Uddio, ma come se fa qua a di' che le canne corte e co' la strozzatura de' tre stelle so' piu' mejo dell'antre? Mo vedi come ve castiga er piattellaro (nun faccio nomi) appena legge 'sti posti infami e sacrileggiosi! Si nun usate 'na canna armeno de 87 centimmetri e mezzo e co' 'na strozzatura superfulle e' capace puro che si l'incontrate a caccia ve tira 'na schioppettata!
Aho, se ride e se scherza, rega', sinno' 'sto forumme diventa 'n paro de palle che nun finischeno mai! Adesso, seriamente, il primo fucile che ebbi fu un Beretta S55B cal. 12/70, con canne forse di 70 cm. Dico forse perche' parlo degli anni dal 1964 al 1975, e la memoria non e' piu' quella di una volta. La canna inferiore era a 3 stelle, e allo spollo ai tordi era micidiale per tiri da 10 a 25 metri. Se il manico faceva la sua parte (e a quei tempi il manico funzionava molto meglio di oggi) piovevano tordi e merli morti. La canna superiore era strozzata a una stella e faceva tiri lunghissimi, esageratamente lunghissimi. Pero' a breve distanza se ci coglievo facevo marmellata di carne e penne. Era la perfetta combinazione per tutta caccia. Lo dovetti vendere prima di emigrare. Ci lasciai un pezzo di cuore attaccato al calcio...
Negli U.S. comprai un Mossberg 500 12/76 che non arrivava nemmeno allo schifo. Un vero cesso. Poi comprai un signor fucile, un Remington 870 Wingmaster 12/76 a pompa con canna di 30 pollici e strozzatura molto full. Da principio non ti dico le padelle. Poi divento' una macchina ammazzaselvaggina quando ci feci la mano e ne accorciai il calcio. Coppiole e triplette alle starne del Montana, limiti di carniere di anatre. Lepri e minilepri a go-go. Ma dovevo stare attento a non tirare troppo da vicino. Una volta mi parti' una starna sotto i piedi e le mollai la botta troppo presto. Quando la raccolsi dorso, collo e testa non c'erano piu', ma per fortuna rimanevano i petti, attaccati allo sterno, e le coscette attaccate alla pelle del petto. Niente budella, completamente pulita e pronta per la padella dopo la spennatura del petto e cosce. Altre volte non fui cosi' fortunato e sprecai un intero capo di selvaggina. Ho fatto tiri con quel fucile da fare invidia al Beretta che avevo venduto prima di lasciare l'Italia. Una volta sparai a fermo a una sharptail grouse a 90 metri contati. Quando la vidi misi in canna un cartuccione da 76 mm con pallini del 2, cartuccia da oche. Al colpo si corico' sul fianco senza neanche battere le ali o scalciare. Poi a Kodiak continuo' la sua carriera fino a quando il piombo venne bannato per gli acquatici. La canna strozzata full si sarebbe gonfiata a ciambella appena prima della strozzatura con i pallini d'acciaio. Era il 1987, e comprai un Remington automatico, l'11-87, il primo schioppo automatico capace di digerire sia cartucce da 70 mm che da 76 senza dover cambiare canna o regolare niente. Aveva tre strozzatori amovibili (tre, due e una stella) ed era adatto ai pallini d'acciaio. Con i pallini d'acciaio o di lega di tungsteno la strozzatura a una stella non era necessaria. Questi pallini indeformabili fanno rosate molto strette. Quindi usavo quasi sempre il due stelle. Qui in Alabama, per le indiavolatissime e velocissime tortorelle nostrane uso quello a tre stelle. Ma--e qui smetto perche' sento un distante russare--secondo me il fucile ideale e' un sovrapposto con canne di 67 cm, tre stelle di prima e una o due stelle di seconda, e soprattutto due grilletti, per poter immediatamente scegliere quale canna usare a seconda della distanza del bersaglio. Il selettore dei monogrillo e' troppo lento a caccia. Inoltre soltanto estrattori, niente eiettori. Ma ormai i bigrillo sono pressoche' scomparsi, e tutti vogliono l'automatico per quell'unico colpo in piu'. Capisco quando si potevano sparare cinque colpi, ma per un solo colpo in piu' non ne vale la pena di privarsi di due strozzature diverse e di portarsi appresso un pesante ammasso di ferraglia che puo' incepparsi, rompersi, logorarsi molto piu' presto di un buon basculante. E dove la legge dice che devi recuperare i bossoli, l'automatico e' un fastidio. IMHO, naturalmente.