E' da una vita che diciamo queste cose, caro Romano, ma purtroppo la violenza, la prevalenza, l'arroganza.....ne è pieno il mondo.
Odiare? NO mai! Ma difendersi, SI...sempre.
Quello che dici è vero e forse non basta ma figuriamoci se non si dicesse nulla, evidentemente non basta mai perchè noi siamo ciò che siamo, ad esempio lo stesso forum che ci ospita è pieno di sciocchezze ripetute di isole, con tante intolleranze pregiudizi e provocazioni, è più facile la via dei difetti che quella della virtù, i cacciatori sono una cosa ancora più complessa come complesso nella sua fragilità è l'uomo, ma alla base non ci sono vincitori o vinti oppure buoni o cattivi c'è la conoscenza che poi è sapere ascoltare dialogo confronto, in una parola la nostra umanità è cultura un'arma vincente. La testimonianza è un valore e a questo proposito mi piace ricordare Luce D' Eramo (Lucette Mangione) la sua una famiglia e lei stessa ad educazione fascista incredula diventa testimone degli inganni e il male delle ideologie totalitarie e scopre quanta sia faticosa la verità che non ha mai unica dimensione, DEVIAZIONE è il suo libro testimonianza uscito nel 1979.
La comunicazione nei campi di concentramento si basava sui numeri, con i triangoli a colori e lettere cuciti sulle divise:
Triangolo rosso, prigionieri politici.
Triangoli gialli due rovesciati stella di David, prigionieri ebrei.
Triangolo marrone, prigionieri zingari.
Triangolo viola, prigionieri testimoni di Geova.
Triangolo rosa, prigionieri omosessuali.
Triangolo azzurro, emigrati oppositori rientrati pena ritorsione sui i familiari.
Triangolo nero, prigionieri asociali, malati di mente, le prostitute le lesbiche, gli zingari. Alcuni-e svolgevano il ruolo di Kapò
Triangolo verde, i delinquenti comuni, anche loro alcuni svolgevano il ruolo di Kapò.
Il messaggio era chiaro un criminale abituale manteneva l'identità di soggetto, gli altri deportati un anonimo, un numero che viveva nella psicologia del terrore, alcuni per il cibo facevano di tutto compreso riferire anche quello che non vedevano e sentivano, la risposta era isolarsi in mezzo agli isolati e chi si isola muore a poco a poco dentro.