Rieccoci con un'altra rogna legislativa nel calderone-minestrone legislativo italiano.
E' una situazione questa spesso riscontrata.
( il quale non sapeva nulla di questa nuova normativa non essendo stato mai avvisato dalle forze dell' ordine)
Innanzitutto non è assolutamente detto che debbano avvisarti i CC di una modifica alla norma a meno che non sia esplicitamente riportato. Si sfrutta il principio del "La legge non ammette ignoranza".
Non penso che se cede la sua unica arma
Unica arma o non unica arma, è sempre un'arma, quindi la legge si applica in modo eguale.
Detto ciò, SI', SI PUO' CEDERE L'ARMA ANCHE SE IL PDA E' SCADUTO, MA, DOVEVA ESSERCI IL CERTIFICATO MEDICO PERIODICO.
In mancanza di questo si configura la detenzione abusiva d'armi da fuoco.
L'operazione sana una situazione non più regolare,
L'operazione in questione non è che sani una situazione non regolare, bensì dovrebbe essere una operazione regolare fatta in un contesto regolare. Se alla base c'è una situazione irregolare (Pda scaduto in partenza e nessun certificato) l'operazione non si può fare.
Ammesso che non mi siano sfuggite delle leggi in particolare o delle prassi/postille che regolino questo specifico caso, così a freddo ti direi che il cedente detiene le armi illegalmente (pda scaduto E contemporaneamente niente certificato medico che ne attesi la buona condotta), dunque sta commettendo un illecito penale e finora gli è andata bene dato che non hanno mai fatto controlli.
E' probabile che se vi presentate in caserma lo denunceranno per detenzione abusiva d'armi da fuoco, per poi procedere col sequestro delle stesse. Tutte le operazioni di messa in sicurezza delle armi, in quanto armi, vanno fatte PRIMA (quando è ancora tutto valido).
La questione credo sia retroattiva, nel senso che se anche adesso il cedente fa il certificato, può risultare tramite un controllo che non l'ha fatto precedentemente per anni, e quindi finire nell'illecito. Dipende da quanto scavano i CC che vi trovate davanti.
Saluti