Volete una canna dalla resa molto simile (io dico uguale) all'asso di picche, cioè Luterotti, senza svenarvi o farvi un mutuo?
Benissimo, allora mettete da parte diciamo tutto ciò che almeno, voglio essere buono, dagli ultimi 15-20 anni è stato "creato", ritirate fuori "dall'ibernazione", o procuratevi, le vecchie canne Beretta, Breda, Franchi, Browning, non ne menziono altre perché non usate personalmente, confrontatele con il famoso asso di picche, (a proposito l’asso di picche è il punzone che viene apposto sulle canne lavorate da Luterotti) e tirate le vostre conclusioni.
Alla base di queste canne c'era l'eccellente minuziosa accuratezza di produzione, accuratezza che distingueva quella produzione da questa attuale, allora i “mastri cannonieri” lavoravano anche per la produzione di serie, non solo, gli acciai di quell'epoca si sono rilevati eccellenti sotto tutti gli aspetti, ne è testimone indiscutibile il tempo, a mio avviso migliori di quelli attuali mascherati per “tendenza” con procedimenti fantasmagorici.
Guarda caso, ancora oggi, per la costruzione di canne di fucili con un costo a molti zeri, per intenderci di quelli che si fanno su ordinazione, solo per pochi fortunati, si ricorre a questi acciai trilegati ad alta elasticità e senza cromatura interna.
Siccome appunto Luterotti è credo tra gli ultimi, se non l’ultimo, “mastro cannoniere” proveniente da quei tempi, ecco spiegato il motivo di tanta ammirazione, praticamente lavora le canne come si lavoravano allora; e manco a farlo apposta queste canne si rilevano eccellenti.
Solo che allora erano una “normalità”, oggi vengono solo “imitate” perché l’acciaio rimane quello che è, il loro costo invece è molto “attuale”.
Conclusione, abbiamo un grande “futuro”, peccato che stia dietro le nostre spalle.
Mamma miaaa!! Temo tremende ripercussioni.
GIUSEPPE [3]