Bè devo dire che certi punti sono più facili a dirsi che a farsi. Parlando della provincia di Reggio Calabria, soprattutto la fascia jonica e alcune zone aspromontane ogni volta sono colpite dagli incendi e ti ritrovi di andare a caccia sul bruciato che manco te ne accorgi o se prima il posto era buono ora non ci puoi andare più. Per quanto riguarda la regolarità delle tasse venatorie è vero che non ce l'ha ordinato il medico di andare a caccia, ma c'è anche da dire che in tempi di crisi pagare più di 300 € l'anno non sono roba da poco, soprattutto se la regola è aumentare le tasse e non diminuirle (sempre parlando della Calabria, aumento di 100,80 € sulla regionale contro i 66,66 € max mi sembra precedenti). Altro casino il discorso zone protette, che io personalmente ringrazio l'esistenza di Google Maps e del sito Parks.it per regolarmi al meglio sui confini e le distanze da rispettare, che sulle cartine non si capisce un *****! Per il resto sono d'accordo con i consigli della Forestale, ma c'è da dire che il bracconaggio viene anche incentivato da tutto questo casino di regole, giuste e non giuste che siano, che ahimé vanno rispettate ma sicuramente complicano la vita del cacciatore non di poco. Poi onestamente non capisco l'affermazione dell'articolo in cui si fa l'esempio del cacciatore che si introduce in un area naturale protetta sparando specie protette in via d'estinzione. Direi che questa affermazione sia un po' confusa: un conto è introdursi per sbaglio in un'area protetta che comprende non certo soltanto specie protette e particolarmente protette ma anche specie cacciabili e sulla quale non vige l'obbligo di affissione di tabelle per delimitare il perimetro dell'area e a meno che non sei un'indovino o non ti sei informato prima e hai buona memoria sui confini, un conto è introdursi nella zona protetta consapevolmente e con l'intento di fare bracconaggio. Quindi torno a ripetere, la Forestale ha ragione su certi punti, ma su altri il discorso è più complesso e spesso dovrebbe richiedere anche una certa elasticità da parte loro in sede di controllo, almeno ciò che farei io se fossi un forestale e in base al caso concreto capirei se è il caso o no di sanzionare il cacciatore o meno.