Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

ozannagh ha scritto:
Ha STRARAGIONE Lorenzo....
La questione è solo politica....
A questo link
http://www.ermesagricoltura.it/Struttur ... -venatorio

se avete tempo e voglia di leggere....trovate la norma con cui la regione Emilia Romagna ogni anno regolamenta il prelievo in regime di deroga e la delibera di giunta che ha concesso...Provincia x Provincia...la deroga al solo storno..
Negli anni passati si è sparato anche a tortore dal collare e in Romagna ai passeri...

Certo che e`politica,e la politica sta`con chi conta di piu`fregandosene delle leggi.
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

Non e`corretta ne utile l'applicazione della deroga solo nei comuni che hanno fatto richiesta di deroga e basta,senza andaredanni,perche`se Prato da la deroga,e Campi Bisenzio non ha fatto richiesta danni e non vengono cacciati ti immagini Romano il casino che viene fuori?
Non si risolve nulla,e ho l'impressione che non si voglia arrivare a nulla.
Devono applicare il regime di deroga e basta senza andare a trovare alchimie varie,le regioni hanno la possibilita`,ma si vuol dare come al solito,un colpo al cerchio e uno alla botte.
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

notizie deroga su storni si sa" niente diu nuovo?? [42]
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

Riprende il cammino per le necessarie modifiche alla normativa nazionale, con l' ipotesi di un disegno di legge che venga presentato al Parlamento delle Regioni (almeno cinque per rendere obbligata la discussione).

Questo passo mi puzza di cavallo di ****.
Oggi abbiamo l'art 7 comma 1 che permette, motivandolo nel merito, di disattendere il parere dell'ispra nell'arco temporale set-gen per tutte le specie.Non vorrei che una richiesta di modifica ci infilino la dicitura parere vincolante.(viste le numerose richieste animaliste di ridurre i calendari)
Anche perche' non c'e' nessun motivo di chiedere una eventuale modifica,dal tavolo conferenza stato regioni se esce un documento condiviso da tutte le regioni italiane,il dcpm e' un atto legale per l'uso dell'art 9 sui contenimenti.
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

[Agricoltura]
Regione Toscana

CACCIA ALLO STORNO: SI CHIEDE LA RIAPERTURA

Salvadori: “Toscana disponibile, il Governo si attivi al più presto”

In 5 anni, dal 2005 al 2009, in Toscana sono stati accertati e liquidati circa 10 milioni di euro quale risarcimento agli agricoltori per i danni ai raccolti prodotti dalla fauna selvatica. I danni maggiori, oltre 6 milioni di euro, sono quelli causati dai cinghiali, seguono gli altri ungulati (cervi, caprioli, daini) e in terza posizione l'avifauna, cioè gli uccelli. Rispettivamente i danni risarciti agli agricoltori nello stesso periodo di tempo sono di circa 2 milioni e 1 milione di euro. Fra gli uccelli gli storni sono fra i maggiori imputati con oltre la metà dei risarcimenti pagati per danni a loro riconducibili.
Nell'ultimo anno le azioni di prevenzione e contenimento messe in atto sul territorio hanno consentito di limitare i danni riconducibili ai cinghiali e alle altre specie di selvaggina, ma il trend che riguarda lo storno è invece crescente. “La Toscana – ha detto l'assessore regionale all'agricoltura e alla caccia, Gianni Salvadori, che oggi ha preso parte ad una conferenza stampa con il presidente nazionale di Federcaccia, Gian Luca Dall'Olio e il vicepresidente regionale Claudio Tani – ha pagato nel 2010 per i danni da storni circa 170 mila euro, il 300 per cento in più rispetto al 2009. E il 2010 è stato l'unico anno nel quale non è stata concessa la caccia in deroga a questa specie, che ormai in Toscana conta decine di milioni di esemplari e non può certo essere considerata in via di estinzione.” Le associazioni degli agricoltori più volte hanno richiesto che si possa tornare a cacciare lo storno, che oggi è specie protetta in Italia, e ugualmente hanno fatto le associazioni dei cacciatori. Tra gli argomenti portati a supporto della richiesta c'è la constatazione che l'Italia è il solo Paese nel bacino del Mediterraneo dove lo storno (sturnus vulgaris) non è compresa fra le specie cacciabili. Invece lo storno &egra ve; ammesso al prelievo venatorio in Francia, Spagna, Grecia, Malta, Cipro, Portogallo, Ungheria, Romania e Bulgaria, paesi che fanno parte dell'Unione Europea e dove lo storno è inserito nei calendari venatori a seguito di “autorizzazione” dell'Unione Europea, senza bisogno di provvedimenti di deroga come avvenuto in Toscana in anni passati.
Lo storno inoltre è stato inserito dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN-Gruppo di studio sulle specie invasive) fra le 100 specie aliene più dannose al mondo. In territorio italiano, e toscano in particolare, si lamentano particolarmente danni alle coltivazioni pregiate (vite,olivo, frutteti, seminativi), pericoli per le città d'arte, i manufatti e i monumenti, e pericoli per l'ambiente. L'invasività della specie metterebbe a rischio la sopravvivenza e la riproduzione di altri uccelli autoctoni.
“La Regione Toscana – sottoline a l'assessore regionale all'agricoltura e alla caccia, Gianni Salvadori - ha deciso di collaborare alle iniziative di approfondimento di queste tematiche organizzate da enti locali, quali le province di Pistoia, Firenze e Pisa e da associazioni quali la Federcaccia nazionale perchè occorre fare chiarezza una volta per tutte sulle strade da seguire. Al momento, dopo la firma del Ministro dell'Agricoltura sulla nuova richiesta di inserimento dello storno fra le specie cacciabili, occorre che con la massima sollecitudine questa venga trasmessa dalla Presidenza del Consiglio alla Commissione Europea, sperando in un esito favorevole. In caso contrario, dovremo proseguire con le deroghe, ma non più con le incertezze giuridiche del passato.
Nei prossimi giorni a San Rossore (Pisa) e a Pistoia si terranno due importanti iniziative di carattere nazionale che hanno in comune la tematica della cacciabilità dello storno. Nel caso dell'iniziativa promo ssa da Federcaccia a San Rossore (appuntamento il 19 maggio) la tematica sarà quella della del reinserimento dello storno fra le specie cacciabili per l'Italia da parte della Commissione Europea. Quella promossa dalle province di Pistoia, Pisa e Firenze (appuntamento all'Auditorium di Larciano il 20 maggio) riguarderà la possibilità di prelievo venatorio in deroga, come avvenuto fino al 2009. La Regione Toscana – conclude Salvadori – è disponibile a fare la sua parte, nell'una e nell'altra ipotesi.”
Alla conferenza stampa tenuta oggi a Firenze hanno preso parte, insieme all'assessore Salvadori, il presidente nazionale di Federcaccia, Gian Luca Dall'Olio, l'assessore provinciale di Pistoia, Rino Fragai, di Pisa, Giacomo Sanavio, e la vicepresidente della provincia di Firenze Laura Cantini.
05/05/2011

Romano
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

bè è semplicemente una vegona che nn venga applicata su tutto il territorio regionale visto che le popolazioni si svernanti che nidificanti si spostano per alimentazione e dormitori,da me per esempio ci sono dormitori da milioni di storni e magari nn pasturano ,quindi io li gurado mentre pannano e vanno a mangiare nel comune di lucca che in line d'aria è 10 km!!solite stronzate all italiana! e il bello che le associazioni come sempre nn fanno un emerito caxxo e prendono i vaini a sbaffo!!
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

Considerando le due giornate fatte per lo storno e tirando le somme per queste due giornate, possiamo a tutt' ora affermare che non esiste la volontà Politica di risolvere il problema delle deroghe la via più prossima, ho il reinserimento fra le specie cacciabili a breve. I politici generalmente non fanno la cosa più giusta, ma la più conveniente per se per il partito, la Toscana ne è la prova lampante. Abbiamo esempi di regioni lontane e anche vicine che in maniera oggettiva hanno concesso lo storno in deroga, ora con il parere favorevole dell' ISPRA non dovrebbero esserci più alibi. Il primo passo ufficiale da una certa parte del mondo politico ecologista è la richiesta di ritirare la denuncia fatta per il parere negativo sul fringuello. Ufficialmente dobbiamo aspettare fino alla fine di giugno, per sapere se saranno (come è giusto sperare) presi provvedimenti a questa questione che assume sempre più i caratteri grotteschi di una farsa, dove gli spettatori sono nauseati.


Romano
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto