Cari amici cacciatori e non, da troppi anni ormai molte credenze, fabbricate ad arte dai media dei giorni nostri, dipingono l'appassionato venatorio come un ignobile sterminatore di animali, ma come ben sappiamo nulla di più falso. Tutto ciò da parte nostra non può passare inosservato, non dobbiamo far sì che non ci sia un contraddittorio magari al telegiornale, al giornale o alla trasmissione che denigra in modo pregiudizievole e gratuito un'antica e nobile arte, abbiamo quindi il dovere di far sentire la nostra voce, con calma, serenità ed educazione che ci contraddistinguono da sempre. Badate bene però, non solo attraverso le associazioni venatorie, ma con i fatti, pubblicando o pubblicizzando, magari quando ripuliamo il nostro posto di caccia da cartacce lasciate lì da qualche incivile, andato lì a non si sa a far cosa, mentre raccogliamo i bossoli o altre sistazioni che descrivono la vera essenza della caccia. Quello che la società di oggi deve capire è che, se un cacciatore vuole praticare al meglio la propria passione, deve far si che l'ambiente naturale sia nelle migliori condizioni, altrimenti il primo a rimetterci sarà lui. Lo so può sembrare una sfida difficile, però non possiamo demordere e chi come me è giovane e crede nell'etica dell'attività venatoria non deve e non può disperare, mai. Proviamoci, siamo persone serie, rispettose e rispettabili.
Vittorio Venditti