Molto bene ocavallo, allora proseguiamo nello scambio di opinioni fra concorrente e giudice. Tutto quello che non è espressamente vietato dal regolamento non costituisce demerito, le interpretazioni personali non fanno parte del regolamento. Se riesco faccio un copia e incolla in riguardo al regolamento Sant'Uberto:" Per correttezza e educazione venatoria s’intende il comportamento del concorrente in ordine all’osservanza delle leggi nazionali e regionali sulla caccia e il modo di misurarsi anche in rapporto all’ambiente (cacciatore ecologo).In particolare sono tenute nel debito conto le seguenti norme di comportamento:- il concorrente deve in qualsiasi momento essere in grado di saper valutare le distanze che, a norma di legge, gli consentono lo svolgimento di un normale esercizio venatorio e, in particolare, del proprio turno di gara;- il concorrente deve possedere in misura adeguata il senso di rispetto per le colture e per la proprietà altrui, tanto più che l’esercizio venatorio generalmente viene svolto sul terreno di altri, considerando con quanta accortezza il concorrente si adoperi per evitare ogni eventuale possibile danno;- la presentazione deve essere sintetica e concisa: nome, cognome, regione di appartenenza, nome, sesso ed età del cane. Eventuali informazioni su licenza di caccia, arma e cartucce utilizzate saranno fornite solo se richieste dalla giuria. 16.6 Per sportività s’intende il comportamento del cacciatore in rapporto alla selvaggina e al proprio cane.In particolare sono tenute nel debito conto le seguenti norme di comportamento:- è valutato il modo di comportarsi nei riguardi dei giudici, organizzatori e altri concorrenti;- è valutato il rapporto che il cacciatore instaura con il cane, il modo di condurlo, le reazioni nel caso di propri errori e di quelli dell’ausiliare;- è considerato grave demerito sparare a selvatici imbroccati, pedinanti o al covo. L’eventuale capo abbattuto nelle condizioni sopra esposte non viene considerato valido ai fini del punteggio previsto per l’abbattimento;- è considerato grave demerito sparare a selvatici fuori tiro;- è considerato grave demerito sparare in direzione del pubblico, astanti o giuria seppur a grande distanza;- è considerato grave demerito sparare ad un selvatico che, pur mancato, per una valutazione oggettiva della giuria, sarebbe stato difficilmente recuperato;- è considerato grave demerito abbattere un selvatico e non recuperarlo;- qualora un selvatico abbattuto e non recuperato al momento, venga recuperato nel prosieguo del turno di gara è considerato comunque demerito;- qualora un selvatico viene abbattuto e non recuperato al momento, ma recuperato dallo stesso concorrente o anche dalla giuria successivamente all’incarnieramento dei selvatici previsti per la gara, il concorrente viene squalificato ai sensi dell’art. 14.2;- è valutato lo stato della selvaggina incarnierata, in quanto la giuria deve verificare che non sia stata danneggiata dal tiro o dal cane;- è altresì valutato che la selvaggina abbattuta non subisca inutili sofferenze. A questo proposito, viene considerata positivamente l’azione del concorrente che, nel caso in cui ferisca in modo evidente il selvatico con il primo colpo, utilizzi anche il secondo colpo a disposizione per completare l’abbattimento. In ogni caso, il concorrente dovrà accertarsi che il selvatico sia effettivamente morto prima del suo incarnieramento. 16.7 Per sicurezza e abilità s’intende l’osservanza delle norme di sicurezza nello svolgimento del turno di gara al fine di non nuocere a se stesso e gli altri e tutto il bagaglio tecnico messo in atto per il miglior esito del turno di gara.In particolare sono tenute nel debito conto le seguenti norme di comportamento:- è valutato il modo di portare il fucile procedendo da soli o in vicinanza della giuria o degli addetti alla gara;- è considerato grave demerito procedere costantemente con il fucile in posizione di sparo o con il dito sul grilletto;- è valutato il comportamento nell’affrontare ostacoli o comunque terreni insicuri provvedendo, ove occorra, a scaricare l’arma e controllare le canne;- è considerato demerito utilizzare il fucile per scacciare selvatici dai cespugli;- è valutato, in ordine alle difficoltà, il comportamento del concorrente che per un sollecito reperimento del selvatico decida oculatamente di svolgere il proprio turno di gara in zona boscosa o comunque accidentata;- è valutato, in rapporto al selvatico che si sta cacciando, l’idoneità del tipo di cartuccia e strozzatura del fucile che si intendono usare.16.8 Sono norme da tenere in debito conto la capacità di scelta del terreno migliore per un rapido reperimento della selvaggina, il mantenimento del massimo silenzio durante il proprio turno di gara al fine di realizzare il migliore accostamento al selvatic
ltre queste norme, che possono essere considerate, di massima, per la migliore riuscita del turno di gara, la giuria deve tenere presenti quali possono essere le migliori tecniche da adottarsi in rapporto al luogo di gara, alle condizioni atmosferiche, alla natura del terreno e al tipo di selvatico che presumibilmente potrà incontrarsi. Saranno altresì oggetto di valutazione da parte della giuria il posizionamento del cacciatore al momento della risoluzione del punto, i tempi e le distanze di sparo, le risultanze finali dell’azione di abbattimento. 16.9 Nel caso un selvatico venga abboccato dal cane (perché ferito o menomato), il giudizio viene espresso solo ai fini del comportamento del cane. Il selvatico non viene incarnierato, ma consegnato al personale di servizio sul campo e non dà diritto all’attribuzione del punteggio per l’abbattimento. 16.10 Riguardo l’attribuzione dei 30 punti a disposizione per la prestazione del cane, i giudici debbono valutare complessivamente l’azione del soggetto presentato, che va riferita a una normale azione di caccia, tenendo presenti i seguenti criteri fondamentali:a) fondo, senso del selvatico, collegamento con il concorrente;b) comportamento consono alla razza cui appartiene ed eventuale correttezza al frullo e sparo;c) riporto: è valutato positivamente il riporto effettuato a comando; il rifiuto del riporto penalizzerà gravemente il punteggio da assegnare al cane; da penalizzare un riporto realizzato in più fasi; inoltre è da considerare demerito il danneggiamento del selvatico in fase di riporto;d) recupero: viene tenuta nella debita considerazione l’effettuazione del recupero. Il mancato recupero, nel caso di oggettiva impossibilità riscontrata dalla giuria, non pregiudica ai fini di una valutazione generale del cane;e) durante il turno il cane deve avere il collo libero tranne se si utilizza il campano. 16.11 Cani da ferma: è considerata corretta e quindi valutata positivamente l’azione del cane che dopo la ferma, guida, accosta e risolve al comando del conduttore. Di contro, è valutata negativamente l’azione del conduttore che spinge con la mano, ovvero sorpassa l’ausiliario in ferma, nel tentativo di risolvere personalmente il punto. Costituisce demerito e quindi va penalizzata l’azione del cane caratterizzata da più di tre ferme senza esito. 16.12 Cani da cerca: i concorrenti con cani da cerca devono chiamare il punto prima della sua risoluzione. A questo proposito, costituisce lieve demerito sparare al selvatico che, seppur lavorato dal cane, non è stato correttamente segnalato dal concorrente. Analogamente, la giuria valuterà negativamente la chiamata del punto non seguita da risoluzione, qualora questa si ripeta in modo sistematico per tre volte durante il turno.La valutazione negativa di queste casistiche va ricondotta all’interno del punteggio previsto per la “correttezza, educazione venatoria e sportività” del cacciatore. 16.13" Fermo restando, il rispetto delle colture che comportano l'interruzione del turno di gara, tutti i vari ostacoli che impediscono il recupero dell'animale è considerato demerito, altro non è scritto.