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Sapessi quante cose si imparano con i fuori tema!
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Ma qui si parla di .223 e cinghiali. Come ho detto a Capriolo via uottesappe o come ***** si chiama l'applicazione, sono un estimatore delle armi americane, quindi winc. Rem. Ruger, non in legno perché dato l'ambiente dove vado ad insidiarli verrebbe graffiato il calcio. L'ottica come quella che ho: bushnell trophy 3-12x56. Il motivo risiede nella grande passione per lo studio e la sperimentazione. Inoltre per smentire, se possibile, i luoghi comuni che tanto fanno male e non solo alla caccia.
Macchè chiudere il tread!!!!
Se si chiudono tutti quelli che hanno al loro interno degli ot.... addio Mygra!!!
Io sta discussione la leggo con passione, pensate un pò, io che di bestie a 4 zampe non mi interesso e non le caccio mai!!!!
E poi il discorso sulle critiche a tizio o caio, che problema c'è? Se per campà fai il personaggio pubblico e più ti vedono meglio è.... ti aduleranno o ti criticheranno, fa parte del gioco. Se no vieni in ospedale con me e nessuno ti commenterà (magari! Anche lì ci son sempre i rompicojoni )
Comunque fate un favore a tutto il forum: continuate così, ognuno con le sue caratteristiche personali e..... W la caccia con le munizioni spezzate, altro che rigato!!!!!!
Certo, basta non leggere. Non deve andarsene alcuno per queste cose. Sai che cultura sapere del 6 freres o straight pull. Con tutto il rispetto le esperienze dei sigg Giorgio e Maria attengono a località a noi lontane e diverse per ambienti, selvatici e culture. Come se io parlassi di caccia in Libano o Somalia dove lì , tra l'altro, ero per altri scopi. Mi sono dimenticato: anche la Bosnia. Tanto per metterci anche l'Europa, vai.
Spero che Giovanni faccia tesoro di questo consiglio. Giovanni quando vedi il capriolo e hai il fucile in mano pensa a qualcosa di molto ma molto piacevole, che ti faccia passare quel tipo di emozione, che di positivo non ha niente. Se non ti emozioni alla vista del capriolo quando sei senza fucile il problema potrebbe essere il fucile, o da qualche strana forma di paura, semplice incertezza, assoggettamento, timidezza, ansia da paura di poter fallire il risultato. E' un piacere (ammesso che lo fosse) che ti provoca tensione, che tu cerchi di controllarlo con qualcosa che ti provochi distensione. Quindi non cerchiamo di far passare qualcosa di negativo per positivo, fino a dire "se non avessi questo tipo di emozione smetterei di andare a caccia"Se lo dici tu...Certo anche a me quando mi rammentano la **** entro in una fase psicologica paradisiaca.
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E' l'età... non ti preoccupare...:mrgreen:
Comunque, io dopo il tiro, prima di fare tutto quello che hai menzionato, correrei a scannare l'animale per far uscire il sangue e dopo farei tutto quello che hai detto.
Spero che Giovanni faccia tesoro di questo consiglio. Giovanni quando vedi il capriolo e hai il fucile in mano pensa a qualcosa di molto ma molto piacevole, che ti faccia passare quel tipo di emozione, che di positivo non ha niente. Se non ti emozioni alla vista del capriolo quando sei senza fucile il problema potrebbe essere il fucile, o da qualche strana forma di paura, semplice incertezza, assoggettamento, timidezza, ansia da paura di poter fallire il risultato. E' un piacere (ammesso che lo fosse) che ti provoca tensione, che tu cerchi di controllarlo con qualcosa che ti provochi distensione. Quindi non cerchiamo di far passare qualcosa di negativo per positivo, fino a dire "se non avessi questo tipo di emozione smetterei di andare a caccia"
Pure io lo farei, ma l'animale dovrebbe avere il diritto di morire in santa pace, con meno sofferenze possibili. Avvicinandomi per dargli il coltello, ho paura di farlo spaventare, per questo miro con molta ma molta precisione, a una distanza che mi permette nessun margine di errore, dopo gli lascio una quindicina di minuti per farlo morire in santa pace. Quello che rovina la carne è l'adrenalina. Sono solo punti di vista.
Giovanni,Ho imparato a non sfidare mai ad un duello di arguzia un uomo disarmato...