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Re: caccia elettronica
giovannit. ha scritto:C'era un nebbione fitto. Cosimo accese il radar e il GPS sul cruscotto del suo Quad 4x4 e senza paura di perdersi o di finire in un burrone, ma seguendo il sentiero virtuale sullo schermo del GPS, arrivo' senza fallo al suo capanno sul lago. Tiro' fuori da un saccone una dozzina di stampi di anatre, ne controllo' le batterie e li mise in acqua. Gli stampi cominciarono a nuotare in circolo, senza mai scontrarsi o allontanarsi troppo dal gioco grazie ai rilevatori di movimento ed ai sensori magnetici nei loro becchi collegati ai minicomputers nascosti dentro i loro corpi di plastica. Cosimo entro' nel capanno, collego' una batteria che aveva portato ad una presa nel sedile del capanno, ed un'immagine olografica di canneggiole e falasco scaturi' da dei miniproiettori sistemati tutt'intorno al capanno, rendendo capanno e cacciatore del tutto invisibili. Poi Cosimo mise in acqua un paio di "roboducks," anatre robotiche, che berciavano quando i loro rilevatori a raggi ultrarossi avvertivano il tepore di anatre che volavano anche a settecento metri di distanza. Con un semplice "via!" del radiocomando sistemato nel capanno, poi potevano anche spiccare il volo e raggiungere il branco di anatre. Poi tornavano verso il capanno riuscendo quasi sempre a portarsi appresso le anatre.
bellissimo racconto giovanni !! sembravano i fumetti skorpio di parecchi anni fa !!
Cosimo aspetto' per una ventina di minuti, scrutando il cielo circostante con un peritelescopio speciale a grande raggio, il cui obbiettivo, nascosto dall'immagine olografica, girava al di sopra del capanno ed era collegato ad uno schermo tridimensionale davanti al cacciatore. Una punta di germani apparve all'orizzonte e sullo schermo. I roboducks cominciarono a berciare e due di essi partirono immediatamente. Si infilarono fra i germani che volteggiavano indecisi, e dopo un paio di giri si inclinarono verso il capanno e si diressero verso gli stampi, seguiti dalle anatre vere. Quando il telemetro collegato al telescopio segnalo' a Cosimo che i germani erano a duecento metri, cioe' quasi a tiro, Cosimo aziono' il collimatore balistico collegato al fucile automatico a quindici colpi sistemato su un affusto davanti al capanno. Il fucile comincio' a seguire il volo dei germani, mentre il collimatore balistico calcolava traettoria ed anticipo. Al momento giusto, mentre Cosimo seguiva lo svolgimento dell'operazione sorseggiando una tazza di caffe' appena uscita dal fornetto a microonde del capanno, il collimatore balistico emise un segnale radio che fece partire quattro colpi in due secondi. Le cariche filoguidate con un sistema simile a quello dei missili antiaerei "Patriot" percorsero i centocinquanta metri che separavano il fucile dal bersaglio in una frazione di secondo, e quattro germani piombarono in acqua stroncati dai pallini di lega di argento, uranio impoverito e tungsteno. Cosimo aziono' il robodog, ed il cane meccanico nuoto' verso i germani, afferrandoli uno ad uno con le sue fauci d'acciaio e riportandoli al capanno in pochi secondi.
Cosimo accarezzo' le piume dei quattro germani, ed esclamo': "Ah, la caccia! Non c'e' niente di piu' bello che l'essere a contatto con la natura, lontani da tutte le diavolerie della vita moderna!"