CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Racalmuto, 29/08/2011
Al Dr. Elio D’Antrassi
Alla D.ssa Rosaria Barresi
Al Dr. Emanuele Zappia
P A L E R M O
Rispetto alla bozza di Calendario discussa in Assessorato giorno 16 Agosto troviamo ancora ulteriori aggiustamenti in peggio. Avevamo proposto diverse modifiche e confidavamo di potere ottenere quello che ci spettava. Così non è stato.
Anche se è stata garantita l’apertura per questa annata venatoria dobbiamo affermare che questo Calendario Venatorio è il più penalizzante delle Regioni Italiane escluso il Piemonte. A rendere le cose più complicate ci si mette anche l’Assessorato al Territorio il quale va al di là delle proprie competenze entrando nel merito di quelle che sono proprie dell’Assessorato alle Risorse Agricole. Le proposte presenti nella Valutazione d’incidenza sul Calendario relative alle date della stagione venatoria rappresentano una forzatura, in quanto la Valutazione d’incidenza riguarda l’impatto della caccia sui siti Natura2000 e non
sull’intero territorio regionale.
La Guida ISPRA, così come il parere espresso sul calendario, non è vincolante per la stesura dei Calendari Venatori (vedi sentenza TAR Lazio 2010).
Non riusciamo a capire quale difficoltà abbia la Regione Sicilia a non volere , a distanza di quattro anni dalla sua emanazione, recepire il D.M. del 17 Ottobre 2007 (meglio conosciuto come il Decreto Pecoraro Scanio ) il quale consentirebbe senza bisogno di artifizi od alchimie di potere esercitare , regolamentandola, l’attività venatoria alla selvaggina migratoria all’interno dei siti Natura 2000.
La nostra Federazione, pur subendo questo Calendario Venatorio ( abbiamo espresso il nostro voto contrario in sede di Comitato Faunistico Regionale ) e non accettando i ritardi con i quali sono stati affrontati il Piano Faunistico Venatorio , che è ancora in itinere, e tante altre problematiche, siamo sempre disponibili al dialogo con le Istituzioni ed i Funzionari purchè da questo momento in poi si discuta ed approfondisca le varie tematiche in un modo completamente diverso da come sino ad adesso è stato.
Vogliamo essere messi per tempo a conoscenza, riunendo magari più spesso il Comitato Faunistico Regionale, e resi partecipi di tutte le attività che gli Uffici svolgono nella gestione del territorio e della fauna per poter dare il nostro fattivo contributo e non trovare , a sorpresa, i vari Decreti sulla Gazzetta Ufficiale.
Letto il Calendario Venatorio appena emanato ci permettiamo di suggerire alcuni correttivi, elaborati in collaborazione con l’Ufficio Avifauna Migratoria FIDC, a nostro parere molto importanti, da potere apportare al Calendario stesso e precisamente :
- la chiusura e/o apertura dell’attività venatoria alle seguenti specie dovrebbe essere
spostata a queste date:
1) il Colombaccio al 30 Gennaio 2011;
2) la Beccaccia al 19 Gennaio 2011;
3) gli Acquatici ed i Corvidi apertura 18 settembre e chiusura 30 Gennaio;
4) il Tordo Bottaccio, il Tordo Sassello e la Cesena al 19 Gennaio;
5) la Quaglia apertura 11 Settembre e chiusura 20 dicembre;
6) l’uso del Furetto sarebbe più opportuno uniformarlo, salvo casi particolari, sia nella
data di apertura che di chiusura.
7) La restrizione imposta nella caccia alla Tortora e Merlo da effettuarsi solo da appostamento temporaneo è priva di senso in quanto nelle stesse giornate è consentita la caccia vagante al Coniglio selvatico. Si ricorda che la limitazione della caccia da appostamento temporaneo è fatta per limitare il disturbo sulla fauna, in particolare con l’uso dei cani, nel periodo precedente l’apertura generale della caccia vagante (3° domenica di settembre) .
Poichè in Sicilia la caccia vagante con l’uso dei cani si apre in concomitanza con quella alla Tortora e Merlo di fatto non ha senso la limitazione dell’appostamento temporaneo.
TUTTE LE PROPOSTE DI SPOSTAMENTO DELLE DATE DI STAGIONE DI CACCIA SOPRA DESCRITTE SONO IN ARMONIA CON I DOCUMENTI EUROPEI KEY CONCEPTS, GUIDA INTERPRETATIVA, DIRETTIVA 147/2009 “UCCELLI”, PARERE ISPRA SULL’UTILIZZO DELLA DECADE DI SOVRAPPOSIZIONE (ALLEGATO), NONCHE’ CON LA LEGGE NAZIONALE 157 E LEGGE REGIONALE 33.
Le variazioni di date proposte sono infatti state recepite nei calendari venatori di ben 8 regioni italiane (Veneto, Friuli, Liguria, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Calabria), con alcuni casi di stagioni ancora più lunghe (es. Tordo bottaccio al 30 gennaio, Colombaccio al 9 febbraio), ovvero queste regioni NON hanno recepito la Guida ISPRA nè il parere reso da questo ente. Ancora le regioni Lombardia, Emilia Romagna e Toscana NON hanno variato la propria legge regionale di calendario venatorio dopo l’uscita della Guida ISPRA e mantengono stagioni di caccia simili a quelle sopra proposte.
La Regione Sicilia ha quindi tutti gli elementi per venire incontro alle legittime aspettative dei cacciatori siciliani, che oggi si trovano nella spiacevole condizione di poter esercitare la loro passione in tempi e modi fortemente difformi e penalizzanti rispetto ai propri colleghi di altre regioni.
Rimaniamo a disposizione per qualsiasi iniziativa di collaborazione proposta dalla regione.
Saluti
Il Presidente
Giuseppe La Russa