Re: Angolo del Grifone 2011 - 2012
dal Muro dei Grifoni.
I veri nemici del Genoa.
Eccoli.
Adesso saltano fuori uno ad uno.....
Basta guardare la prima pagina de Il Secolo di oggi:
"GENOA SPUNTATO PALACIO ALL'INTER E DESTRO NON TORNA"
e ancora:
"MA I MILIONI NON VANNO IN CAMPO"
Hanno intravisto in questi momenti difficili la possibilità di spingere per ottenere quello che hanno sempre desiderato e sognato:
Fare fuori quel "foresto" che ha osato scendere in campo in una città dove loro avevano avuto sempre la supremazia in tutti i settori.
Ma come osa, uno venuto da fuori, prendere in mano una società simbolo di Genova, trascinarla fuori dalla mediocrità nella quale i vari “maniman” che la gestivano l'avevano volutamente tenuta?
E come può, la potente famiglia genovese, con interessi plurimi in tutti i campi, stampa compresa…come può questa “famiglia” sopportare un intruso così invadente fino al punto di superarli in un campo così popolare come quello del calcio?
Ci hanno provato mandandoci in C con l'aiuto dei magistrati e con la complicità dei media,
ma quello non ci ha mollato, anzi ha rilanciato e li ha surclassati spedendoli addirittura in serie B.
E allora hanno lavorato sottotraccia, mestando nel torbido, come è il loro costume.
Hanno aspettato, nascosti lì, nelle loro fogne, pronti a venire in superficie non appena se ne fosse presentata l'opportunità.
Hanno favorito il nascere di gruppi di pseudo tifosi contestatori che, veri black block del calcio, non più foraggiati dalle società, hanno fatto di tutto per creare disordini e destabilizzazione.
Ma tutto ciò non bastava ancora, bisognava cercare di dare il colpo di grazia.
Ed ecco allora i titoli dei loro giornali, ecco le facce, coi sorrisetti stampati, dei loro giornalisti prezzolati, ecco i loro programmi TV, dove una squadra di serie A veniva descritta come se partecipasse ad un funerale, mentre una squadra di serie B, che a malapena aveva conquistato l'ultimo posto disponibile per partecipare ai Play-Off, veniva trattata come se avesse vinto la Champions.
E noi, tutti noi, rischiamo di cadere in questa trappola.
Pensavate forse che tutto quello fatto dal Genoa in questi ultimi anni potesse passare inosservato e senza conseguenze?
La supremazia cittadina?
Le pernacchie alla Sindaco?
La difesa del Ferraris?
La rinuncia della Colisa e dello stadio all'aereoporto?
La realizzazione della Sciorba?
Gli anni continui in serie A e loro in B?
I nostri Palacio, Frey, Biondini, Gilardino, ecc. ecc. contro i loro Fornaroli, Bertani, Eder, Juan Antonio ecc. ecc.?
Pensavate che tutto ciò potesse essere sopportato da chi era abituato a passeggiare per Genova ed essere riverito e, all'improvviso, si vedeva costretto a nascondersi per non subire contestazioni e pernacchie?
No.
Non poteva sopportarsi ed allora, quegli esseri malefici, che non aspettavano altro per uscire dai loro nidi oscuri, sono venuti fuori per tentare di sferrare l'ultimo morso, quello avvelenato e mortale, al nemico di sempre.
Sta a noi ricacciarli nelle fogne.
Sta a noi restare uniti, intorno alla squadra che farà un nuovo campionato, in serie A!
Mentre loro se la giocheranno col Sassuolo e, se anche vinceranno, passeranno un'estate sulla graticola di Palazzi.
Stiamo uniti, intorno al nostro Genoa, alla Società, al Presidente che in questo momento, come non mai, ha bisogno di sentire vicino il nostro affetto e la nostra riconoscenza.
Stiamo uniti.
Vediamoci sulle rive del Bisagno, tutti assieme, ad aspettare che qualcuno passi.
E passeranno, vedrete!
dal Muro dei Grifoni.
I veri nemici del Genoa.
Eccoli.
Adesso saltano fuori uno ad uno.....
Basta guardare la prima pagina de Il Secolo di oggi:
"GENOA SPUNTATO PALACIO ALL'INTER E DESTRO NON TORNA"
e ancora:
"MA I MILIONI NON VANNO IN CAMPO"
Hanno intravisto in questi momenti difficili la possibilità di spingere per ottenere quello che hanno sempre desiderato e sognato:
Fare fuori quel "foresto" che ha osato scendere in campo in una città dove loro avevano avuto sempre la supremazia in tutti i settori.
Ma come osa, uno venuto da fuori, prendere in mano una società simbolo di Genova, trascinarla fuori dalla mediocrità nella quale i vari “maniman” che la gestivano l'avevano volutamente tenuta?
E come può, la potente famiglia genovese, con interessi plurimi in tutti i campi, stampa compresa…come può questa “famiglia” sopportare un intruso così invadente fino al punto di superarli in un campo così popolare come quello del calcio?
Ci hanno provato mandandoci in C con l'aiuto dei magistrati e con la complicità dei media,
ma quello non ci ha mollato, anzi ha rilanciato e li ha surclassati spedendoli addirittura in serie B.
E allora hanno lavorato sottotraccia, mestando nel torbido, come è il loro costume.
Hanno aspettato, nascosti lì, nelle loro fogne, pronti a venire in superficie non appena se ne fosse presentata l'opportunità.
Hanno favorito il nascere di gruppi di pseudo tifosi contestatori che, veri black block del calcio, non più foraggiati dalle società, hanno fatto di tutto per creare disordini e destabilizzazione.
Ma tutto ciò non bastava ancora, bisognava cercare di dare il colpo di grazia.
Ed ecco allora i titoli dei loro giornali, ecco le facce, coi sorrisetti stampati, dei loro giornalisti prezzolati, ecco i loro programmi TV, dove una squadra di serie A veniva descritta come se partecipasse ad un funerale, mentre una squadra di serie B, che a malapena aveva conquistato l'ultimo posto disponibile per partecipare ai Play-Off, veniva trattata come se avesse vinto la Champions.
E noi, tutti noi, rischiamo di cadere in questa trappola.
Pensavate forse che tutto quello fatto dal Genoa in questi ultimi anni potesse passare inosservato e senza conseguenze?
La supremazia cittadina?
Le pernacchie alla Sindaco?
La difesa del Ferraris?
La rinuncia della Colisa e dello stadio all'aereoporto?
La realizzazione della Sciorba?
Gli anni continui in serie A e loro in B?
I nostri Palacio, Frey, Biondini, Gilardino, ecc. ecc. contro i loro Fornaroli, Bertani, Eder, Juan Antonio ecc. ecc.?
Pensavate che tutto ciò potesse essere sopportato da chi era abituato a passeggiare per Genova ed essere riverito e, all'improvviso, si vedeva costretto a nascondersi per non subire contestazioni e pernacchie?
No.
Non poteva sopportarsi ed allora, quegli esseri malefici, che non aspettavano altro per uscire dai loro nidi oscuri, sono venuti fuori per tentare di sferrare l'ultimo morso, quello avvelenato e mortale, al nemico di sempre.
Sta a noi ricacciarli nelle fogne.
Sta a noi restare uniti, intorno alla squadra che farà un nuovo campionato, in serie A!
Mentre loro se la giocheranno col Sassuolo e, se anche vinceranno, passeranno un'estate sulla graticola di Palazzi.
Stiamo uniti, intorno al nostro Genoa, alla Società, al Presidente che in questo momento, come non mai, ha bisogno di sentire vicino il nostro affetto e la nostra riconoscenza.
Stiamo uniti.
Vediamoci sulle rive del Bisagno, tutti assieme, ad aspettare che qualcuno passi.
E passeranno, vedrete!