Regione Lombardia: ecco il verbale dell'incontro in Regione che chiarisce la posizione delle singole associazioni sulla questione del censimento dei richiami vivi.
26 Marzo 2013
Incontro con le Associazioni Venatorie
D.G. Agricoltura, 6 marzo 2013.
Baccolo: introduce con riferimento alla riunione precedente del 23 gennaio, per riprendere il percorso che deve condurre alla riproposizione della DGR che autorizza la cattura dei richiami vivi. La scorsa DGR ha avuto assenso scritto di ISPRA e Commissione Europea (CE). Siamo convinti che l’impostazione sviluppata da Regione Lombardia (RL) in merito sia molto seria e molto solida. Visto che stiamo lavorando per la DGR 2013, è necessario che diamo la certezza formale di aver rispettato gli accordi, sia relativamente alla procedura di riduzione sia alla banca dati. Per quanto riguarda il programma di cattura 2012, che è stato interrotto dalla sospensiva del TAR, ci è stato richiesto di recuperare il numero di richiami che non si è catturato. Ci impegniamo per avanzare una proposta di recupero dei richiami non catturati nel 2012, che sia seria e circostanziata. Nella DGR si parla di necessità, ma nella legge non c’è obbligo. Se concordiamo che sia indispensabile fare la DGR 2013 dobbiamo dimostrare che il percorso della banca dati è avviato in modo serio e concreto. L’unico obbligo vero è il confronto tra Amministrazione Pubblica e Associazioni Venatorie per condividere e aiutare lo sforzo, volontario, dei cacciatori. La banca dati non è l’obbiettivo, ma è lo strumento per raggiungere l’obiettivo che è DGR 2013 per cattura richiami.
Bleynat: vedo un altro aspetto positivo: la banca dati è di carattere regionale, e può costituire un precedente per dare una visione regionale del problema. Su questo tema è importante che si arrivi a visioni condivise tra Province, Regione Lombardia e Associazioni Venatorie, per consentire il coinvolgimento di tutti.
Pinoli: riassume i contenuti della procedura. Fa presente la richiesta delle Province di BG e BS di avere più tempo a disposizione per la consegna delle schede, anche perché a differenza delle altre Province, l’invio delle schede di rilevamento, per necessità organizzative, non è ancora stato avviato. Fa presente che si sta ancora valutando le modalità di recapito dei nuovi anelli ai cacciatori.
Baccolo: alcune province hanno comunicato che dispongono di anagrafica dei cacciatori, che possono essere già travasati nel nostro database. Ci stiamo attrezzando per utilizzare anche queste risorse.
Enal: secondo noi tutte le Province dovrebbero avere i dati sui cacciatori, derivandoli dai tesserini.
Baccolo: ha ragione, ma in alcune province non sono informatizzati o conformi questi dati.
Enal: ok alla banca dati, è un processo di buonsenso. Serve a sostenere e supportare una delibera, in modo che i soggetti accettino e vedano come lavoriamo. Da parte delle province inadempienti è necessario che si muovano e che inizino.
Baccolo; usiamo tutto quello che c’è ed è disponibile (es. anagrafica). La banca dati è uno strumento, però lo strumento comporta impegno dei cacciatori e lavoro da parte ns e delle Province. Progressivamente la banca dati deve restituire un risultato al cacciatore medesimo. La nostra idea è di poter restituire al singolo cacciatore la posizione del parco richiami in ogni momento o in momenti concordati.
Mazzoleni: in Provincia Bergamo è anni che si raccolgono dati, quando inviano il tesserino c’è allegato il modulo. Vi sono anziani che hanno problemi nell’utilizzo di tecnologie informatiche, inserirsi nel web non è semplice. Nella nostra nota gli uccelli destinati alle gare canore non devono essere censiti. Quindi come ci regoliamo per l’inserimento in banca dati? Per quanto riguarda il recupero, nella stagione di cattura 2013, degli uccelli non catturati nel 2012 siamo d’accordo, perché abbiamo perso il passaggio delle specie più importanti ossia tordo sassello e cesena. L’abolizione delle catture nel 2017 prevista dalla delibera è problematica, quanti allevatori potranno esserci? Da noi scarseggiano, la provincia aveva un albo e adesso non c’è più. Abbiamo creato l’osservatorio regionale ma non funziona, e quindi siamo in questa situazione.
Baccolo: uccelli per gare di canto e i riproduttori. Noi avevamo detto: la banca dati è uno strumento per la DGR di cattura dei richiami, pertanto a nostro modo di vedere gli uccelli nati da allevamento e destinati alle gare non ci interessano. Per quanto riguarda il tema della difficoltà di accesso alle nuove tecnologie, ci siamo messi dell’avviso di caricare il maggior numero di dati possibili già esistenti per evitare di disturbare i cacciatori. Non chiediamo una collaborazione per il caricamento, lo facciamo noi. Per il futuro dobbiamo stabilire delle regole di aggiornamento della banca dati.
Anuu: l’obiettivo è la DGR 2013, noi proponiamo di procedere prima con la banca dati gli uccelli di cattura, per cui bisogna fare lettura e sostituzione, poi successivamente ci concentriamo su quelli di allevamento, poi sono molto pochi gli uccelli di allevamento con le fascette di plastica.
Baccolo: ma se sono pochi perché non lo facciamo subito?
Anuu: secondo noi è importante e prioritario partire con quelli di cattura.
Acl: non accettiamo nessuna di queste cose proposte finora. Se vogliamo partire con un lavoro che tanto porta alla chiusura dei roccoli, perché fare questa banca dati? I cacciatori hanno gli uccelli in comune, esiste il problema degli uccelli condivisi, come ci comportiamo con quelli? il censimento richiami a Brescia è già stato fatto, non vediamo l’utilità di una banca dati fatta così, e perché non è obbligatoria?
Baccolo: non è obbligatoria, lo stiamo facendo perché ci sembra l’unico modo per aver nel 2013 una DGR che autorizzi le catture. Il TAR nel 2012 ha sospeso l’attività, dopo abbiamo prodotto documentazione con Province e Associazioni Venatorie e ci hanno dato ragione, ritirando la sospensiva. Noi stiamo lavorando perché ci diano ragione anche ad aprile. Facciamo tutto questo perché condizione indispensabile e necessaria per catturare nel 2013. Se non siete d’accordo devo chiedervi: qual è il suggerimento? La strada per voi percorribile?
Acl: il pericolo sono i controlli che ha menzionato. Trascrivere le sigle dei singoli richiami è un problema.
Baccolo: ho detto che chiediamo volontariamente tempo ai cacciatori che si impegnano, quindi mi sembrava giusto che avessero un ritorno, un risultato con quello che è archiviato nella banca dati che li riguarda, magari aiuta nelle procedure di controllo. La banca dati è fatta perché abbiamo bisogno di avere sotto controllo la situazione dei richiami. Aspettiamo il giudizio di merito del TAR per andare a Bruxelles a dimostrare che stiamo lavorando sugli impegni presi. Non abbiamo la certezza di poter recuperare i richiami non catturati nel 2012, ma se dimostriamo di stare ai patti, penso avremo autorevolezza per rimettere in discussione il percorso.
Anlc: a Brescia abbiamo il portale del cacciatore, accedendovi ho tutti gli uccelli di cattura che mi hanno dato negli anni, non ha senso che arrivi una lettera a casa che mi chieda le stesse cose. Per gli uccelli allevati non deve interessa sapere il numero della fascetta, ma solo il numero di uccelli detenuti. La nostra stagione è stata funestata dai ricorsi al TAR, che da sempre torto ai cacciatori. Secondo noi la DGR 2013 anche se fatta rispettando gli impegni presi, verrà impugnata lo stesso. Se non c’è certezza di un risultato la raccolta dei dati sarebbe una complicazione non sostenibile, e se poi dobbiamo smettere di catturare nel 2017 non siamo d’accordo a partecipare.
Baccolo: per quanto riguarda il tema del contenzioso, entro un mese sapremo dal TAR se abbiamo ragione. Se avremo ragione, comunque sicuramente ci faranno ricorso anche nel 2013, ma se abbiamo messo in piedi un percorso solido e rispettato gli impegni abbiamo più possibilità di non subire la sospensiva. Per quanto riguarda la discussione sulla fine delle catture (2017), io dico prima di dimostrare che stiamo ai patti poi negoziamo i termini. Per quanto riguarda i dati, se li ottengo dalla Provincia non c’è bisogno di disturbare i cacciatori. Però devono essere completi se no occorre richiederli ai cacciatori.
Fidc: preoccupati dai controlli. Noi per catturare abbiamo bisogno della DGR, e magari la politica ce la fa anche, ma la storia delle deroghe ci insegna che la politica non sempre funziona. C’è un iter che va avanti, a noi spetta il compito di aiutare, anche se non c’è obbligatorietà. Noi non vogliamo mettere in difficoltà i nostri cacciatori ma dobbiamo affrontare il problema perché non fare la banca dati, vuol dire non fare la delibera per il 2013. Sugli uccelli di cattura il problema si risolve, per quelli di allevamento il problema c’è, come l’ANUU chiediamo di arrivare a fine stagione venatoria per la dichiarazione dei richiami di allevamento. I casi con persone con tanti uccelli da allevamento sono minoritari (ma dove vivono?), gli altri cacciatori possono invece partecipare al censimento da subito.
Anlc: noi non crediamo tanto alla politica, ma chiediamo certezze, altrimenti l’attività di cattura va a morire e non c’è motivo di disturbare i cacciatori con queste richieste.
Baccolo: per quanto riguarda i dati: noi gestiamo i fascicoli aziendali di tutte le aziende agricole lombarde, fascicoli che sono fondamentali per prendere il contributo comunitario. Con tutti i dati, che sono migliaia di informazioni, da dieci anni e più facciamo la gestione e i dati sono accessibili solo ai proprietari e alla PA, e basta. La banca dati degli uccelli serve alla DGR 2013, le informazioni restano nei sistemi informativi della Regione, l’accesso è riservato al cacciatore e alla PA.
Enalcaccia: proponiamo anche noi di dividere le specie allevate dal quelle catturate, lasciare più spazio per la dichiarazione dei dati relativi alle specie allevate. Siamo tutti d’accordo tra associazioni per dilazionare la tempistica di dichiarazione dei richiami allevati.
Fidc: vorremmo che tra le diverse province ci sia almeno la stessa procedura, e chiediamo che la circolare sia mandata per conoscenza anche a noi Associazioni Venatorie.
Baccolo: per la circolare ok alla trasmissione anche alle Associazioni Venatorie, magari le province piccole hanno tempi più ristretti, e possono continuare sulla strada iniziata.
Anuu ritengo che il documento che certifica il possesso del richiamo possa aiutare il cacciatore in sede di controllo. (Controllo, che controllo?)
Baccolo: i numeri di matricola degli anelli possono essere certificati dal documento, si possono proporre delle linee guida per il controllo, passo dopo passo possiamo lavorare in questa direzione.
Acl: chiediamo copia delle comunicazioni con la Ce, in merito alla procedura che ha portato alla richiesta di formazione della banca dati.
Baccolo: vi farò avere le nostre richieste di parere a Bruxelles e le risposte di ISPRA e della Ce.
Alle ore 12:29 la riunione è aggiornata, si pone come data per prossimo incontro fine aprile, dopo la sentenza nel merito del TAR Milano sulla DGR 4036/2012.
Presenti:
FIDC Mauro Cavallari e Rossana Lucini,
ENAL Caccia Giuseppe Cavallaro,
ANLC Camillo Mazzoleni
ANUU Domenico Grandini,
ACL Carlo Bravo e Gino Marini,
Regione Lombardia: Dir. DGA Paolo Baccolo, Dir. UO Giorgio Bleynat, Guido Pinoli, Jacopo Tonetti.
Non c'è stata una AAVV che si è detta contraria al censimento degli allevati.....