Re: CALENDARIO VENATORIO VENETO 2011-2012
Treviso, lì 22 luglio 2011
Al Presidente della Provincia di Treviso
Dott. Muraro Leonardo
All’assessore provinciale alla caccia della Provincia di Treviso
Dott. Lorenzon Mirco
e p.c.: Al Presidente della Giunta regionale del Veneto dott. Luca Zaia
agli Assessori regionali
ai Consiglieri regionali del Veneto
Le associazioni aderenti al Coordinamento delle Associazioni Venatorie della provincia di Treviso,
riunitesi a Treviso in data 22 luglio 2011, hanno unanimemente deciso di formalizzare la propria
posizione sul metodo utilizzato nella formulazione del calendario venatorio regionale per la
stagione 2011/2012 che ha comportato restrizioni e penalizzazioni ingiustificate all’attività
venatoria non condivise dalla stragrande maggioranza dei cacciatori trevigiani.
Le scriventi associazioni esprimono il loro formale dissenso sul metodo utilizzato dall’assessorato
provinciale alla caccia della provincia di Treviso che, dopo aver assunto degli impegni con il mondo
venatorio trevigiano a seguito di un apposito incontro tenutosi a Treviso in data 16 giugno u.s., è
venuto meno agli impegni assunti, inviando alla Regione una richiesta di regolamentazione
dell’attività venatoria totalmente diversa rispetto a quella concordata nel corso della sopracitata
riunione.
A giustificazione di questa incoerente posizione assunta, l’assessorato caccia della provincia di
Treviso utilizza l’esito di un “ fantomatico referendum “ che sarebbe stato indetto tra tutti i
cacciatori iscritti agli Ambiti Territoriali di Caccia della provincia.
A tale proposito, le scriventi associazioni venatorie, dopo attente verifiche fatte presso i propri
associati, ritengono di dover richiedere formalmente alla provincia di Treviso la documentazione
relativa al sopracitato “fantomatico referendum”, sia per quanto riguarda le modalità di indizione
dello stesso, il numero dei soggetti interpellati, il numero delle risposte pervenute alla provincia
entro la data del 12 luglio u.s, gli strumenti di controllo attivati dalla provincia di Treviso per
assicurare il regolare svolgimento del “fantomatico referendum” e per impedire la manipolazione
dei dati raccolti.
Firmato:
Coordinamento delle Associazioni Venatorie della provincia di Treviso Anche Treviso stà contestando Stival e per fortuna che sono leghisti .