Angolo del Grifone 2013/2014

Permettimelo Armando non ho voglia di aprire un thread ma lo metto qui':


DAJE ROMAAAAAAAAA DAJEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

grazie

- - - Aggiornato - - -

P.S. e ora mercoledi' voi Genoani per chi tifate?
 
Dopo un'ora e 50 minuti.
esco ora vincitore dalla coda davanti al Genoa Meseum and Store con il mio abbonamento rinnovato !

Il prossimo messaggio sarà nell'Angolo del Grifone 2014/2015 !!!
 
Se Milano avesse il mare sarebbe un piccolo Genoa.
L’emozione di un figlio tifoso del Grifo (da: corriere.it)



Il tifo solitario e la soddisfazione di riconoscere la «genoanità» degli emigranti di Roberto Perrone.
Quando aveva 3 anni mio figlio Giovanni mi disse: «Papà, tifo per il Milan». In quel momento mi interrogai sul mestiere di genitore. Ero stato un buon padre, fino a quel punto della vita di mio figlio? Che cosa gli avevo insegnato? Un padre emigrato, un degno rappresentante della schiatta dei xeneises (così ancora adesso si chiamano i tifosi del Boca Juniors) formato esportazione, non dovrebbe trasmettere a un figlio gli elementi fondanti della tradizione, della cultura del suo popolo? Ma se ghe pensu, feci un elenco dei punti chiave della cultura genovese (almeno secondo me): il mare, i pansotti con la salsa di noci, il Santuario di Montallegro e quello della Guardia, la focaccia (quella che noi chiamiamo «del mattino»), la focaccia di Recco (con il formaggio, croccante, avvolgente), la spiaggia di Paraggi, il Ferraris, il pesto, Gilberto Govi (uno dei più grandi attori italiani), i cantautori genovesi (in testa Fabrizio De Andrè, genoano, obviously) e, naturalmente, il vecchio Grifone.
Sul resto avevo, più o meno, ottenuto risultati, ma quando il mio batuffolo biondo mi comunicò che avrebbe tifato per il Milan, mi accorsi che non avevo contribuito alla costruzione della sua coscienza di figlio di emigrante genoano.
Come spesso succede, sono i figli, specie nella loro innocenza infantile, a mostrare ai padri le loro mancanze e, ancora più sovente, sono sempre loro a risolvere i conflitti genitoriali.

LA «GENOANITA’» DELL’EMIGRANTE - Da 3 a 6 anni gli ho regalato una maglia del Milan con il suo nome, poi, poco prima che partissi per il Mondiale in Germania, venne di nuovo. «Papà, ho deciso che tifo per il Genoa». Beh, può sembrare strano, ma in quel momento mi sono sentito, dopo quasi 26 anni, cittadino di Milano. Avevo, finalmente, conquistato qualcosa della città, avevo conquistato mio figlio, che è nato e sta crescendo a Milano. Avevo fatto un proselito. E ci sono riuscito senza lavaggi del cervello, senza portarlo alle partite del Genoa, senza costringerlo a cantare i vecchi cori che io cantavo nella Nord negli anni ‘70, senza scudetti vinti in diretta. Solo con la mia presenza, solo con le mie esultanze (poche, ahimè) e le mie delusioni (molte).
Quando mi disse che tifava per il Milan, avevo pensato che in fondo era meglio così, che non avrebbe mai sofferto come me, genoano di Milano in mezzo a gente che ti guarda sempre con commiserazione non richiesta quando riveli la tua squadra del cuore.

LA SODDISFAZIONE DI RICONOSCERSI - Però la genoanità dell’emigrante regala anche grandi soddisfazioni. Succede quando ti riconosci con altri della tua specie. Non è facile. Il genoano è riservato, restio a concedersi. Magari hai un «fratello» nell’ufficio accanto e non lo sai. Ma quando lo scopri l’emozione non ha eguali. A me è successo con Carlo Lovati impareggiabile cronista del Corriere e fan scatenato del Grifo. Mi ricordo, come se fosse ieri, una bella serata del settembre 1991 al Ferraris. Il Genoa di Skuhravy, Aguilera e Branco giocava la partita di ritorno del primo turno di Coppa Uefa (conquistata con lo strepitoso quarto posto del precedente campionato). Sconfitto 0-1 a Oviedo, vinse, dopo una partita adrenalinica 3-1 al ritorno. Finita la partita, con lo stadio ormai quasi vuoto, mentre terminavo il mio articolo in tribuna stampa, mi si parò davanti un pazzo che urlava e gesticolava. Inizialmente non gli badai, continuando a scrivere. Tra me pensavo: che diamine, fanno entrare gli ultrà in tribuna stampa. Poi alzai lo sguardo e mi trovai di fronte il barbone di Carlo. A quel punto ci abbracciammo e mi costrinse a saltare con lui.

TIFO SOLITARIO - Vivere da milanese una squadra non milanese è anche questo, riconoscere chi è come te. Ma questo è ancora più emozionante per chi, come noi genoani, spesso viviamo il nostro tifo da soli. Non è facile essere genoani a Milano, però quando ho visto mio figlio andare a scuola con la maglia del Grifo dopo il 3-0 alla Samp nel derby, lo confesso, mi sono commosso. Valeva la pena di emigrare, di soffrire, di stare sottotraccia per vedere una maglietta del Genoa indossata da un ragazzino che cammina per le strade di Milano.
 
Giuventus schifum..

una cosa è sicura, a noi in caso di squalifica della curva non ci avrebbero fatto mettere nemmeno i cartonati di Trieste, figuriamoci dei bambini in carne e ossa...

Di certo una cosa a SKYfo non sanno che tutto nasce da Genova

 
ALLORA,
cartellino GIALLO ad entrambi.
La dovete smettere con le buone o con le cattive !
Questo è l'avvertimento buono.
Il prossimo fallo, non mi frega chi ha ragione o torto, vi cancello, anzi vi banno.
 
Genoa-Catania 2-0

(partita vista con un pessimo streaming, marinato il Tempio, sono nel mio presepio alto bianco)

14' pt Antonelli, 40' st Sturaro



Antonelli e Sturaro firmano la vittoria con un gol per tempo. Catania tosto anche in dieci dal 38', ma mai pericoloso, il Genoa invece ha sbagliato troppi gol

Un gol per tempo di Antonelli e Sturaro, probabilmente i miglior in campo, firmano la vittoria del Genoa contro il Catania arrivato al Ferraris in grande crisi di classifica e con assenze pesanti nel reparto di attacco.

Il Genoa ha meritato in virtù della maggiore qualità espressa, per le tante occasioni create e purtroppo fallite dai nostri attaccanti. Va però detto che il Catania pur senza rendersi pericoloso, l’unico brivido e arrivato da una punizione calciata da Lodi all’inizio della ripresa e rimpallata, ha messo in difficoltà i rossoblù pressando molto alto e inducendo i nostri a qualche errore di troppo. Complice anche un terreno di gioco apparso fin troppo scivoloso, specie la parte sotto i distinti appena rizollata.

La nota negativa è stata l’aver chiuso la partita solo al 40’ della ripresa cioè un tempo intero dopo l’espulsione di Bellusci, avvenuta al 38’ del primo tempo, per doppia ammonizione. Espulsione inevitabile vista la trattenuta subita da Motta a pochi metri dall’area di rigore con Konaté pronto a ricevere.

Il Genoa è passato in vantaggio al 14’ con una pregevole azione sviluppata sulla fascia sinistra con cross di Sculli, prima conclusione di Antonelli respinta da Andujar e conclusione vincente ancora di Antonelli nonostante il disperato tentativo di Biraghi e del portiere.

Qualche sbandamento di troppo nella ripresa quando il Genoa è rientrato in campo con Fetfatzidis e senza Bertolacci già ammonito e a rischio di “compensazione arbitrale”. I rossoblù non hanno trovato subito le misure ed hanno permesso al Catania di farsi avanti e mettere qualche pallone di troppo in area. Buono il comportamento della nostra difesa.

Il successivo ingresso di Cabral per dar sostegno all’ottimo Sturaro ha riequilibrato il nostro assetto e permesso di andare più volte vicino al raddoppio, fallito per difetto di mira. Le migliori occasioni del Genoa dopo il vantaggio di Antonelli sono il tiro dal vertice destro di Konaté a cercare l’incrocio, un colpo di testa di Gilardino nella ripresa da ottima posizione ma telefonato al portiere, una bellissima punizione di Fetfatzidis diretta in rete e sulla quale Andujar ha compiuto il miracolo deviando in corner, un contropiede propiziato da Konaté con Gilardino che involato e giunto a tu per tu con Andujar ha calciato fuori, una bella azione personale di Konaté ben lanciato da Stuaro, controllo di petto e ingresso in area ma tiro sull’esterno della rete.

Senza contare tante azioni non concretizzate per assenza del passaggio vincente, almeno un paio di Fetfatzidis, forse tre considerando l’azione del gol del raddoppio risolta da una percussione di Sturaro con diagonale rasoterra deciso e direi soprattutto concreto oltre che vincente.

Il Genoa ha controllato le operazioni nei minuti finali senza patire troppo un Catania in dieci e arrivato a questo match senza Barrientos, Bergessio, Castro oltre ad Almiron e che in attacco ha presentato Plasil e Keko, poi Leto e Fedato. Il Genoa ha approfittato delle difficoltà altrui prendendosi i tre punti che significano quota 35 in classifica e salvezza assai più che virtuale anche se non matematica. Prossimo incontro col Chievo mancheranno Bertolacci e Burdisso già diffidati e oggi ammoniti. Rientrerà Matuzalem oggi squalificato.
Partita da non regalare per dare maggior lustro alla nostra classifica e cercare di scalare qualche posizione.
 
Cagliari-Genoa 2-1

17' pt Gilardino, 31' st Sau, 47' st Sau


C'è chi onora il calcio e chi lo umilia.
Il Genoa passa in vantaggio e prova a vincere. Il pilota Giacomelli ci toglie un uomo e inclina il campo a favore del Cag
liari

Quando s'incontrano l'antisportività dei giocatori di una squadra di vigliacchi e l'incapacità di un arbitro, non ce n'è. Puoi passare in vantaggio, creare l'occasione per il raddoppio con un tiro al volo di Gilardino a tu per tu con Avramov e finito alto, giocare in scioltezza, controllare agevolmente una partita che stai vincendo, avere il tuo portiere inoperoso... ma poi il campo s'inclina vertiginosamente.

Giacomelli non ci era piaciuto in Genoa Livorno, dove aveva chiuso gli occhi sull'antisportività di Emeghara.... A Cagliari si era già distinto per aver ribaltato il vantaggio del Catania in una sconfitta nel finale... passando dall'espulsione di Legrottaglie al 43' del primo tempo. Stesso cliché oggi. Complimenti.

Ma non sarà per caso sfortunato, poverino? Figuriamoci noi ad averlo avuto tra i piedi.

La sconfitta di oggi ci costa caro: l'espulsione assurda di Manfredini che ha cambiato la partita a favore degli isolani e gli infortuni di Kucka e Portanova che per inciso hanno pure obbligato i cambi. Tre giocatori che mancheranno domenica prossima. Salvo miracoli.

Il primo tempo vinto uno a zero, la ripresa costretti ad un fortino, con poche ma importanti sortite. Avramov ha salvato su Antonelli ed era il possibile gol del raddoppio, nonostante l'inferiorità. Il Genoa l'occasione l'ha creata e l'ha sfruttata, ma è stato bravo il portiere.

Passano pochi minuti e il Cagliari pareggia con Sau, su una ripartenza. Siamo dei pazzi, uno in meno proviamo a raddoppiare e subiamo l'azione del pareggio. Un pareggio che potevamo ottenere, seppure stanchi, e anche al 47' eravamo davanti. Gilardino si prende una manata in faccia, ma per Giacomelli tutto regolare, loro ripartono i nostri inseguono e arrancano. Il Cagliari ha tutti gli attaccanti in campo. Il tecnico Lopez è un fenomeno a capo di una banda di fenomeni... Il genio dell'uomo in più... C'è il cross in area, una rovesciata e Sau che si avventa sul pallone. Niente da fare per il nostro portiere. Perin nel secondo tempo ha fatto due belle parate e un paio di interventi su tiri da fuori controllati bene.

Ora se vogliamo possiamo fare i pignoli e trovare i difetti. Come se fossimo quelli che devono essere perfetti e non giocano mica per salvarsi... Ma è un difetto provare a segnare, anche in inferiorità numerica? Certo era meglio perdere tempo e nascondere il pallone, o stare tutti dietro e chiudere i varchi. Specie nei minuti di recupero.

Il Cagliari aveva tre ammoniti e per sistemare la difesa dopo l'intervallo è entrato Marchese al posto di Fetfatzidis, l'unico sgusciante in grado di far ammonire gli avversari (giallo a Nainggolan proprio per un fallo sul greco). Perchè non togliere Kucka già ammonito e costantemente provocato dal suo avversario di turno? Kucka si è pure infortunato. Insomma è andato tutto storto.

Perchè non comportarsi come loro e cercare la reazione degli ammoniti?

Che tra l'altro Manfredini non ha nemmeno reagito. La sua espulsione è stata qualcosa di assurdo. Corner per noi e Conti che prende di mira il nostro che non fa niente di niente e si prende strattonate e pure una manata sul collo. Vogliamo trovare dei difetti a tutti i costi? Perchè andare a farsi prendere per il sedere da un provocatore disonesto come Conti, che ha ottenuto quello che cercava col casino che ha fatto e ghignava soddisfatto? Manfredini non poteva restarsene dietro?

Certo che sì. Ma una squadra onesta e sportiva non avrebbe nulla da temere con un arbitro decente o onesto. Quindi Manfredini, anche se ammonito, deve poter andare nell'area avversaria in occasione di un corner.

Purtroppo il calcio è popolato da disonesti e chi è sportivo sembra ingenuo.
 
Comunque una partita che doveva essere rimandata non si puo' giocare in queste situazioni, mi sembrava piu' una competizione di palla a nuoto che una partita di calcio....comunque per la simpatia che ho per Mazzarri....se la pjasse n'der culo


Esiste il regolamento del gioco del calcio che prevede che se palla rimbalza si può giocare.
Quanto a mazzarri e al suo castoro che si porta in testa la penso ESATTAMENTE come te !
 
Comunicato Gradinata Nord

Una "Signora del mare", cosi citava Petrarca i luoghi dove siamo nati e cresciuti, e la sua superbia che contagiandoci ha radicato in noi l'orgoglio per una storia ultracentenaria che ha fatto della Gradinata Nord il suo simbolo piu forte.
Ma quanto questo orgoglio può evolversi, in bene o in male, nel corso degli anni lo scorgiamo dalle foto di ieri e da quelle di oggi, uguali ma diverse nello spirito, nell'aria che si respira, nei ricordi di ieri a fianco a quelli di oggi.
Con l'avvento di internet abbiamo l'impressione che ogni avvenimento per sembrare reale debba necessariamente passare tramite i social network e cosi si finisce per vivere le situazioni attraverso uno schermo, facendo cosi passare i fatti in secondo piano.
Noi oggi vi chiediamo di tirare fuori la bandiera del Genoa che ognuno di voi sicuramente avrà in casa e portarla allo stadio, per fare in modo che la Nord sia un mare di colori e bandiere e per far si che non ci sia solamente un passato da ricordare; la grandezza della Gradinata l'hanno fatta i Genoani e noi siamo i Genoani di adesso, siamo il presente, abbiamo braccia per sventolare e voce per gridare quindi perche continuare solamente a ricordare quando possiamo farlo ora? Dipende tutto da noi, dalla voglia che abbiamo di spegnere internet e accendere quella passione che ha fatto si che qualcuno, prima di noi, rendesse grande l'onore della nostra gradinata.
Noi abbiamo in mano il presente, facciamo in modo che sia un grande momento per chi ricorderà domani.

DOMENICA TUTTI ALLO STADIO CON UNA BANDIERA E FUORI LA VOCE!!!!

Inoltre vi informiamo che in occasione delle sfide interne con Juventus e Lazio verrà effettuata fuori dallo stadio una colletta per la realizzazione di una coreografia nella partita con il Milan.

Gradinata Nord
 

Allegati

  • genoanomini.jpg
    genoanomini.jpg
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"Il centrocampista argentino del Genoa Adrian Ricardo CENTURION, 20 anni, è stato denunciato dai carabinieri per molestie e disturbo alle persone per aver tenuto alto il volume della musica, nonostante la richiesta di abbassarlo.
I militari sono andati a casa sua la scorsa notte, intorno alle 2:15, dopo la chiamata di un vicino. Secondo il rapporto dei carabinieri, Centurion avrebbe detto che in Argentina questi divieti non ci sono e che era pronto a pagare una multa, ma a lasciare la musica alta"...
Ma grandissimo Centurion !
Vogliamo la tua riconferma per la prossima stagione! vogliamo una squadra di assoluti figli di b@g@scia, una rosa di alcoolisti, artisti, bizzarri, maniaci, pittori, violenti, squilibrati, gente non omologata che faccia discutere, una squadra zeppa di disturbi di personalità, una difesa di maniaci-ossessivi, un centrocampo di funambolici clubber e un attacco di narcisisti... non ci è dato tifare per qualche obiettivo sportivo?
Champions ed Europa League sono irraggiungibili? la Coppa Italia e la supremazia cittadina fanno schifo? bene, almeno vogliamo avere il piacere di veder indossare la nostra gloriosa Casacca a gente con i cogliOOni, che se va a Torino e si rende conto di buscare dai gobbi, almeno ti scivola addosso se gli vai via sulla fascia, e se ti alzi protestando, ti fronteggia testa a testa minacciando di ammazzare te e i tuoi parenti fino al 3° grado... degli uomini che fuori casa se la giocano come in casa e non hanno paura del buio...
Giocatori che a Roma si sono rotti il c@zzo di vedere Totti che comanda, e al 28esimo secondo ti fanno sentire che la prossima volta che fai due finte di fila ti mangiano i legamenti, anche se siamo nel tuo Olimpico del menga, e se l'arbitro ti espelle te ne freghi perchè sai che gli altri 10 che rimangono moltiplicheranno le forze... una squadra che non teme mai il confronto, esperta di arti marziali specie nel dertby e di cinema, di armi lunghe e filosofia, che quando guarda il cielo sogna un mondo migliore, che l'acqua fa ruggine e la marlboro è solo rossa, che conosce Genova e la sua storia, un gruppo unito che va a letto con la divisa ufficiale e canta l'inno prima di addormentarsi.
OOOHH Gradinata Nord !

E forza Genoa !


Sara' anche grandissimo per TE ma se ce l'hai vicino o peggio sotto o sopra casa TUA allora forse la penseresti diversamente....se fosse da me potrebbe pure essere il capocannoniere della mia squadra ma rimedierebbe tanti calci nel culo che avrebbe problemi a mettersi a sedere per 20 giorni....e non scherzo
 
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