Re: CAPANNISTI E NON
I problemi veri x la caccia di migrazione è che in Italia:
- sono cambiate e si sono spostate le rotte migratorie;
- è modificato il clima con innalzamento della temperatura (gli ottobri sembrano agosto .....);
- è cambiato l'ambiente agricolo, i tipi di coltivazione e l'ambiente (inquinamento aereo ed acqueo compresi);
- gli spazi validi a disposizione dei selvatici si sono fortemente ridotti con effetti di elevata concentrazione venatoria.
X talune specie poi ci sono stati e ci sono problemi di bonifica e cambiamenti radicali delle produzioni e delle modalità di raccolta nel mondo agricolo in vari paesi di riproduzione o svernamento che ne influenzano fortemente le popolazioni.
Della serie: le regioni che "non hanno stanziale" è solo xchè regione-verdi-cacciatori-mondo rurale NON sanno fare bene il proprio mestiere, xchè è impossibile in tantissimi contesti regionali ed ambienti, tra cui proprio l'Umbria che conosco bene ..... , non avere la capacità di gestire la stanziale coi classici fagiani e lepri (x la starna il discorso è diverso) e chi si lamenta deve solamente guardare al proprio interno ..... e dai bracconieri sparatutto.
Il silenzio venatorio o meglio un maggior silenzio venatorio, si pensi a quello che si vuole, di esempi qua se ne hanno a bizzeffe e non certo di riserve, ma delle pinete (2,5 giorni settimanali fissi di caccia a partire dalla 2 dom. di ottobre, con sole cartucce di cartone) e di gennaio in zps (2gg fissi), FA BENE AL CARNIERE tanto più a stagione avanzata ed il mercoledì è rilevato come il giorno statisticamente di maggior carniere dell'anno venatorio, sia x stanziale che x migratoria.
Poi c'è il problema dei rastrelli, delle poste mattutine e serali, ..... come mai di questo non se ne parla mai con riferimento alla migratoria ???
I problemi veri x la caccia di migrazione è che in Italia:
- sono cambiate e si sono spostate le rotte migratorie;
- è modificato il clima con innalzamento della temperatura (gli ottobri sembrano agosto .....);
- è cambiato l'ambiente agricolo, i tipi di coltivazione e l'ambiente (inquinamento aereo ed acqueo compresi);
- gli spazi validi a disposizione dei selvatici si sono fortemente ridotti con effetti di elevata concentrazione venatoria.
X talune specie poi ci sono stati e ci sono problemi di bonifica e cambiamenti radicali delle produzioni e delle modalità di raccolta nel mondo agricolo in vari paesi di riproduzione o svernamento che ne influenzano fortemente le popolazioni.
Della serie: le regioni che "non hanno stanziale" è solo xchè regione-verdi-cacciatori-mondo rurale NON sanno fare bene il proprio mestiere, xchè è impossibile in tantissimi contesti regionali ed ambienti, tra cui proprio l'Umbria che conosco bene ..... , non avere la capacità di gestire la stanziale coi classici fagiani e lepri (x la starna il discorso è diverso) e chi si lamenta deve solamente guardare al proprio interno ..... e dai bracconieri sparatutto.
Il silenzio venatorio o meglio un maggior silenzio venatorio, si pensi a quello che si vuole, di esempi qua se ne hanno a bizzeffe e non certo di riserve, ma delle pinete (2,5 giorni settimanali fissi di caccia a partire dalla 2 dom. di ottobre, con sole cartucce di cartone) e di gennaio in zps (2gg fissi), FA BENE AL CARNIERE tanto più a stagione avanzata ed il mercoledì è rilevato come il giorno statisticamente di maggior carniere dell'anno venatorio, sia x stanziale che x migratoria.
Poi c'è il problema dei rastrelli, delle poste mattutine e serali, ..... come mai di questo non se ne parla mai con riferimento alla migratoria ???