Ci sono dei momenti in cui le parole non servono, in cui le parole non le trovi o sono troppo poche per descrivere quello che vorresti dire. Un gigante d'uomo che è una meraviglia, forse così la penna del maestro Camilleri avrebbe descritto mio zio, Antonio Rivetti, 40 anni muratore, 1,90 per circa 100 kg di peso ucciso sabato notte dal morso di un calabrone.......cosa vi devo dire?!Quali parole usare per descrivere la rabbia che si ha in corpo?!Come cercare di non piangere? Come cercare di spiegarsi una morte così violenta e così scioccante?! Non so ancora perchè ho aperto questo argomento, forse perchè vorrei avvisare tutti voi che bisogna stare attenti a certe cose, forse scrivo perchè mi manca, o forse scrivo perchè mi fa bene battere le dita sulla tastiera, forse...non lo so perchè vi dico questo ma la rabbia, la delusione non passano, la rabbia per quei soccorsi troppo lenti, la rabbia per una morte così stupida, la delusione perchè non si può morire, nel 2010 a quarant'anni per il morso di un calabrone...vi prego non mi va di raccontarvi tutta la storia, per chi vuole lascio il link del Mattino, giornale che ha trattato, seppur con larga precisione l'accaduto....ma vi prego se siete allergici svegliatevi, non commettete l'errore di sottovalutare questo problema....In ultimo rivolgo un saluto personale ancora a mio zio Tonino, da cacciatore a cacciatore...Dicevi che fra qualche anno quando avresti raggiunto una certa stabilità volevi riprendere moto e porto d'armi....beh....ti auguro che dove sei adesso ci siano pianure verdi, ruscelli e profumo di pulito, spero che hai rincontrato vecchi amici, e magari il tuo cane, Quesa, e spero che ogni tanto darai uno sguardo quaggiù, a tua moglie, ai tuoi genitori, alle tue sorelle, ai tuoi nipoti...a me....e ricordati che non ti dimenticheremo mai.....addio....anzi arrivederci zio Tonino
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id ... z=CAMPANIA