Quasi mezzo secolo fa, quando ancora all'America non ci pensavo e cacciavo i tordi o in Sabina o ai Castelli Romani o verso Latina, usavo, nel mio Beretta S55B cal. 12 con strozzature *** e * il 10 allo spollo (tiri abbastanza ravvicinati) e poi 10 di prima e 9 di seconda. Ma portavo anche con me una quindicina di cartucce della Rottweil, quelle lunghe e nere con scritta in argento e orlo tondo con piombo dell'8 per i tordi che dopo le sparatorie iniziali traccheggiavano alti(ssimi) fra gli uliveti in cerca di luoghi tranquilli dove poter pasturare senza essere trucidati da quella folla di forsennati sparpagliata fra gli ulivi. Se azzeccavo il lunghissimo anticipo con la canna superiore piu' strozzata venivano giu' stracciati, con gran meraviglia degli altri cacciatori che vedendoli cosi' alti non avevano neanche alzato il fucile. Sapeste quante volte qualche altro cacciatore mi domando': "A more', ma che ce metti ne le cartatucce, la dinamite?" Il problema pero' era il costo proibitivo per uno studente universitario squattrinato di quelle "cartatucce" d'importazione. Alla fine degli anni '60 e principio dei '70 costavano circa 115-120 lire l'una, piu' del doppio di quelle "normali" che compravo a Banchetti Sport vicino Piazza Vittorio o a un'armeria vicino Piazza Re di Roma. Chissa' quanto sarebbe costata in Euro di oggi a scatola di 25? Mi ricordo che vicino Fogliano una volta tirai giu' una marzaiola a distanza stratosferica con una di queste cartucce sparata dalla canna *. C'era un amico di Grottaferrata, che vinceva spesso gare locali e provinciali di piattello, si chiamava Romolo e lavorava in banca a Frascati, che caricava cartucce per il piattello che rinculavano secche e dure ma che, col piombo del 9 stracciavano i tordi anche quasi fuori tiro, ma se ne sparavi troppe il mal di testa era assicurato.
Dove c'erano cesene e colombacci oltre ai tordi, usavo il piombo dell'8 in ambedue le canne, ma non le Rottweil. Qui in Alabama, per le nostre piccole tortorelle (grandi come le cesene o poco piu') uso il piombo dell'8 nel mio Remington 11-87 12/76. Il 9 andrebbe anche bene, ma difficilmente si trova. Nel Montana, a starne, usavo il 7 1/2 dall'apertura (6 Settembre) a Ottobre, ma poi quando le temperature scendevano anche fino ai 30 o 40 sottozero usavo piombo piu' grosso, fino al 6 .Per le anatre, prima del bando del piombo, usavo il 5. Con l'acciaio in Alaska usavo il 2 ed il 3 in cartucce da 76 mm, e poi quando "arrivorno" le cartucce al tungsteno passai al 6 in cartucce da 70 mm, scendendo poi al 4 a stagione inoltrata, col freddo e la pioggia e neve. Per i beccaccini usavo il 7 1/2 d'acciaio.
Ai tempi belli della caccia in Italia con mio padre, mi ricordo che le cartucce con piombo del 9 della Winchester caricate allora allo stabilimento di Anagni erano micidiali per i tordi e anche per selvaggina ben piu' grossa. Un giorno, in riserva (ma con fagiani selvatici veraci e smaliziati), papa' ne butto' giu' diversi entro i 25-30 metri con quelle cartuccette da tordi. E cadevano belli e morti.
Tornando al tema, io l'11 lo riserverei per le allodole. Se le condizioni atmosferiche sono un po' negative, e' meglio usare per i tordi piombo piu' grosso, 10 o 9.