Premesso che è bene che ognuno si informi personalmente al di la degli slogan e del sentito dire per la valenza che è unica e che richiede partecipazione per esercitare il proprio diritto al voto fatto con coscienza e conoscenza come esercizio vero di sovranità popolare che è il massimo esempio di libertà e considerando l'occupazione sistematica dei media e della stampa per questo l'Italia è al 77° posto sotto Botswana e Nicaragua, in Europa peggio di noi solo Cipro Grecia e Bulgaria è importante anche un voto, è la terza consultazione costituzionale di questo tipo dopo quella del 2001 vinta dal si con una affluenza al voto del 34% e quella del 2006 vinta dal no con il 52,5% di affluenza, provo a commentare questo volumetto entrando nel merito. E' chiaro che la riforma tende a estromettere i cittadini da molte loro prerogative di fatto già annullate, penso alle province tolte che invece restano, alle aree metropolitane votate di fresco, da chi? ora il senato, poi le liste bloccate con la legge elettorale, un poker di novità funzionali solo agli addetti ai lavori. Nei racconti quotidiani sembra che la vita politica italiana sia malata e la cosa è anche vera ma non per eccesso di democrazia tutt' altro corruzione, evasione e malaffare sono costanti e perchè i cittadini contano sempre meno comunque votino, lo testimonia l'astensione e la riforma sentenzia che è per un eccesso di democrazia i cittadini contano troppo, hanno troppa voce e troppo diritto a protestare, sono troppo rappresentati e legano le mani, da qui niente più senato eletto e accentramento di poteri, lo stato trasformato in una multinazionale in cui come assistiamo giornalmente conta e decide solo l'amministratore delegato e il suo consiglio d'amministrazione. Berlusconi ha lasciato la traccia oltretutto introducendo una forte personalizzazione oltre all'idea del partito azienda fatto di slogan, di annunciazioni di elargizioni fatte con quattrini che non ci sono e intanto dopo tanta austerità anche subita aumenta il debito che il mercato, banche, gruppi, stati esteri ecc. comprano in previsione di guadagni che magari i nostri figli e nipoti dovranno pagare, ma questo è un'altro capitolo. La linea seguita non è neanche presidenziale perchè senza contrappesi, ma oligarchica dove il potere in mano a pochi, cambiare l'Italia non è tenere fuori i cittadini che contano sempre meno e per questo sempre più sfiduciati, tutti sappiamo quello che si doveva fare, tagliare camera e senato e vitalizzi vari ecc. Renzi l'uomo della promessa speranza (40% alle europee) cosa fa chiude ai cittadini come se fossero loro il problema, (per lui lo siamo) via il senato con il grande potere della sfiducia, ne trarrà vantaggio certamente. Già il pacchetto referendario ha i requisiti di marketing, anche Bertoldino e Cacasenno sarebbero felici alla soppressione di qualcosa, ma non si può decidere di cose importanti come l'entrata in guerra con una maggioranza assoluta e non dei 2/3 e che il presidente della Repubblica rappresentante e garante di tutti gli italiani sia nella disponibilità del partito di maggioranza, l'art. 138 prevede che la costituzione possa essere cambiata con maggioranza assoluta, ma credo che il paese non sia di proprietà di una sola parte, anche con questa costituzione possono succedere cose strane, ricordo come 101 tiratori pd possono per motivi sua impallinare, come un presidente con le valigie fatte rifiuta e resta a condizione, (questi politici sono anche discutibili) se occorreva una maggioranza qualificata di 730 voti, dopo i primi scrutini basteranno 438 voti e dopo il 7° scrutinio fatto per motivi di palazzo i 3/5 dei votanti in teoria 220 voti, cosa improbabile ma possibile si prevede, qui entrano in gioco interessi, convenienze, ricatti e lobby . Ci sono tutti i presupposti per preoccuparci del paese e soprattutto dei più deboli i giovani che percepiscono giornalmente di contare sempre meno nelle scelte, specialmente se abbinate ad una riforma elettorale pessima fotocopia della precedente, (la corte Costituzionale si pronuncerà dopo) e visto che le leggi elettorali si fanno a maggioranza semplice, è semplice intuire che sono leggi su misura al bipolarismo, che ha alimentato forse il tripolarismo. E' una riforma cervellotica e pericolosa per i venti che spirano, per addetti ai lavori, fatta di autorefeRENZIalità, di partito che perde di vista il rapporto con la realtà, il ceto politico che si elegge e autoproclama in barba alle autonomie locali delle regioni con le loro problematiche e istanze, un nuovo senato nominato (dove gente che viene e gente che va) che non rappresenta le autonomie locali delle regioni con magari un vincolo di mandato, questo è il nocciolo della questione, il tutto senza rendere conto ai cittadini, nel pacchetto slogan andava scritto: volete contare ancora di meno? Si stanno riscrivendo pagine che andrebbero più rispettate, se la sovranità appartiene al popolo e (specialmente ultimamente) non possiamo scegliere, avanzeranno gli incapaci, gli inciuci, i belin. i salva banche ecc. chiusi nelle segrete stanze alimentano già uno scempio delle istituzioni visto il malcontento. Alle ultime elezioni il partito di Renzi e lo stesso non si erano presentati con questa riforma e l' italicum e già questo è foriero di cosa potrebbe succede un domani, il nostro problema non è la costituzione o avere poche leggi, ma troppe che si accavallano e si contraddicono spesso prive di buon senso, se gli interessano ci sono corsie preferenziali sono fatte in 3 giorni , 20 giorni, un mese, altrimenti 9 anni con 7.000 emendamenti secondo convenienza loro, è la classe politica nominata (questa) che non funziona, non è per il bicameralismo perfetto o le regole che i giovani vanno all'estero o non trovano lavoro, ad es. in ricerca si spende 1/3 di quello promesso nel 2010 dai giocatori della politica che piano piano faranno sparire gli arbitri e gli spettatori paganti, dipende dalla costituzione? In America asse portante dell'occidente ci sono stati 20 ritocchi in 200 anni perchè si ha rispetto per i giusti principi, questa riforma aggraverà i nostri problemi (anche e soprattutto territoriali) come già avviene per le province, si aggravano i problemi quando non si sceglie, lo abbiamo visto con le ultime elezioni perse da Renzi ai ballottaggi 19 su 20 em quanto corto sia il respiro di ciò che si vorrebbe fare a sua immagine, specialmente se non è funzionale, entrano in ballo altre logiche che si devono confrontare giornalmente con la realtà, a chi giova quindi questa grossa riforma volumetrica? Si tira in ballo l'internazionalità i mercati, le banche come la jp Morgan la più grande banca del mondo (tallonata dalle cinesi) che ha pagato 13 miliardi di dollari per la sua responsabilità nell'innesco della crisi mondiale (forse soccorrerà Mps) visto che è un attore mondiale e che pesa molto più di tanti stati, ha scritto il motivo per cui l'Italia non è competitiva "è la sua costituzione" è evidente che c'è stato un investimento e anche pesante (Tony Blair 2,5 milioni di sterline) sulle classi dirigenti europee, sollecitate a cambiare via e prendere decisioni gradite e non ostili alla grande finanza, un documento dove si dice che ci vogliono governi forti rispetto ai parlamenti e governi forti rispetto alle regioni, (come nel nostro caso) e bisogna eliminare il diritto di protestare per ogni cambiamento comunque, limitando i diritti costituzionali dei lavoratori e delle minoranze e il test sarà l'Italia "Corriere della sera" a firma Marzio Breda del 2014, il presidente di allora considerava quel documento un imput (sinonimo di impulso direttiva)importante perchè il governo Renzi andasse avanti in quella direzione e questa riforma costituzionale abbinata alla legge elettorale va molto incontro alle richieste di una grande banca d'affari lasciando dei dubbi, un attore che ha innescato la crisi possibile che faccia gli interessi dei cittadini italiani. Le regioni di fatto saranno svuotate dei loro poteri e stoppate, è già successo da ministri incompetenti, i conflitti con la corte regnante aumenteranno, (forse non per i più buoni e compiacenti) e le regioni più virtuose faranno un passo indietro, ma quelle a statuto speciale no, (la Sicilia la più spendacciona) ad es. nella sanità a parte liste di attesa ecc. sono già stati tolti 24.000 posti il 10% circa dei disponibili e ad es. al Nord ci sono più malati di tumori che al sud, al Sud il doppio di morti che al Nord, forse c'è bisogno di più screening, saranno più garantiti con la riforma, ai virtuosi migliorerà? La valorizzazione di queste la tutela e promozione sono di per se cose indistinguibili motivo di più conflitti e contenziosi , nessuna chiuderà gli uffici all'estero, anche per la cura del turismo regionale. L'art. 117 delle grandi opere , porti, aeroporti, ponti, grandi vie di comunicazione, trasporto energia è alla competenza dello stato, quello sulle trivelle riconosciuto le prerogative dalla corte Costituzionale un ricordo, lo stato si appropria e deciderà tutto, come: interesse strategico nazionale ad es. come detto della salute dei cittadini inceneritori ecc. o della parcomania. Sappiamo che le opere a volte subiscono pressioni molto forti di gruppi di interesse proprio e non dei cittadini, gli esempi non mancano (Guidi-Lupi dimessisi) ora figuriamoci dopo, non è la costituzione riformata a garantire l'andazzo, ma una buona politica che costruisce il consenso senza sottrarre ai cittadini il diritto di confrontarsi e decidere con il confronto e non imporre ad es. una discarica accanto ad un aeroporto vicinissimo al centro per passare su un altro centro (Firenze) si vuole togliere una voce la regione che è l'unica istituzione rimasta più vicina ai cittadini, radicalizzando e accentrando il potere sarà meglio? Il sistema delle sovrintendenze è stato distrutto da Renzi e il suo governo insieme a tutti i poteri di controllo terzo e la magistratura del territorio, le decisioni verranno prese nell'interesse dei cittadini? La riforma rinvia tutto ai regolamenti parlamentari scritti a "maggioranza", ci sono troppe cose che presuppongono un atto di fede da parte del principe perchè conceda ai sudditi, la riforma è una scatola chiusa. Le costituzioni sono scritte per legare le mani al potere e favorire i cittadini elettori, che storicamente sono la parte in causa più debole, ma se non ci sono paletti o limiti si può prima o poi superarli e abusare, si chiede ai cittadini elettori di essere cittadini non elettori, per avere più poteri e per fare cosa? La corte Costituzionale, il consiglio Superiore della magistratura, il presidente della Repubblica con il cambiamento saranno ancora garanti terzi in grado di tutelare i cittadini che con l' Italicum e la riforma un partito del 20-25% di maggioranza prende tutto senza tutela delle minoranze. Napolitano fu eletto da una maggioranza di 24.000 mila voti ora si è schierato come Mattarella da una parte, avrei preferito non lo avessero fatto, come Carlo Azelio Ciampi non ha preso la parola prima di morire e il fatto che la metà del paese non si riconosca in chi dovrebbe essere garante di tutti specie nel governo non è una bella cosa per la democrazia. Il territorio per noi è il nostro pane quotidiano, ultimo grande bene rimastoci, servirebbe anche qui meno stato (Ispra ) e più integrazione regionale, con partecipazione e confronto esattamente il contrario di quello che succede ora, con la riforma voluta le porte si chiudono lasciando fuori sempre più i cittadini nelle scelte e nel palazzo ci saranno sempre più galletti che alzeranno la cresta. Dunque con Renzi che c'è chi dice sia un bugiardo - ma io non ci credo - le province, le aree metropolitane, le liste bloccate, il forte premio di maggioranza è un senato nominato che non si interessa ai temi legati alle regioni si andrebbe meglio, dimenticando che ogni legge approvata dalla camera deve passare dal senato, castrato dal suo potere più importante la fiducia, è un tentativo palese di limitare la sovranità dei popoli, purtroppo la politica è diventata competizione irresponsabile tanto da spaccare un paese su un tema tanto importante, disinteresse per i problemi veri, molti slogan e annunciazioni, i potenti sempre più egemoni incontrollati/incontrollabili presi da elargizioni e propaganda, sono segni inquietanti di un'epoca di grande smarrimento, dove il consenso può avere tratti autoritari e senza crescita e una occupazione deludente, tante possono essere le svolte. In ultimo davanti a temi costituzionali credo che ognuno sia libero da dettami di partito, ma presente alle sue idee e al suo pensiero può farsi una opinione tranquillamente, al di la del blocco governativo, che con il dono della profezia annuncia le famose 10 piaghe d'Egitto per impaurire e creare consenso. Se hai avuto la pazienza di leggermi e arrivare fino a qui vuol dire che abbiamo in comune delle buone cose, siamo cacciatori armati di grande pazienza e volontà, ci distingue la nostra dignità di cittadini-cacciatori e pretendiamo maggiore rispetto, subiamo e spesso troppe angherie (i gufi da sempre sono considerati saggi) il mio pensiero si può riassumere in NO, assolutamente no, non mi presto ad armi di distrazione di massa.