martin tonetto
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Re: Si ricominciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ragazzi miei qui state toccando il mio settorecmq vi garantisco che i provvedimenti in materia di movimentazioni di determinate specie avicole nel caso di malattie come l'aviaria sono previsti dal regolamento di polizia veterinaria e sono volte a ridurre al minimo l'estensione dei focolai onde evitare epidemie o pandemie negli avicoli d'allevamento,detto questo se dovessero esserci speculazioni dai mezzi d'informazione circa la pericolosità per le persone e la necessità di limitazioni alla caccia, li ci sarebbe tutto il diritto di indignarsi perchè sarebbero le solite boiate,questo perchè è vero si che un veicolo importante per la diffusione del virus sono i caradriformi e gli anseriformi selvatici ma è anche vero che il virus deve replicare all'interno delle speie domestiche per diventar patogeno per l'uomo in quanto tutti i casi umani erano legati a persone che stavano in situazioni di estrema contiguita con animali domestici infetti.detto questo poi l'influenza aviaria circola nei nostri allevamente da decine di anni va controllata e trattata con le pinze in quanto può causare danni incalcolabili al settore degli avicoli industriali ma questo non comporta ne consiglia limitazioni all'attività venatoria se non nella mente dei soliti animalati...e comunque per la cronaca si son svegliati tardi perchè i focolai risalgono ad almeno 15 gg fa forse 20(ora non ricordo)e da quel che so io riguardavano da vicino anche la provincia di Brescia...
ragazzi miei qui state toccando il mio settorecmq vi garantisco che i provvedimenti in materia di movimentazioni di determinate specie avicole nel caso di malattie come l'aviaria sono previsti dal regolamento di polizia veterinaria e sono volte a ridurre al minimo l'estensione dei focolai onde evitare epidemie o pandemie negli avicoli d'allevamento,detto questo se dovessero esserci speculazioni dai mezzi d'informazione circa la pericolosità per le persone e la necessità di limitazioni alla caccia, li ci sarebbe tutto il diritto di indignarsi perchè sarebbero le solite boiate,questo perchè è vero si che un veicolo importante per la diffusione del virus sono i caradriformi e gli anseriformi selvatici ma è anche vero che il virus deve replicare all'interno delle speie domestiche per diventar patogeno per l'uomo in quanto tutti i casi umani erano legati a persone che stavano in situazioni di estrema contiguita con animali domestici infetti.detto questo poi l'influenza aviaria circola nei nostri allevamente da decine di anni va controllata e trattata con le pinze in quanto può causare danni incalcolabili al settore degli avicoli industriali ma questo non comporta ne consiglia limitazioni all'attività venatoria se non nella mente dei soliti animalati...e comunque per la cronaca si son svegliati tardi perchè i focolai risalgono ad almeno 15 gg fa forse 20(ora non ricordo)e da quel che so io riguardavano da vicino anche la provincia di Brescia...