Hai detto bene, è uno sfizio, una raffinatezza. Perchè sproloquiare un discorso talmente semplicistico, Giovanni? Il progresso della tecnologia è proprio quello di raffinarsi alle esigenze di qualunque cacciatore. Inoltre, va detto che la semplificazione tecnica che hai portato in questo post considerando, di fatto, inutile qualsiasi munizione che sia appena appena fuori dai calibri classici, non la condivido. Bisogna considerare per qualsiasi cacciatore anche il fattore clima, vento, pressione, temperatura, eccetera, a maggior ragione nel continente americano, che è centinaia di volte più ampio e diversificato dell'Italia...
Credo che il sintomo di avere tantissime cartucce di anche minimissime differenze sia la prova più lampante di quanto l'Ars Venandi si sia raffinata e bilanciata nel corso degli anni... poi tutti hanno la propria opinione.
Saluti!
Hai ragione in parte, ma non vedo proprio il "progresso della tecnologia" nel creare nuovi calibri che non offrono niente di diverso da calibri gia' esistenti. Il progresso della tecnologia che ho visto nel campo delle armi nella mia (ahime') lunga vita, e' stato nelle polveri, nelle pallottole, nella lavorazione delle canne e nella nascita di nuovi meccanismi, il raffinarsi delle armi automatiche, la metallurgia, ecc. Ma la creazione di "nuovi" calibri che non fanno altro che infilarsi nella nicchia di calibri gia' esistenti non e' progresso. Invece di progresso ne ho visto nella creazione di calibri da pistola, specialmente da revolver, sempre piu' potenti al punto da far sembrare la vecchia .44 Magnum una fragile pulzella. Ma nel campo dei rigati lunghi c'e', per citare non ricordo chi, qualcosa di buono e qualcosa di nuovo--peccato che cio' che e' nuovo non e' buono, e cio' che e' buono non e' nuovo. A volte ci sono eccezioni. Il .458 Lott e' infinitamente migliore del .458 WM. Non confondere il progresso tecnologico col marketing. Ma se proprio voglio spezzare se non una lancia ma una lancetta in favore della creazione di nuovi calibri che di nuovo non hanno niente sotto il sole, e' che contribuiscono a impinguare i forzieri delle industrie armiere e di munizionamento, nonche' di attrezzatura e componenti per la ricarica.
Poi, se abiti in Italia dove leggi assurde oplofobe sono come tante palle ai piedi di cacciatori e tiratori italiani, a che vale prendersi uno sfizio acquistando armi di quesi "nuovi" calibri, quando siete limitati ad un tot numero di armi e--soprattutto--ad un limitatissimo numero di cartucce. Se cedete al desiderio di "sfizi" finirete con l'avere cinque cartucce per ogni arma che avete...
Sara' che di natura, educazione, ed esperienza sono un conservatore ad oltranza, sono conttrario alla novita', alla moda che non offra un sostanziale vantaggio. Che ci fai con un a carabina in.350 Winchester che non potresti fare molto meglio con una camerata in .357 Magnum o .44 Magnum? A che serve il 6,8 Western quando gia' c'e' iil 6,5 Creedmoor? E a che serve il 6,5 Creedmoor quando gia' c'e' il .243?
Comunque anch'io di sfizi me e sono tolti tanti, ma se vedi la mia "batteria" di fucili capirai che la novita' tanto per avere una novita' non ce l'ho.
Ecco i calibri di lungo che ho:
.22LR
.22 Hornet
.223
.243
.308
.30-06
.303 British (comprato piu' come sfizio di fucile, della WWI, che del calibro
.30-30 (ereditato)
..338 WM (il mio fucile e calibro preferito--forse il calibr piu' versatile che esista, come avere 6 o 7 fucili in uno, a seconda del peso della palla)
.450 Marlin (qui ho ceduto alla tentazione--avrei dovuto prendere un vetustissimo .45-70 che, siccome ricarico, avrei potuto "steroidare" fino ad una potenza un po' superiore a quella del .450 Marlin e infinitamente superiore alle cariche commerciali dal .45-70, naturalmente sparando una moderna Marlin Model 95, capacissima di assorbire bene la botta senza danni)
.50 Beowulf
Come vedi, con l'eccezione del .450 Marlin e del .50 Beowulf, ho tutti calibri vecchi o persino antichi, ma tutti ben provati dal tempo e spesso imitati da altri calibri "nuovi." Il .50 Beowulf l'ho comprato perche' era (e tuttora e') il calibro piu' potente che si possa avere in un fucile di tipo AR 15. Un semiautomatico con un caricatore da 10 colpi e' favoloso per la caccia al cinghiomaiale a breve e media distanza.
Anche con le pistole non ho nulla di nuovo:
.22LR
.380
9x19
.357 Magnum
.44 Magnum
.45 ACP
Come ho gia' detto, ormai non c'e' "nuova" cartuccia che tenga che sia un esempio di progresso della tecnologia a meno che non sia una cartuccia senza bossolo--una palla attaccata ad una carica di polvere compattata, solida, e forse innescata dal fucile stesso, con una carica elettrica o qualche altro marchingegno. Gia' ci stanno lavorando, ma non credo che finora si sia ottenuto un prodotto affidabile. Ma ci si arrivera', ne sono sicuro. Per quanto riguarda le catucce tradizionali, alle leggi ferree della balistica interna ed esterna (quella terminale e' secondaria e le palle di oggi gia' sono al vertice del progresso e non vedo proprio come possano essere migliorate radicalmente) non si sfugge. Puoi allungare o accorciare il bossolo, farlo ingrassare o dimagrire, cambiarne la forma, quello che ti pare, ma non otterrai cosi' un radicale miglioramento della cartuccia, ed una differenziazione altrettanto radicale da cartucce che esistono anche da piu' di un secolo. Le polveri e gli inneschi sono migliorati molto dall'avvento delle cartucce che conosciamo, ma la differenza e' poca.
Concludo dicendo che non voglio vietare a nessuno di togliersi uno sfizio comprando l'ultranuovissimo calibro " .287 Supercazz0lo" che riproduce perfettamente le prestazioni del .308, o di altri sette calibri gia' esistenti. Pero' pensate anche a quando dovrete cercare di trovarne le cartucce all'armeria di Peppe Pasticcio a San Clemente di Leonessa , o al negozio di articoli sportivi di Bongo-Bongo in Botswana.
Tanto tempo fa, il 5mm Rimfire della Remington, credo, fu l'ultimo grido della "tecnologia." Peccato che sono tanti decenni che le munizioni non vengono prodotte, e siccome non puoi ricaricare cartucce a percussione anulare, chi compro' un fucile di quel calibro (dalle prestazioni simili ma inferiori a quelle dell'antica .22 Hornet, tuttora viva e vegeta), oggi si ritrova con un aggeggio di legno e acciaio forse buono soltanto a reggere le piante di pomodro...