rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

beh non si può dire che abbiano lavorato per il bene della caccia intera, hanno solo strizzato l'occhio a chi, anche forze anticaccia, gli permettevano di rimanere li a ciurlare nel manico e a dividersi le fette di torta.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Io dico che la legge 157/92 è stata una "mediazione-compromesso" poco riuscita forse, che ci ha comunque consentito alla fine di andare a caccia anche ora e va collocata in un periodo di battaglie CAMPALI costituite da referendum FATTI e tendenze abrogazioniste molto forti che gente attempata come NOI NON può dimenticare.
E' forse stata una legge sbilanciata a favore dello stanzialismo allora imperante .... e che ha evidenziato esigenze DIVERSE da quelle volute dai migratoristi, mentre segnalo che allora sul territorio si era ben oltre il milione di doppiette, con comportamenti discutibili anche verso le culture agricole e regole ben poco rispettate ..... siamo sinceri.
Ora vado a mangiare ..... poi finisco il mio pensiero, opinabile, ci mancherebbe.

Preseguo ora.
Potrei anche dirti che "in parte" dopo questa legge, ma anche x poco tempo disponibile x lavoro, ho lasciato volutamente ogni carica rappresentativa ed impegno di corporazione venatoria, ma NON lo ritengo giusto xchè troppo personale e poco utile al dibattito e x riflettere sul ns ben poco chiaro ed oscuro invece futuro, ma dopo le mie critiche giovanili e delusione fortissima di allora verso le aavv "ho capito poi" che alcune cose effettivamente, pur dolorose andavano fatte e normate x la sopravvivenza e x evitare continui referendum, restando vicini al mondo agricolo.
Il SILENZIO VENATORIO x me invece è quanto di migliore è stato fatto in Italia ..... x stanzialisti e migratoristi in zone di pastura, capannisti compresi, x cui ..... io AUMENTEREI IL SILENZIO VENATORIO ..... pensa te, come vera e propria FILOSOFIA DI GESTIONE VENATORIA diversa dall'attuale.
Io so solo che, x esperienza diretta pluriennale e senza timore di smentita, che si abbatte di più dopo giorni di silenzio ovunque, nei chiari, in pineta, girovagando a stanziale, a colombacci, ecc. e NON si può pensare che la LIBERTà diventi ANARCHIA SE NON SI OBBLIGA ALLORA LA GENTE A PRENOTARE PRIMA LA GIORNATA IN COMUNE MAX 3 gg settimana CON RITIRO LICENZA X CHI SGARRA ..... xchè se si rimanda invece ai vari sotterfugi coi tesserini praticati o praticabili SOLO xchè si vuole cacciare tutti i giorni e solo xchè si ha del tempo a disposizione e più di altri è SOLO x EGOISMO, NON x GESTIONE delle specie e del territorio, siamo seri.
La caccia è una "bestia" a più teste, tante teste ..... con tante specializzazioni ed esigenze finanche contrapposte; lo stanzialista e beccacciai vogliono silenzio venatorio e comportamenti correlati ..... lo stesso dicasi i beccacciai, noi waterfowlers vorremmo che la gente in primis rispettasse le distanze dagli appostamenti e NON tirasse a tutto quello che vola o cura e che chi NON pratica questa forma particolare ne restasse fuori ....., i cinghialai vorrebbero le colline solo x sè ....., quelli del prato vorrebbero poca gente che si piazza a pochi metri o che gira coi cani lì attorno, i colombacciai ..... sanno meglio di me, che sparo selvaggio NON fa bene, i capannisti NON ne parliamo neppure, ..... ed allora tutto questo DOVREBBE forse lasciare spazio solo a chi vuole sparare agli uccelli nuovi che entrano dal mare o dai valichi o che rastrella dalla mattina alla sera ??? Poi, in relazione al territorio e campagna-specie, chi fa di più tra i vari soggetti ??? Chi fa le catture, chi cura i propri cani, chi i propri richiami ed appostamento, chi pulisce e sistema i propri siti, o ..... chi spara e basta ???

Un rappresentante SERIO ED ONESTO DEVE MEDIARE TUTTE QUESTE ESIGENZE DIVERSE, VALUTARLE TUTTE, ASCOLTARE TUTTI ..... E TROVARE SOLUZIONI X TUTTI, MEN CHE MENO X ALCUNI FACINOROSI SGANCIATI DAL SENTIMENT SOCIALE E DEI TEMPI ..... .
Preferisco allora chi "sta zitto" e fa quello che individualmente ritiene di fare, assumendosi le proprie responsabilità, ma NON richiede provvedimenti normativi globali che sono DANNOSI x la categoria e le specie, o NON in linea con i TEMPI SOCIALI CHE VIVIAMO ORA, anche politici, tanto più che è e sarebbe IMPOSSIBILE tornare indietro dalla 157/92 x cui ..... alla fine, con realismo, si parla di aria fritta anche x la facile strumentalizzazione che una simile eventuale proposta darebbe ai verdi in termini mediatici della serie "doppiette selvaggie: vogliono cacciare tutti i giorni" di facile presa sui mass media ed opinione pubblica. Siamo IMMATURI causa i comportamenti di MOLTI, decisamente TROPPI sul terreno e verso le norme, refrattari ad ogni limitazione anche sensata ed incapaci di PROPORRE anche solo COMPROMESSI.
DOPO LA 157/92 non potremo MAI ridico MAI OTTENERE NIENTE DI PIù, SE NON SUFFRAGATO SCIENTIFICAMENTE E POLITICAMENTE, ovvero SENZA ISPRA E NUMERI PARLAMENTARI ..... x cui al maximo il "do ut des" può essere la filosofia che ci può portare a variazioni, piccole variazioni-modifiche-aggiornamenti ai tempi ed al territorio-specie-numero cacciatori-variazione agricoltura della ns normativa di riferimento.

Alla luce poi delle mie personali convinzioni, suffragate da 37 licenze e tanta gente conosciuta ed esperienza diretta che significa VISIONE dei comportamenti, io farei l'inverso invece, a rischio di impopolarità ed antipatia forumistica, fermo restando il voler RISPETTARE il PRINCIPIO DELLA CACCIA SOCIALE e di STORIA CHE SI PERPETUA NEL TEMPO PUR TRA MILLE DIFFICOLTà.
AUMENTEREI le giornate di silenzio venatorio ..... conosco esattamente troppa gente e lo skill medio di costoro che ogni giorno vanno in barba ai tesserini e come di solito si comportano quegli abitudinari della caccia di tutti i giorni consentiti dal calendario ..... gregoriano però, NON venatorio. Lasciamo perdere ..... certo forse sparano benissimo, alcuni sono anche grandi Cacciatori, ma molti ..... hanno una etica e si comportano in relazione alle norme ..... "discutibilmente" (x essere buonisti ed usare un eufemismo).
Io poi cederei/CHIUDEREI o la domenica pomeriggio (x dare un senso alla fruibilità x tutti di campagna-pinete-boschi con serenità ed in sicurezza, oltre al fatto che la pressione venatoria del sabato-domenica è la maxima possibile) od il lunedì pomeriggio (dopo sabato-domenica e lunedì mattina ..... far riposare le specie appare opportuno) x ottenere una ora di caccia in più la sera SOLO da appostamento alla migratoria; perderei la moretta x le oche; ..... creerei più specializzazioni normate vincolando il cacciatore SOLO ad alcune di esse e specie cacciabili NON però a tutte ed a come "gli gira" x tirare; inasprirei decisamente le sanzioni pecuniarie ed i ritiri di licenze e fucili a scapito del penale, ..... xchè parto dal seguente concetto:
- PRIMO: RISPETTARE SEMPRE I COLLEGHI che si "dedicano" a caccie specializzate e relative specie insidiate, SE diverse da quelle abitudinariamente e volontariamente noi preferiamo, ..... e che solo CASUALMENTE-x fortuna incontriamo durante la ns giornata venatoria".
- SECONDO: CHI COMPIE ATTI GRAVI CONTRO CERTE NORME PREVISTE ED IL BUON SENSO CIVILE FA DANNI GRAVISSIMI ALLA COLLETTIVITà DEI CACCIATORI ONESTI ED ALLA CATEGORIA X CUI VA RADIATO E TRATTATO SEVERAMENTE.
- TERZO: AI BRACCONIERI VA IMPEDITO DI DETENERE ARMI E LO STESSO A CHI COMPIE REATI SOCIALI ED A CACCIA PARTICOLARMENTE GRAVI O CON RECIDIVA.
Solo la via della SPECIALIZZAZIONE ESTREMA e LIMITATA x me alla fine potrà "aiutarci" sia ad omogeneizzare i ns comportamenti sul terreno che verso specie ed altri cacciatori, una sorta di etica forzata ..... al fine poi di SOMMARE le ns energie, SENZA troppa LITIGIOSITà come oggi è ..... x egoismo e troppo generalismo: abbatteremmo tutti certo meno specie, ma di più di quelle preferite-scelte alla fine e con minori mal di pancia quotidiani x gente litigiosa-arrogante-maleducata-incapace-ecc..
Io sono contento x tutti quelli che quest'anno si sono divertiti ai turdidi essendo stato anno eccezionale; però ritengo eticamente poco onesto che io, waterfowler come specializzazione, pagando un tesserino ed avendo tanti amici che lo fanno, vada giù in Puglia solo x sparare a fare il rastrello una volta ogni tanto ...... e, DA SEMPRE, HO RIFIUTATO x coerenza, pur sbalordito dai carnieri, risultati, divertImento, numeri e racconti mirabolanti. Preferisco di gran lunga un "poco" di anatidi, ma piuttosto imparare-confrontare-verificare le esperienze altrui in altre zone e verificare il diverso comportamento delle specie, la diversa gestione del territorio di attrattiva, le "malizie" di altre zone e colleghi, le capacità altrui nel fischiare-disporre stampi-ars venandi in genere, ecc. ..... che "rubare tordi solo sparando a ds e manca, che poi NON mi renderebbero felice la sera e NON alimenterebbero il bagaglio tecnico venatorio QUOTIDIANO od il mio mondo di esperienze e conoscenze da tramandare, a chi invece lo sarebbe o farebbe x propria passione-tradizione-cultura-storia".
Questo x me è il rispetto, e lo stesso faccio con i cinghialai, capannisti, stanzialisti, cacciatori del prato ..... cui rifiuto spesso inviti ricevuti (anche in riserva) salvo x motivi di "persona amica", NON x la caccia ..... credo di essere stato chiaro.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Le aavv hanno tutte il proprio interesse a chiuderci in riserve , ho notizie che nel Lazio il presidente della anlc ha tolto territorio cacciabile ,magnifico per tordi e beccacce , per farne la sua riserva personale o per ospiti paganti , alla faccia dello slogan libera caccia in libero territorio
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

ti quoto al 1000% ,
forse all'inizio sono partite con tutti i buoni propositi ma poi....... quando hanno visto il grano a palate si sono perse
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

....battetevi prima di abbandonare un AV x un'assicurazione privata che dellla ns passione di sicuro non importa un fico secco...[/QUOTE ha scritto:
perchè alle AAVV interessa? Dai fatti non mi sembra
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

dall'alto della nostra amicizia e della considerazione che nutro per te e per quello che fai, ti dico, hai ragione, ma il mio come quello di altri vuol essere un atto di protesta, consapevoli che divisi non si va da nessuna parte, ma anche stufi di essere presi in giro da chi continua oggettivamente a portare avanti solo i propri interessi di bottega e di "cadrega" (poltrona).
Il discorso è certo rivolto alle AAVV in generale, sapendo che alcuni, ahimè pochi, soggetti lavorano veramente per la nostra causa.
Mi spiace, ma come tu mi insegni, gli esempi di questa mal gestione della politica venatoria italiana si sprecano, sappiamo benissimo come, fingendo di fare i nostri interessi e nel contempo strizzando l'occhio anche ad anticaccoia, hanno ridotto la caccia in Italia, non sapendo contrapporsi ai nostri nemici. Fin tanto che non ci sarà una reale, effettiva, visibile, concreta, inversione di tendenza, la mia adesione non l'avranno più.
Nel mio piccolo continuerò a lavorare per la caccia, nell'ambito della mia sezione comunale che anche sotto la mia spinta, ha rivisto il proprio statuto e si è svincolata dall'appartenenza a qualsiasi AAVV.

Maurizio

Tu sei positivo, Nel mio piccolo......... secondo il mio pensiero il tuo gesto è nobile e da ammirare, ma purtroppo sterile quasi rasenta l' autolesionismo. Io per tanti anni ho provato cercato voluto cambiare l' andazzo dal dentro (e ancora ci provo ) anche se mi sento brancaleone, ma voglio sperare che in fondo esisterà uno che come me te o altri .........

Romano
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Le associazioni sono fatte dai cacciatori che hanno le stesse idee sulla caccia. Far parte di una Associazione deve essere una scelta non come volte accade, per tornaconto personale. Stà al singolo collaborare con nuove idee, iniziative, e volontariato, è allora che l'associazione genera aggregazione e si rende utile per tutti gli associati. Quando qualcuno decide di fare i propri iteressi economici, tutto il discorso associativo fallisce miseramente e porta alla perita di interesse per la caccia in generale. Putroppo questo succede quando girano molti soldi ( rimborsi spese indennità di carica, favori ad amici ecc ) e a qualcuno fanno comodo. La controprova è che molte piccole realtà comunali legate ad associazioni radicate sul territorio, mandate avanti da cacciatori che credono nel volontariato, sono quelle che funzionano meglio, e tutti i soci sono contenti dei risultati sul territorio. Dunque credo sia il volontariato puro che tiene in vita certe Associazioni .
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

secondo me non possiamo pensare di mettere sotto un unica bandiera tutte le AAVV, x un semplice motivo,che cmq è sarà sempre il più bravo chi nella sua realtà raccogliera più iscritti locali!!!
quindi avanzerà e così via!!!
se non si spiegherebbe oltre i vantaggi che ci sono economici nel costituire una AAVV il xchè di 10 associazioni in un a provincia!!!
io dico solo che siamo rovinati!!!!
bisogna creare dalla base un partito che sia costituito da cacciatori vecchi e nuovi,con la possibilità anche di assicurarsi x e essere in regola con tutto,ma avere delle uniche iscrizioni e sopratutto al momento dell'elezioni portare le proipie liste con dellle persone che sono con noi xchè conoscono la realtà!!!
questa può essere una svolta,ma se alla prima occasione poi non raggiungiamo una vera percentuale alle urne...saremo fuori ancora un avolta da tutti i giochi!!!
peccato!!!!
e pensare che avremmo un potere non indifferente!!
ciao
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Purtroppo AAVV o partito o qualsiasi altra forma di associazionismo hanno un punto in comune che è poi l'anello debole del sistema: la base, seppur con le sue pecche ha in animo solo il bene della caccia, purtroppo la base non può comandare, deve demandare e sono purtroppo gli eletti che una volta insediati, non fanno ciò per cui erano stati eletti, questo è il problema, è sempre politica, anche qui, se i nostri rappresentanti venatori si comportano come quelli politici non c'è scampo. Bisognerebbe posizionare nelle giuste sedi persone come Ciromenotti, Ligasacchi, il compianto Pinotti e tanti altri, ma che sono sempre pochi rispetto alla massa dei parassiti paraculi che pensano solo ai loro meri interessi.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Abbandonare le aavv è cosa buona e giusta . Chiedo a chi l'ha fatto di dare indicazioni riguardo le compagnie che effettuano la copertura .
grazie e aff...lo le aavv !!
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Milano assicurazione divisione la Previdente. Polizza del Cacciatore
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Mah, non mi sembra, gli esempi sono molteplici: guarda solo cosa è successo a Brecsia e Bergamo con i roccoli, con il numero di giornate per cacciare la migratoria, con la storia dell'anteriorità dell'iscrizione negli ATC ecc. ; poi a mio avviso bisogna smetterla di guardare le realta regionali, le AAVV sono riconosciute ed operano a livello Nazionale, quando si siedono ai tavoli per le decisioni che contano, lo fanno per l'Italia intera, quindi per me non si salvano solo perchè nella tal regione, la tal AAVV opera bene, li sono gli uomini (come detto prima) che fanno la differenza, non purtroppo le linee di politica venatoria.
Posso capire che la Carretta od il tuo presidente, sono persone che si battono per la caccia, ma non mi sembra che riescano a smuovere il continuo, lento, inesorabile, declino della caccia italiana. Sono i Don Chisciotte che nominavo precedentemente, ma i mulini a vento son sempre li.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Mah, non mi sembra, gli esempi sono molteplici: guarda solo cosa è successo a Brecsia e Bergamo con i roccoli, con il numero di giornate per cacciare la migratoria, con la storia dell'anteriorità dell'iscrizione negli ATC ecc. ; .

L'anno scorso se non ci fosse stato l'incensante lavoro delle aa.vv (o meglio non di tutte e su di questo te ne do atto) in Lombardia tu/noi non avremmo avuto:
- legge sulle deroghe
- legge sui roccoli (scritta male quanto vuoi ma perlomeno ha permesso le catture per un paio di mesi)
- permanenza negli atc ante 2011
e questo solo per dire le cose più importanti. Poi sono il primoa dire che molte cose dell'associazionismo venatorio debbano essere cambiare ma il nascondersi dietro le solite lamentele oppure dietro l'assicurazione privata la vedo esclusivamente come una scelta di comodo.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Il contraddittorio sarebbe infinito, tu hai fatto l'esempio del 2011, ti chiedo cosa successe nel 2010, cosa è successo in Veneto quest'anno e poi come ti dicevo, parli di deroghe, problema zonale, di roccoli, idem con patate, ma quando allarghiamo il raggio di veduta ci confrontiamo con il 41bis, con tutte le limitazioni ai calendari e via di questo passo. Ti ripeto, personalmente la scelta dell'assicurazione privata la ritengo un voto di protesta, non una scelta di comodo, a me non cambia praticamente nulla, semplicemente non supporto chi ritengo di non fare i nostri interessi.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Però abbiamo una legge dal 92, come prima del 68 ..... e quello che ci ha fatto più male sono state certe interpretazioni e stravolgimenti restrittivi di giudici-regioni-provincie.

A livello NAZIONALE noi cacciatori possiamo fare ben poco x me, anzi NON POSSIAMO FARE UNA BEATA MAZZA ..... possiamo solo difendere e rinviare-fare imboscate-affossare provvedimenti globali ulteriormente di divieti-abrogazioni BEN PIù GRAVI mantenendo un pericoloso status quo e compromesso mal fatto e mal gestito della legge attuale, MA IN QUESTA LEGISLATURA L'AUTOGOL x me CE LO SIAMO FATTI DA SOLI CON TESI E RICHIESTE FUORI TEMPO-SPAZIO-LUOGO ..... ORSI DOCET.
Io sostengo che tra GETTARE UN VOTO CHE NON SUPERA LO SBARRAMENTO DI CERTO E SENZA DUBBI, ed eleggere un cacciatore in uno dei 3 blocchi nazionali+Lega al limite se la si ritiene indipendente, io (ma è solo il mio parere) PREFERISCO un CACCIATORE CERTAMENTE ELETTO in un grande partito che mi può rappresentare, che NON sia muccarolo però ..... . A livello invece amministrativo locale ..... lo condivido e posso finanche sostenerlo SE poi le candidature ed istanze sono adeguate e coerenti con i tempi ed il territorio di riferimento.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Sempre x approfondire, ricordo poi che la legge 157/92 est legge quadro di riferimento, con talune "sbavature" evidenti (vedasi fine caccia al tramonto contro Europa e prassi ovunque, veramente assurda).

Quasi tutti i vincoli e lacciuoli invece, di cui parecchi sconcertanti, sono in realtà INTERPRETAZIONI E RESTRIZIONI di giudici-ggvv e NORMATIVE REGIONALI, fatte da POLITICI E PARLAMENTINI LOCALI ..... più o meno col consenso-silenzio delle AAvv ..... x cui NON è COLPA DELLA 157/92 IN Sè, MA DI PERSONE CHE HANNO POTERE ...... e REGOLE RESTRITTIVE CHE LA VOLONTà POLITICA IMPERANTE DI REGIONI-PROVINCIE IMPONE A PRESCINDERE DAL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE.

Troppo spesso qui, come altrove, e nei bar si FA CONFUSIONE TOTALE NELLE ANALISI ..... e SI MISCHIANO I LIVELLI DI RESPONSABILITà E DI CRITICA senza DIFFERENZIARE ED ULULANDO ALLA LUNA SENZA SENSO.
Se il Lazio dà 9gg in febbraio in più x cacciare il colombaccio ..... la 157/92 lo consente così come i Key ....., se però la E.R. VIETA il colombaccio fino al 1^ ottobre dal prossimo anno, la 157/92 lo consente, ma la COLPA dello SCEMPIO è SOLO POLITICA. CLARO ??
Decidere se fare tanti piccoli o pochi ATC più grandi x poter girare di più ..... compete alle Provincie, alle comunità locali ed aavv, NON alla 157/92 ..... .
La Vigilanza più "preventiva" o più "soppressiva", più "formale" o più "sostanziale" compete all'assessorato caccia e chi lo dirige della Provincia ..... o del Comandante Prov. del CFS, NON dalla 157/92 ..... che ANDREBBE COMUNQUE RIVISTA X PARTICOLARI SANZIONI PENALI ED AMMINISTRATIVE, sia chiaro. Ecco cosa vuole dire "piani diversi" di confronto delle idee, senza confondersi dietro a facili SLOGAN IRREALISTICI anche se di facile presa sul popolo dei cacciatori "CREDULONI" o che si ILLUDONO di RIBALTARE il mondo ..... e che più spesso "PREDICANO BENISSIMO E POI SUL CAMPO RAZZOLANO MALISSIMO", senza rispetto altrui, delle specie, e delle norme ..... .

X cui conoscere meglio la 157/92, rispettarla, approfondirla, proporre POLITICAMENTE A LIVELLO NAZIONALE VARIAZIONI RAGIONATE E MEDIATE E CON SENSO CIVILE ED EUROPEO HA UNA LOGICA; proporre rivoluzioni e critiche gratuite retrograde da circolazione e sparo liberi e selvaggi che furono ..... SIGNIFICA FALLIMENTO PREANNUNCIATO, NON SAPERE NULLA DI NORME CONSOLIDATE ED AAVV, NONCHè DI ESSERE ANARCHICI VERSO LA MAGGIORANZA SPECIALIZZATA DEI CACCIATORI.
L' ISPRA è UN TEMA NAZIONALE ..... LA REVISIONE DELL' IMPIANTO SANZIONATORIO è UN TEMA NAZIONALE ..... LO STORNO è UN PROBLEMA NAZIONALE ..... L' ORA SERALE IN PIù è UN TEMA NAZIONALE ..... ALCUNE SPECIE CACCIABILI, MA CANCELLATE IN QUESTI ANNI SONO UN PROBLEMA NAZIONALE (NON gli uccellini, sia chiaro).
QUASI TUTTE LE BATTAGLIE CHE SPESSO QUI SI LEGGONO VANNO RIVOLTE SOLO AI POLITICI LOCALI, REGIONALI E PROVINCIALI IN PRIMIS, A CHI DIRIGE GLI ASSESSORATI CACCIA NELL'INDIRIZZO DELLA VIGILANZA VENATORIA, AI RAPPRESENTANTI DELLE AAVV, ..... a partire dalle DEROGHE E VINCOLI EVIDENTI CHE SUSSISTONO, che ben poco COINVOLGONO la globalità dei cacciatori ..... e quindi con FORZE AUTONOME E LOCALI ..... SENZA ALCUNA POSSIBILITà DI UNITà E DI INTERESSE A PARTIRE DALLA REGIONE LIMITROFA, CHE SE NE FREGA LETTERALMENTE COME I SUOI CACCIATORI ... .

IL PARTITO CACCIA-PESCA-AMBIENTE ET ALTRI simili, HANNO CAPITO FINALMENTE CIò OPPURE PENSANO CON MENTE REGIONALE O LANCIANO SLOGAN E POCO PIù ?????
I CACCIATORI QUANDO SOPRATTUTTO DANNO IL VOTO AMMINISTRATIVO X REGIONE-PROVINCIA PENSANO ALLA CACCIA OPPURE SI TURANO IL NASO E VOTANO L'IDEOLOGIA DI RIFERIMENTO CON MASOCHISMO ..... X POI MAGARI PIANGERE LACRIME DI COCCODRILLO X LE LIMITAZIONI CHE LO SCHIERAMENTO SCELTO IMPONE ?????
Sia chiaro, ognuno si misura con se stesso, fa il proprio esame di coscienza se ritiene di farlo, e NESSUNO può giudicare altri nel voto che esprime, col maximo rispetto possibile; x quanto mi riguarda, io in E.R. SO ESATTAMENTE COSA NON VOTARE X IL TEMA CACCIA.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Io penso che occorra scindere la politica nazionale da quella locale e la politica vera e propria dalle AAvv.

A livello Nazionale è inutile pensare a un Partito vero e proprio dei cacciatori che possa raccogliere consensi tali da sfondare soglie di sbarramento et altro e nemmeno l'apparentamento sarebbe facile essendo 3 de facto le ideologie che si confrontano a quel livello.
X quel che mi riguarda dico che CHIUNQUE SIA CACCIATORE E SI SCHIERA CON UNO DEI 3 BLOCCHI DI LIVELLO NAZIONALE merita il ns voto in funzione della ideologia in cui ciascuno crede. Abbiamo quindi bisogno di cacciatori in Parlamento ELETTI, NON gente trombata o che NON ha chances ..... voti sprecati ed inutili in altro senso; anche SE NON facessero niente come sempre accaduto alla fine potrebbero però sempre bloccare ISTANZE DI DIVIETO ED ABROGAZIONE a livello Nazionale.

A livello regionale-locale invece POTREMMO ANCHE AVERE BISOGNO DI UN PARTITO CHE SI SCHIERI CON L'IDEOLOGIA PREVALENTE IN QUELLA AREA o che quantomeno sappia dialogare interfacciare il mondo locale. Onestamente a SN lo storico connubio coi verdi del PD alimenta tensioni e contraddizioni ..... ed ognuno si sappia regolare, xchè rischia di USCIRE DALLA COALIZIONE ..... e qua è sempre andata così alla fine.

A livello AAVV inutile pensare di NON evitare confronti con Federcaccia-Arcicaccia-LiberaCaccia-Enalcaccia: delle 2 vie: o il CPA riesce a caratterizzarsi coi NUMERI come una big associativa o resterà eterna incompiuta. Inutile poi pensare a proposte anarchico-rivoluzionarie su caccia ai migratori in CONTRAPPOSIZIONE nelle modalità-tempi e gestione territorio alle PRIVILEGIATE istanze di cinofili-stanzialisti-cinghialai-beccacciai ed ora pure i muccaroli. X cui sparatoria selvaggia, gli uccelletti, NO silenzi venatori, NO limitazioni, NO regole severe nel muoversi nel territorio, ecc. SI CONTRAPPONGONO AB ORIGINE CON QUANTO RICHIEDONO-VOGLIONO i cinofili, la federcaccia, il mondo agricolo, ..... X CUI OCCORRE SAPERLO E MUOVERSI DI CONSEGUENZA.

QUINDI:
- SE SI VUOLE DIALOGARE, occorre "abbassare" le pretese e ricercare nell' ambito della 157/92 e nelle LR di trovare punti di sintesi ed accordo partendo dal fatto che i migratoristi comunque sono "minoranza" e soprattutto ISOLARE LE FRANGE ESTREMISTICHE DI SPARO SELVAGGIO E OGNI TEMPO-LUOGO O CON POCHI LIMITI.
- SE SI VUOLE LITIGARE, E RESTARE DIVISI, basta fare come finora ..... NON c'è problema, e a NOI riesce sempre bene.

Resta una via nel tempo che si basa sulla FORZA DEI NUMERI E TESSERE SUL TERRITORIO ..... sia locale che SOPRATTUTTO NAZIONALE.
 
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