Re: Meteo stagione 2012-2013
Sembra che ci risiamo: primi di Novembre con tempo compromesso? Sarebbe il 5° anno di fila.
Vedremo i prossimi aggiornamenti.
Maurizio
da Metelive .it
[h=1]Il maltempo dell'ultimo week-end di ottobre[/h][h=3]Modelli a confronto.[/h]In primo piano - Oggi, ore 09.51
Sembra ormai certo che da venerdì 26 il tempo possa cambiare in maniera significativa sul bacino centrale del Mediterraneo, in virtù di un doppio intervento perturbativo: il primo da ovest, legato ad una depressione in arrivo dall'Iberia, l'altro da nord, con un contributo di aria fredda ancora tutto da valutare.
Il modello canadese ed inglese propongono una soluzione perturbata autunnale di quelle serie, con l'aria fredda che irromperà sia dal Rodano che dalla porta della Bora, recando un peggioramento anche tosto su quasi tutto il Paese, in movimento da nord verso sud, con una depressione al suolo che lascerebbe il sogno.
Ben più blando il peggioramento proposto dal modello americano, che vedrebbe invece un minor contributo dell'aria fredda e dunque una depressione meno profonda e maltempo meno marcato, soprattutto al nord e fenomeni affidati soprattutto al calore del mare, che si tradurrà nella nascita di bubboni temporaleschi.
La spinta dell'aria fredda comunque potrebbe risultare nel complesso abbastanza rilevante osservando tutti i modelli nel loro insieme, confrontandoli soprattutto con le loro corse alternative. Il raffreddamento dunque sembra molto probabile, circa la sua entità entro le prossime 48 ore si scioglieranno molti dubbi.
Interessante anche la convergenza modellistica sulla successiva fase di maltempo, quella attesa in coincidenza con il periodo del Ponte di Ognissanti, accompagnata da una pesante sciroccata e da forti precipitazioni, destinate a colpire soprattutto il nord. Il tutto a causa di un affondo più occidentale dell'aria fredda.
La risposta del Mediterraneo naturalmente sarebbe mite, ma lo scorrimento su uno strato freddo porterebbe inizialmente a nevicate molto abbondanti sul settore alpino sino alle quote medie, seguite probabilmente da un triste rialzo dello zero termico sin oltre i 2000m.
Autore : Alessio Grosso
Sembra che ci risiamo: primi di Novembre con tempo compromesso? Sarebbe il 5° anno di fila.
Vedremo i prossimi aggiornamenti.
Maurizio
da Metelive .it
[h=1]Il maltempo dell'ultimo week-end di ottobre[/h][h=3]Modelli a confronto.[/h]In primo piano - Oggi, ore 09.51
Sembra ormai certo che da venerdì 26 il tempo possa cambiare in maniera significativa sul bacino centrale del Mediterraneo, in virtù di un doppio intervento perturbativo: il primo da ovest, legato ad una depressione in arrivo dall'Iberia, l'altro da nord, con un contributo di aria fredda ancora tutto da valutare.
Il modello canadese ed inglese propongono una soluzione perturbata autunnale di quelle serie, con l'aria fredda che irromperà sia dal Rodano che dalla porta della Bora, recando un peggioramento anche tosto su quasi tutto il Paese, in movimento da nord verso sud, con una depressione al suolo che lascerebbe il sogno.
Ben più blando il peggioramento proposto dal modello americano, che vedrebbe invece un minor contributo dell'aria fredda e dunque una depressione meno profonda e maltempo meno marcato, soprattutto al nord e fenomeni affidati soprattutto al calore del mare, che si tradurrà nella nascita di bubboni temporaleschi.
La spinta dell'aria fredda comunque potrebbe risultare nel complesso abbastanza rilevante osservando tutti i modelli nel loro insieme, confrontandoli soprattutto con le loro corse alternative. Il raffreddamento dunque sembra molto probabile, circa la sua entità entro le prossime 48 ore si scioglieranno molti dubbi.
Interessante anche la convergenza modellistica sulla successiva fase di maltempo, quella attesa in coincidenza con il periodo del Ponte di Ognissanti, accompagnata da una pesante sciroccata e da forti precipitazioni, destinate a colpire soprattutto il nord. Il tutto a causa di un affondo più occidentale dell'aria fredda.
La risposta del Mediterraneo naturalmente sarebbe mite, ma lo scorrimento su uno strato freddo porterebbe inizialmente a nevicate molto abbondanti sul settore alpino sino alle quote medie, seguite probabilmente da un triste rialzo dello zero termico sin oltre i 2000m.
Autore : Alessio Grosso