Re: Preapertura 2011 calabria e sicilia
Ascn: la drammatica situazione della caccia siciliana
giovedì 30 giugno 2011
L'Associazione siciliana Ascn ha scritto ai cacciatori per informarli sulla situazione della caccia siciliana dopo gli incontri tenuti con gli amministratori regionali. Piano faunistico venatorio e calendario, entrambi ancora in via di definizione, sono subordinati ai ritardi nell'avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, che a quanto pare dovrà comunque essere integrata con quella sui singoli siti Sic e Zps, visto che è stata posticipata a dopo l'approvazione del Piano. Ascn fa inoltre sapere che esistono dubbi sulla metodologia di calcolo della percentuale di territorio da destinare a protezione, visto che non è ancora stata prevista alcuna procedura per raggiungere la quota del 25% di territorio per alcune province (otto su nove, esclusa Messina).
Nello specifico del calendario, si legge nella missiva di Ascn, “ci è stata propinata una bozza di Calendario Venatorio che prevede l’apertura della caccia il 10 di settembre e la chiusura il 19 gennaio (eccezion fatta per la caccia al cinghiale), l’apertura al 1° di ottobre per le isole minori (aree esterne alle ZPS), la chiusura dei SIC e delle ZPS in attesa delle valutazioni di incidenza e l’adozione dei criteri minimi uniformi di cui al D.M. 17/10/2007 (assai penalizzanti) su tutto il territorio in attesa di raggiungere la percentuale del 25% del territorio protetto”.
"Da ultimo - scrive ancora l'associazione - in una riunione tecnica a cui ha partecipato solamente il nostro consulente avv. Anastasi, gli stessi Funzionari hanno confermato che non procederanno, almeno in questa fase, alle Valutazioni di Incidenza su SIC e ZPS, con la conseguenza che, in queste zone, non si potrà comunque andare a caccia!". "Tutto questo - rilevano - accade solo in Sicilia e in nessun’altra parte d’Italia e d’Europa!".
Assicurando ai cacciatori il massimo sforzo per sensibilizzare la politica, onde trovare una soluzione immediata e condivisa, Ascn rinnova loro l'invito a manifestare il proprio sdegno in un raduno, da definirsi, davanti al palazzo della Regione.
Ascn: la drammatica situazione della caccia siciliana
giovedì 30 giugno 2011
L'Associazione siciliana Ascn ha scritto ai cacciatori per informarli sulla situazione della caccia siciliana dopo gli incontri tenuti con gli amministratori regionali. Piano faunistico venatorio e calendario, entrambi ancora in via di definizione, sono subordinati ai ritardi nell'avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, che a quanto pare dovrà comunque essere integrata con quella sui singoli siti Sic e Zps, visto che è stata posticipata a dopo l'approvazione del Piano. Ascn fa inoltre sapere che esistono dubbi sulla metodologia di calcolo della percentuale di territorio da destinare a protezione, visto che non è ancora stata prevista alcuna procedura per raggiungere la quota del 25% di territorio per alcune province (otto su nove, esclusa Messina).
Nello specifico del calendario, si legge nella missiva di Ascn, “ci è stata propinata una bozza di Calendario Venatorio che prevede l’apertura della caccia il 10 di settembre e la chiusura il 19 gennaio (eccezion fatta per la caccia al cinghiale), l’apertura al 1° di ottobre per le isole minori (aree esterne alle ZPS), la chiusura dei SIC e delle ZPS in attesa delle valutazioni di incidenza e l’adozione dei criteri minimi uniformi di cui al D.M. 17/10/2007 (assai penalizzanti) su tutto il territorio in attesa di raggiungere la percentuale del 25% del territorio protetto”.
"Da ultimo - scrive ancora l'associazione - in una riunione tecnica a cui ha partecipato solamente il nostro consulente avv. Anastasi, gli stessi Funzionari hanno confermato che non procederanno, almeno in questa fase, alle Valutazioni di Incidenza su SIC e ZPS, con la conseguenza che, in queste zone, non si potrà comunque andare a caccia!". "Tutto questo - rilevano - accade solo in Sicilia e in nessun’altra parte d’Italia e d’Europa!".
Assicurando ai cacciatori il massimo sforzo per sensibilizzare la politica, onde trovare una soluzione immediata e condivisa, Ascn rinnova loro l'invito a manifestare il proprio sdegno in un raduno, da definirsi, davanti al palazzo della Regione.