera manifestazione, nei limiti consentititi dalla legge, “Ci asterremo per il futuro – conclude la lettera - da qualsiasi atto illegittimo e ingiurioso nei confronti della Soprani e dei suoi familiari”. Un finale questo a sorpresa, ma che certamente renderà un po’ di quella serenità perduta alla famiglia Morini.
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