Dobbiamo muoverci adesso per evitare casini la prox stagione, si allega una bozza da manadre all'assessore ed atc ed associazioni venatorie, fate le vostre modifiche:
"Lettera aperta a Dario Stefano Assessore
all' Agricoltura della Regione Puglia
Alle associazioni venatorie
Agli ATC pugliesi
Assessore Stefano abbiamo letto le sue dichiarazione fatte sulla stampa sulle motivazioni che hanno portato alla stesura del calendario venatorio e ci sono venuti dei dubbi e vorremmo porLe delle domande.
Ci sentiamo legittimati a porle Le domande perché :
? per andare a caccia noi paghiamo in tasse la bella cifra di € 1,200,864,000, derivante dal pagamento solo della tasse regionale di € 42 moltiplicata per i circa 28.000 cacciatori pugliesi; se poi aggiungiamo il resto delle tasse e concessioni governative nazionali giungiamo alla cifra complessiva di € 4,975,008,000
Questo non ci autorizza ad avanzare la pretesa di cacciare senza limiti, ma solo di cacciare con regole certe e chiare e chiunque agisca nel rispetto delle regole merita rispetto, anche se sappiamo che in Italia è un'affermazione sovversiva.
? Perché nelle scorse elezioni Lei è venuto a fare legittimamente campagna elettorale nei circoli cacciatori del Salento e come allora è stato ascoltato civilmente e giusto che Lei risponda a ciò che Le chiediamo.
Perchè come cittadini abbiamo ancora il diritto di chiedere delucidazione e se è il caso criticare civilmente e pubblicamente il politico.
Lei ha dichiarato :” Il provvedimento che abbiamo approvato tiene doverosamente conto delle nuove recenti disposizioni contenute nell’art. 42 della Legge n° 96 del 04.06.2010 (legge Comunitaria 2009), di modifica della Legge n° 157/92, ma anche degli indirizzi esplicitati nel documento elaborato dall’ISPRA, datato 28 luglio 2010, avente ad oggetto proprio la indicazione di criteri “Guida per la stesura del calendari venatori regionali”.
“Dette nuove disposizioni - spiega ancora l’assessore-hanno necessariamente determinato alcune modifiche relativamente ai carnieri e alle date di prelievo per alcune specie di fauna.
“Nello specifico, gli elementi maggiormente caratteristici del Calendario venatorio pugliese 2010 – 2011 inquadrano la previsione di tre giornate di preapertura (1, 5 e 12 settembre), limitatamente alle specie tortora e gazza; tre giornate settimanali fisse (mercoledì, sabato e domenica) per l’intera stagione venatoria che avrà inizio il 19 settembre (apertura generale) e si concluderà il 30 gennaio.”
1) domanda lo sa che le gazze che hanno colonizzato massivamente le nostre campagne sono dei nocivi che distruggono proprio quei passeracei protetti dalla Direttiva 2009/147/CEE ?
La regione Emilia Romagna, amministrata molto bene ha concesso la deroga alla tortora del collare, quella si che nidifica e la deroga è stata concessa perchè è un nocivo.
2) Domanda come si concilia la difesa dei biotipi e degli habitat di cui si parla all'art. 3 della Direttiva 2009/147/CE e che dovrebbero essere protetti, con l'abusivismo edilizio selvaggio ed incontrollato e con l'installazione d'impianti fotovoltaici ed eolici dietro parere anche degli Uffici Provinciale dell’ Agricoltura che dipendono dal suo Assessorato.
3) Domanda perché non sono state recepite le date previste dal documento elaborato dall’ISPRA, datato 28 luglio 2010 nella sezione specifica INDICAZIONI PER LE SPECIE che indica i seguenti periodi di caccia per singola specie :
QUAGLIA Coturnix coturnix Un periodo di caccia compreso tra il 20 settembre ed il 31 dicembre risulta teoricamente compatibile con il periodo di fine della riproduzione e dipendenza definito dal documento “Key Concepts” e peraltro Nella Direttiva 2009/147/CEE tutte queste limitazioni alla caccia alla quaglia non ci sono.
.
BECCACCIA Scolopax rusticola Un periodo di caccia compreso tra il 1° ottobre ed il 10 gennaio risulta teoricamente compatibile con il periodo di fine della riproduzione e dipendenza definito dal documento “Key Concepts”. Stante lo stato di conservazione della specie e la forte pressione venatoria alla quale viene sottoposta, l’ISPRA considera idonea per la conservazione e la razionale gestione della specie la chiusura della caccia al 31 dicembre
? MERLO Turdus merula. Un periodo di caccia compreso tra la terza domenica di settembre ed il 10 gennaio risulta teoricamente compatibile con il periodo di fine della riproduzione e dipendenza definito dal documento “Key Concepts”. Tuttavia, stante la fenologia mostrata dalla specie, l’ISPRA considera idoneo un periodo di caccia compreso tra il 1° ottobre ed il 30 dicembre
? TORDO BOTTACCIO Turdus philomelos Un periodo di caccia compreso tra la 3° domenica di settembre ed il 10 gennaio risulta teoricamente compatibile con il periodo di fine della riproduzione e dipendenza definito dal documento “Key Concepts”.
? TORDO SASSELLO Turdus iliacus per il Tordo sassello risulta indicato un periodo di caccia compreso tra il 1° ottobre ed il 10 gennaio.
Come mai Regioni come la Toscana, Emilia Romagna e Basilicata, regione con noi confinante, permettono tali cacce fino al 30 gennaio?
4) Domanda ma dove sono e quante sono le zone umide libere in cui si può cacciare queste specie cacciabili dal 2 ottobre al 30 gennaio: germano reale, folaga, gallinella d’acqua, porciglione, moretta, frullino, canapiglia, pavoncella, alzavola, codone, mestolone, fischione, moriglione, beccaccino.
La maggior parte delle zone umide presenti in Puglia in cui si può cacciare sono gestite da riserve di caccia private.
5) Domanda chi ha scritto questa bestialità .” I cani da caccia devono essere rigorosamente custoditi e, se portati in campagna in tempo di divieto per allenamento, devono essere tenuti al guinzaglio. In deroga a quanto sopra è consentito portare cani da ferma dal 01 al 28 febbraio 2011, ad eccezione dei territori interessati da ripopolamento”
Portare un cane da caccia al guinzaglio è una tortura per il cane! Chè ne dicano gli ambientalisti alla Brambilla!
Noi cacciatori che amiamo i nostri cani, che li facciamo registrare all'anagrafe canina, che li facciamo curare dai veterinari, che spendiamo soldi per nutrirli e per darli cucce civili, quando vediamo in questa regione un randagismo canino incontrollato e massivo rispetto ad altre regioni italiane sappiamo di chi è la colpa.
E' colpa di comuni, regione e vertici dei veterinari di area A, nominati e mantenuti indegnamente ai loro posti solo per motivi “dinastici”, che non hanno fatto il loro lavoro perchè incapaci ed impegnati in tornaconti personali più lucrosi.
Ci sorge il dubbio che la stesura di questo calendario sia stata fatta per avvantaggiare esclusivamente le aziende faunistiche e/o riserve private .
Noi cacciatori che rispettiamo le regole, sogniamo un' ambiente protetto e non selvaggiamente distrutto, perchè sappiamo che un ambiente ben conservato è fonte di ricchezza per tutti.
A noi cacciatori non interessano le stragi di animali, anzi le deploriamo, noi rispettiamo la natura e le biodiversità.
Come cittadini saremmo meravigliati da una sua risposta
Questa lettera la pubblicheremo sui forum del bracco italiano, migratoria .it. ed armi e tiro, perchè come cittadini abbiamo ancora il diritto di criticare civilmente e pubblicamente il politico.
Per quanto riguarda le associazioni venatorie ci dimetteremo da esse e faremo le assicurazioni, previste per legge, presso compagnie assicurative.
Le associazioni non meritano i nostri soldi.
"Lettera aperta a Dario Stefano Assessore
all' Agricoltura della Regione Puglia
Alle associazioni venatorie
Agli ATC pugliesi
Assessore Stefano abbiamo letto le sue dichiarazione fatte sulla stampa sulle motivazioni che hanno portato alla stesura del calendario venatorio e ci sono venuti dei dubbi e vorremmo porLe delle domande.
Ci sentiamo legittimati a porle Le domande perché :
? per andare a caccia noi paghiamo in tasse la bella cifra di € 1,200,864,000, derivante dal pagamento solo della tasse regionale di € 42 moltiplicata per i circa 28.000 cacciatori pugliesi; se poi aggiungiamo il resto delle tasse e concessioni governative nazionali giungiamo alla cifra complessiva di € 4,975,008,000
Questo non ci autorizza ad avanzare la pretesa di cacciare senza limiti, ma solo di cacciare con regole certe e chiare e chiunque agisca nel rispetto delle regole merita rispetto, anche se sappiamo che in Italia è un'affermazione sovversiva.
? Perché nelle scorse elezioni Lei è venuto a fare legittimamente campagna elettorale nei circoli cacciatori del Salento e come allora è stato ascoltato civilmente e giusto che Lei risponda a ciò che Le chiediamo.
Perchè come cittadini abbiamo ancora il diritto di chiedere delucidazione e se è il caso criticare civilmente e pubblicamente il politico.
Lei ha dichiarato :” Il provvedimento che abbiamo approvato tiene doverosamente conto delle nuove recenti disposizioni contenute nell’art. 42 della Legge n° 96 del 04.06.2010 (legge Comunitaria 2009), di modifica della Legge n° 157/92, ma anche degli indirizzi esplicitati nel documento elaborato dall’ISPRA, datato 28 luglio 2010, avente ad oggetto proprio la indicazione di criteri “Guida per la stesura del calendari venatori regionali”.
“Dette nuove disposizioni - spiega ancora l’assessore-hanno necessariamente determinato alcune modifiche relativamente ai carnieri e alle date di prelievo per alcune specie di fauna.
“Nello specifico, gli elementi maggiormente caratteristici del Calendario venatorio pugliese 2010 – 2011 inquadrano la previsione di tre giornate di preapertura (1, 5 e 12 settembre), limitatamente alle specie tortora e gazza; tre giornate settimanali fisse (mercoledì, sabato e domenica) per l’intera stagione venatoria che avrà inizio il 19 settembre (apertura generale) e si concluderà il 30 gennaio.”
1) domanda lo sa che le gazze che hanno colonizzato massivamente le nostre campagne sono dei nocivi che distruggono proprio quei passeracei protetti dalla Direttiva 2009/147/CEE ?
La regione Emilia Romagna, amministrata molto bene ha concesso la deroga alla tortora del collare, quella si che nidifica e la deroga è stata concessa perchè è un nocivo.
2) Domanda come si concilia la difesa dei biotipi e degli habitat di cui si parla all'art. 3 della Direttiva 2009/147/CE e che dovrebbero essere protetti, con l'abusivismo edilizio selvaggio ed incontrollato e con l'installazione d'impianti fotovoltaici ed eolici dietro parere anche degli Uffici Provinciale dell’ Agricoltura che dipendono dal suo Assessorato.
3) Domanda perché non sono state recepite le date previste dal documento elaborato dall’ISPRA, datato 28 luglio 2010 nella sezione specifica INDICAZIONI PER LE SPECIE che indica i seguenti periodi di caccia per singola specie :
QUAGLIA Coturnix coturnix Un periodo di caccia compreso tra il 20 settembre ed il 31 dicembre risulta teoricamente compatibile con il periodo di fine della riproduzione e dipendenza definito dal documento “Key Concepts” e peraltro Nella Direttiva 2009/147/CEE tutte queste limitazioni alla caccia alla quaglia non ci sono.
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BECCACCIA Scolopax rusticola Un periodo di caccia compreso tra il 1° ottobre ed il 10 gennaio risulta teoricamente compatibile con il periodo di fine della riproduzione e dipendenza definito dal documento “Key Concepts”. Stante lo stato di conservazione della specie e la forte pressione venatoria alla quale viene sottoposta, l’ISPRA considera idonea per la conservazione e la razionale gestione della specie la chiusura della caccia al 31 dicembre
? MERLO Turdus merula. Un periodo di caccia compreso tra la terza domenica di settembre ed il 10 gennaio risulta teoricamente compatibile con il periodo di fine della riproduzione e dipendenza definito dal documento “Key Concepts”. Tuttavia, stante la fenologia mostrata dalla specie, l’ISPRA considera idoneo un periodo di caccia compreso tra il 1° ottobre ed il 30 dicembre
? TORDO BOTTACCIO Turdus philomelos Un periodo di caccia compreso tra la 3° domenica di settembre ed il 10 gennaio risulta teoricamente compatibile con il periodo di fine della riproduzione e dipendenza definito dal documento “Key Concepts”.
? TORDO SASSELLO Turdus iliacus per il Tordo sassello risulta indicato un periodo di caccia compreso tra il 1° ottobre ed il 10 gennaio.
Come mai Regioni come la Toscana, Emilia Romagna e Basilicata, regione con noi confinante, permettono tali cacce fino al 30 gennaio?
4) Domanda ma dove sono e quante sono le zone umide libere in cui si può cacciare queste specie cacciabili dal 2 ottobre al 30 gennaio: germano reale, folaga, gallinella d’acqua, porciglione, moretta, frullino, canapiglia, pavoncella, alzavola, codone, mestolone, fischione, moriglione, beccaccino.
La maggior parte delle zone umide presenti in Puglia in cui si può cacciare sono gestite da riserve di caccia private.
5) Domanda chi ha scritto questa bestialità .” I cani da caccia devono essere rigorosamente custoditi e, se portati in campagna in tempo di divieto per allenamento, devono essere tenuti al guinzaglio. In deroga a quanto sopra è consentito portare cani da ferma dal 01 al 28 febbraio 2011, ad eccezione dei territori interessati da ripopolamento”
Portare un cane da caccia al guinzaglio è una tortura per il cane! Chè ne dicano gli ambientalisti alla Brambilla!
Noi cacciatori che amiamo i nostri cani, che li facciamo registrare all'anagrafe canina, che li facciamo curare dai veterinari, che spendiamo soldi per nutrirli e per darli cucce civili, quando vediamo in questa regione un randagismo canino incontrollato e massivo rispetto ad altre regioni italiane sappiamo di chi è la colpa.
E' colpa di comuni, regione e vertici dei veterinari di area A, nominati e mantenuti indegnamente ai loro posti solo per motivi “dinastici”, che non hanno fatto il loro lavoro perchè incapaci ed impegnati in tornaconti personali più lucrosi.
Ci sorge il dubbio che la stesura di questo calendario sia stata fatta per avvantaggiare esclusivamente le aziende faunistiche e/o riserve private .
Noi cacciatori che rispettiamo le regole, sogniamo un' ambiente protetto e non selvaggiamente distrutto, perchè sappiamo che un ambiente ben conservato è fonte di ricchezza per tutti.
A noi cacciatori non interessano le stragi di animali, anzi le deploriamo, noi rispettiamo la natura e le biodiversità.
Come cittadini saremmo meravigliati da una sua risposta
Questa lettera la pubblicheremo sui forum del bracco italiano, migratoria .it. ed armi e tiro, perchè come cittadini abbiamo ancora il diritto di criticare civilmente e pubblicamente il politico.
Per quanto riguarda le associazioni venatorie ci dimetteremo da esse e faremo le assicurazioni, previste per legge, presso compagnie assicurative.
Le associazioni non meritano i nostri soldi.