Re: Inverno ancora vivo

07 Marzo 2011, ore 15.40
L'inverno si congeda e marzo regala qualche giorno di sole, ma dal week-end probabilmente arriverà la pioggia
Martedì ultimi fiocchi sull'Appennino meridionale, poi si volta pagina, con un generale ritorno del sole e un sensibile aumento delle temperature. Nel corso del prossimo weekend però incombe il rischio pioggia sui versanti occidentali della Penisola.


Il lungo trenino di freddo che ha fatto del periodo a cavallo tra febbraio e marzo una scoppiettante parentesi tardiva dell'inverno, è ormai alla fine. Gli ultimi refoli potranno dar luogo martedì mattina a qualche fiocco sporadico sull'Appennino meridionale, anche a quote molto basse, ma tutto è poi destinato ad esaurirsi definitivamente.

Già tra martedì e mercoledì un braccio dell'alta pressione illuminerà con le prime luci della primavera l'Italia ancora intirizzita dai rigori di questo strano finale di inverno. Il ritorno del sole farà illudere che la bella stagione possa ormai essere una imminente realtà ma, a dire il vero, l'intoppo è gia li dietro l'angolo. Di cosa si tratta?

Di un "buco" di instabilità, chiamiamolo così per non utilizzare termini tecnici poco comprensibili, che fungerà da esca per una nuova saccatura in calata dal nord Atlantico verso la regione iberica. Questa giostra di nubi, erede diretta della vecchia gestione depressionaria, convoglierà verso il Mediterraneo occidentale masse d'aria umide ma non fredde.

Ecco che oltrepassiamo agevolmente la visuale oltre quei tre-quattro giorni di sole cui accennavamo poc'anzi e giungiamo al prossimo fine settimana allorquando ci attenderà una probabile nuova virata della stagione, che questa volta punterà dritta dritta verso la tipica pioggia sciroccale primaverile.
 
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L'Inverno non vuole abdicare, per la Primavera c'è tempo.

Leggi anche: Dissoluzione anticiclonica: i primi passi... Dopo l'Anticiclone: lotta strenua tra Vortice Polare e Vortice Canadese
L'egemonia anticiclonica sta per concludersi. Il merito, se così si può dire, lo si deve al Vortice Canadese. Quel Vortice che finora si è rivelato la causa principale dell'esplosione primaverile. Sullo scacchiere europeo compariranno altre figure: l'Alta Scandinava e un nucleo gelido Russo.



La prossima settimana si assisterà ad un cambiamento. Le perturbazione atlantiche riprenderanno a fluire in direzione del Mediterraneo, mentre nel Nord Europa comincerà ad affacciarsi aria gelida di origine Russa.

Ivan Gaddari: 09-02-2011 ore 13:09

Stop all'Anticiclone:
verrebbe da dire, finalmente! Quando cederà definitivamente saranno trascorsi circa 10 giorni. Praticamente la prima decade mensile. Di chi il merito? O magari la colpa? Lo si è detto. Del Vortice Canadese. Indebolendosi avrà modo di convogliare saccature cicloniche verso l'Europa occidentale. Comincerà così un'azione erosiva, che condurrà una prima perturbazione sull'Italia Settentrionale.

Non sarà la sola ragione:
è vero, il cambiamento sarà imputabile in gran parte al Vortice Canadese. Tuttavia è giusto sottolineare la formazione di una figura anticiclonica sulla Scandinavia.

Nucleo gelido russo:
ad est dell'Anticiclone scandinavo si isolerà un'autentica palla gelida. Un Vortice alimentato da aria in gran parte proveniente dalla Siberia e che dovrebbe catapultare l'Europa nord orientale in una fase invernale particolarmente cruda.

In Italia cos'accadrà?:
Diciamo che la nostra Penisola si trova ai margini di entrambe le configurazioni. A prevalere, perlomeno inizialmente, dovrebbe essere la circolazione atlantica, che spingerebbe alcuni fronti perturbati verso il Mediterraneo. Le temperature dovrebbero calare e portarsi su valori più consoni all'andamento stagionale.

Focus: il tempo sino al 22 febbraio 2011
Domani sarà l'ultima giornata dominata dall'Anticiclone. Si riproporranno nebbie, foschie e nubi basse. Il sole brillerà in montagna e il clima sarà mite. Venerdì giungeranno i primi spifferi umidi e si accrescerà la nuvolosità. Nubi al Nord e lungo i versanti tirrenici, mentre il sole splenderò maggiormente nelle rimanenti zone. Il weekend sarà caratterizzato da una maggiore variabilità e probabilmente si affacceranno delle precipitazioni - deboli e a carattere sparso - sull'Italia Settentrionale. Soprattutto nel Triveneto.

La prossima settimana è probabile che risenta del transito di vari fronti perturbati. Le condizioni dovrebbero peggiorare ulteriormente e il maltempo estendersi anche al resto d'Italia. Fluirà aria più fredda dal Nord Atlantico, che recherà un generale calo termico e poterà le temperature su valori più consoni all'andamento stagionale.

Evoluzione sino al 27 febbraio 2011
L'ultima decade mensile potrebbe essere contraddistinta dalla formazione di un blocco anticiclonico tra l'Alta delle Azzorre e l'Anticiclone Scandinavo. Si metterà in moto una colata d'aria gelida ed è probabile che raggiunga i settori centro occidentali europei. Difficile stabilire se e come giungerà in Italia.

In conclusione.
L'Inverno, al di là che produca effetti più o meno rilevanti sulla nostra Penisola, ha ancora in serbo qualche sorpresa. Per la Primavera c'è ancora tempo.

Ivan Gaddari
 
Re: Inverno ancora vivo

23 Febbraio 2011, ore 14.35
Prima il freddo, poi torneranno piogge e nevicate sui rilievi
Fino a sabato la situazione non cambierà di molto: correnti fredde settentrionali ed eventuali fenomeni relegati al sud. Da DOMENICA nuovo peggioramento ad iniziare dal nord-ovest, ma in estensione a tutta l'Italia ad inizio settimana.

Il grosso lago freddo che da giorni sta facendo battere i denti a molti settori del nostro Continente, si è espanso verso sud.

La nostra Penisola nel risente ( e ne risentirà) in maniera del tutto marginale. Le temperature sono comunque scese e la neve è tornata ad imbiancare, seppure in maniera effimera, alcune zone dell'Italia centro-meridionale.

La situazione dovrebbe mantenersi invariata fino alla giornata di sabato, quando potrebbe esserci una temporanea recrudescenza dei fenomeni con neve a bassa quota sul nostro meridione.

L'inverno sta sparando le sue ultime cartucce; cerca di rimettere insieme i cocci, dopo le umiliazioni ricevute le scorse settimane ad opera di anticicloni che di invernale non avevano niente.

Sulle regioni del versante adriatico ed al sud il calo termico potrebbe essere comunque sensibile, accompagnato anche da forti venti di tramontana.

La situazione potrebbe cambiare in maniera radicale a partire dalla giornata di domenica. Un nucleo freddo proveniente dall'Europa centrale si infilerà nella Valle del Rodano, sfociando sul Mediterraneo occidentale con forti venti di Mistral.

Il gomito delle correnti che si formerà tra la Corsica ed il Mar Ligure darà presto vita ad una depressione da contrasto. Nel pomeriggio domenicale tale figura di maltempo diverrà realtà e metterà sotto precipitazioni quasi tutto il nord, la Sardegna ed il medio versante tirrenico.

Nei giorni a seguire, il vortice scenderà di latitudine e si piazzerà tra la Sardegna ed il medio Tirreno. La girandola delle correnti interesserà tutta l'Italia, con fenomeni piu o meno intensi e cali termici specie al nord.

Insomma, come potete ben vedere la situazione in prospettiva risulta tutt'altro che semplice.
 
Re: Inverno ancora vivo

Ivan Gaddari: 23-02-2011 ore 13:39

E' tornato l'Inverno:
non è un caso se vi abbiamo nominato l'Anticiclone Russo-Siberiano. Se in Italia è tornato il freddo lo si deve principalmente a lui, quell'imponente figura altopressoria che mancava da tanto, troppo tempo. Un ruolo imprescindibile è svolto anche da un'altra struttura stabilizzante: l'Alta delle Azzorre. Si sta distendendo in direzione nord e riuscirà a congiungersi con quella Russa.

E gli effetti in Italia?:
A dire il vero non eclatanti. Sta arrivando il freddo, certo, ma nulla a confronto con quel che sarebbe potuto accadere se il blocco atlantico si fosse disposto in maniera differente. Freddo che comunque basterà a riportare un po' di neve al Sud e nelle regioni del medio versante Adriatico, mentre altrove dominerà il sole.

Le mosse successive:
Prima che avvenga la congiunzione tra le due figure anticicloniche, ci sarà spazio per l'ingresso di una perturbazione nord Atlantica nel cuore del Mediterraneo. La formazione del ponte isolerà la struttura perturbata nelle nostre regioni, determinando condizioni di persistente maltempo. Gli apporti d'aria fredda saranno smorzati da un parziale richiamo d'aria umida dovuto al posizionamento della Bassa Pressione.

Tornerà l'Artico?:
Ipotesi non trascurabile. E' vero che i più autorevoli Modelli sono tornati un po' sui loro passi, ma non possiamo scordarci del fatto che per diversi giorni imputavano alla prima settimana di Marzo connotati fortemente invernali.

C'è un dato di fatto. Eventuali tepori appaiono lontani:
dall'analisi modellistica emerge la mancanza di una figura anticiclonica in grado di riportare una stabilità duratura nelle nostre regioni.

Focus: il tempo sino al 08 marzo 2011
I prossimi giorni saranno condizionati dalla circolazione d'aria fredda Balcanica. Tra venerdì e sabato potrebbero registrarsi delle nevicate nelle regioni Meridionali e sul medio versante Adriatico. Neve che, considerate le temperature, imbiancheranno le basse quote e non è escluso che possano sconfinare temporaneamente in qualche tratto della costa Adriatica. Domenica, invece, arriverà un'altra perturbazione. Stavolta arriverà dal nord Atlantico e persisterà sulle nostre regioni per diversi giorni. Avrà modo di interessare l'intero Stivale e al contempo determinerà un generale rialzo termico.

Anche nella prima settimana primaverile, la prima del mese di Marzo, sembra possa permanere il blocco atlantico ma si dovrà comprendere se entrerà in gioco il Vortice Polare o se continuerà ad avere significative ingerenze l'Anticiclone Russo-Siberiano.

Evoluzione sino al 13 marzo 2011
Crediamo che la prima metà di Marzo possa essere condizionata da accessi scambi meridiani. Movimenti delle masse d'aria lungo i meridiani, appunti, tipici dei periodi stagionali transitori.

In conclusione.
Checché se ne dica, l'Inverno non è ancora terminato. E' pur vero che le giornate s'allungano, che a Marzo non è la stessa cosa. Ma poco importa. Se deve far freddo non c'è problema. Può giungere tranquillamente anche a mese inoltrato.

Ivan Gaddari
 
Re: Inverno ancora vivo

24 Febbraio 2011, ore 15.35
Venerdì torna il sole ma da sabato nuovo giro di vite dell'inverno a partire dal sud
Un nuovo impulso freddo raggiungerà il nostro meridione nella giornata di sabato arrecando rischio di nevicate anche a quote basse. Tra domenica e lunedì invece una perturbazione atlantica mirerà al centro-nord per poi scivolare nuovamente verso il meridione.


Forse sembrerà un paradosso ma la dinamicità che sta caratterizzando quest'ultimo scorcio dell'inverno meteorologico è figlia della stasi che ha occupato il Mediterraneo per lungo tempo nel cuore di febbraio. Questo perchè, mentre alle nostre latitudini si andava spargendo un tepore fuori stagione, sul nord Europa si accumulava una enorme quantità di gelo, di quelli che vengono prelevati direttamente dal mar Glaciale Artico.

Ora l'elastico che ha contenuto con successo queste due forze immani si è rotto e tutto si sta mischiando generando contrasti giganteschi. Naturalmente, per quanto raffinata possa essere, la modellistica alla quale ci riferiamo per stilare previsioni è rimasta un po' spiazzata da queste manovre convulse, ingenerando piccole imprecisioni dell'inquadrare il ventaglio e l'entità di piogge e nevicate.

Ora la situazione rimane caotica, una caratteristica propria della nostra atmosfera, dove la matematica non è sufficiente a imbrigliare dentro un modello schematico tutti i suoi capricci. Abbiamo tuttavia a che fare con una situazione depressionaria che rimanda ancora i preparativi della imminente primavera meteorologica.

Il primo impulso freddo, il più consistente dell'intero inverno, è destinato sabato al nostro meridione. Qui oltre al freddo potrà sussistere il rischio di qualche bella nevicata anche a quote molto basse, che si potranno spingere fin su Marche e Abruzzo. Domenica risponderà il nord con un'altra perturbazione ma con fenomeni complessivamente più blandi e che se raggiungeranno le quote collinari o la pianura, lo faranno con un bel po' di fatica.

Tutto poi verrà attirato entro quel "buco nero" aperto sui nostri mari meridionali che ingenererà tra martedì e mercoledì, un nuovo peggioramento al centro-sud e sulle Isole Maggiori. Insomma la primavera può attendere, la neve ormai non più. Dopo sarebbe davvero troppo tardi, per tutti.
 
Re: Inverno ancora vivo

01 Marzo 2011, ore 14.50
La depressione si accanirà sull'Italia sino a venerdì, week-end più soleggiato e mite ma...
Aria fredda in agguato dal nord Europa. L'obiettivo dovrebbero essere i Balcani, ma la situazione è ancora molto incerta. In ogni caso sembra assai probabile un coinvolgimento almeno dell'Adriatico, con risvolti anche di tipo nevoso, sia pure di breve durata.

Il sud paga ancora una volta lo scotto di una politica territoriale scellerata, come quella che del resto si riscontra anche su altre zone d'Italia, quando Madre Natura decide di dar fuoco alle polveri.
La stagione invernale del resto per il sud è da sempre anche quella normalmente più piovosa: mettere in conto anche accumuli di 100mm in una sola giornata non avrebbe alcuna conseguenza se molti non vivessero in condizioni di perenne rischio di dissesto idrogeologico.

Entrando comunque nel merito della previsione, questa volta i millimetri sono stati quelli che indicavano i modelli, che qualche volta noi di MeteoLive (un po' a torto e un po' a ragione) giudichiamo fin troppo tragici e pessimisti; questo porta ad una sottostimazione del rischio per eccessiva prudenza nel trasmettere nel testo l'eventuale abbondanza delle precipitazioni.

La depressione dunque è in azione soprattutto al centro-sud, ma vivrà anche un nuovo effimero momento di gloria anche al nord, dove da est va affluendo aria fredda, alla quale si sovrapporrà ancora dell'aria umida in arrivo da sud-est.

Ne deriveranno nuove nevicate a bassa quota sull'Emilia-Romagna e poi sul basso Piemonte tra mercoledì e le prime ore di giovedì.

Al centro-sud l'asse del maltempo continuerà ad investire le regioni adriatiche e meridionali in genere, ma in modo meno "kattivo". I fenomeni comunque risulteranno localmente ancora abbondanti sul medio Adriatico, la Puglia e poi la Sardegna, specie quella orientale. Il minimo depressionario, andando a posizionarsi proprio sul Tirreno centrale, potrà ancora dispensare piogge sulle centrali tirreniche tra giovedì e venerdì, prima di fare le valigie.

Da tener conto poi la formazione di cellule temporalesche autorigeneranti svincolate dai corpi nuvolosi principali che, essenzialmente all'estremo sud, favoriscono accumuli di pioggia notevoli in pochissime ore.
Clicca l'immagine per ingrandirla


Il miglioramento atteso nel fine settimana potrebbe essere seguito da una colata di aria gelida che dovrebbe muoversi lungo il bordo orientale del campo di alta pressione che andrà posizionandosi sul centro Europa. La traiettoria più probabile resta al momento quella balcanica, con influenze in Adriatico e marginalmente sul resto del territorio. Su Abruzzo, Molise, Puglia e Appennino meridionale, qualora la colata facesse davvero sul serio potrebbe tornare anche la neve sin sulla costa, sottoforma di rovesci.

Si tratta di un'altra classica situazione da Nina conclamata, con il vortice polare ancora sparato, che frena in extremis quando vede passarsi davanti l'Europa. Troppo tardi: l'anticiclone chiude i boccaporti e il gelo allora se ne va su Balcani e Grecia, ma qualche spiffero prova a raggiungerci ugualmente da est.

Una soluzione più estrema, con il freddo che cirmunaviga l'alta e punta deciso verso di noi al momento sembra un'ipotesi troppo irrealistica e fuori dal coro modellistico.

Comunque vada, la primavera dovrebbe farsi viva subito dopo con i primi timidi acuti.
 
Re: Inverno ancora vivo

02 Marzo 2011, ore 14.32
Il vortice mediterraneo si attenua, ma in prospettiva c'è un colpo di scena!
Il vortice perturbato che tutt'ora insiste sull'Italia si attenuerà nel fine settimana. Sarà solo una breve tregua, perchè le armate del freddo sembra stiano riorganizzandosi per una notevole incursione verso sud.

Due colossi si fronteggeranno e l'oggetto del contendere sarà l'Europa centrale e l'Italia.

Piu ad ovest prevarrà l'alta pressione ed un tempo primaverile. Piu ad est invece il freddo crudo, espressione vera dell'inverno continentale, quello che spesso è mancato negli ultimi mesi in Italia.

Chi la spunterà? Abbiamo volutamente messo il punto di domanda in mezzo, a testimoniare che nulla è scontato con questo tipo di situazioni. Tuttavia la colata fredda che si profila sarà di quelle serie ed al momento si presume che possa colpire il versante adriatico ed a seguire il sud, con nevicate fin sulle coste, tanto vento e freddo.

Per non fare il passo piu lungo della gamba, cerchiamo di capire come si potrebbe arrivare a questo stato di cose, tenendo anche conto che la scadenza previsionale non è immediata.

Il vortice depressionario che ha dato maltempo sull' Italia è in via di attenuazione, ma serviranno ancora un paio di giorni per metterlo a sedere del tutto.

Il fine settimana probabilmente si salverà, sotto un cielo abbastanza aperto, vento in attenuazione e temperature in aumento. Una sorta di "rivincita" dopo i molti week-end passati sotto l'ombrello.

Il trasporto di aria fredda dovrebbe iniziare da domenica pomeriggio/ sera sulle regioni settentrionali, dove sarà possibile qualche fenomeno da contrasto. Temporali nevosi? Perchè no!

Tra lunedì e mercoledì l'ondata di freddo entrerà nel vivo. Il calo termico sarà presente su tutta l'Italia, mentre gli eventuali fenomeni nevosi potrebbero concetrarsi nuovamente sulle regioni adriatiche ed al sud, lasciando a secco le altre regioni ( eventualità comunque da confermare).

Potrebbe nevicare fin sulle coste adriatiche e sulla Puglia? Con la situazione vista oggi dai modelli riteniamo di sì. Inoltre ci sarebbero i presupposti per nevicate fino a quote prossime ai litorali sulla Calabria e sulla Sicilia settentrionale.

Come vedete c'è molta carne al fuoco per i prossimi giorni in Italia. L'inverno sembra voglia darci un ultimo degno saluto, prima del definitivo avvento della primavera dalle nostre parti.
 
Re: Inverno ancora vivo

La stagione invernale sembra volgere al capolinea ma come poteva esimersi dal regalare le ultime nevicate? Nel weekend arriverà una massa d'aria gelida, i cui effetti verranno discussi durante l'analisi. Successivamente spazio ad un temporaneo miglioramento, al quale potrebbe far seguito un ritorno in pompa magna dell'Atlantico.



Tra domenica e martedì l'ultimo, vero, sussulto invernale. Una corrente d'aria gelida raggiungerà l'Italia dal versante Adriatico, determinando un netto raffreddamento e alcune nevicate a bassissima quota. Poi spazio alla Primavera. Rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.

Ivan Gaddari: 02-03-2011 ore 13:43

Ferita di lenta guarigione:
l'area di Bassa Pressione che sta causando condizioni di maltempo è intrappolata nel Mediterraneo da un'ampia cintura anticiclonica posizionata a latitudini settentrionali. Il regime perturbato perderà consistenza molto lentamente, dispensando ulteriori precipitazioni al Centro Sud e nelle Isole Maggiori.

Il canto del cigno dell'Inverno?:
E' bene ribadire che il mese di Marzo, talvolta persino quello di Aprile, può condurre incursioni Artiche nel cuore dell'Italia. Non è detto, pertanto, che la prossima incursione gelida sia l'ultima. Soltanto che poi, passato metà mese, gli effetti che potrebbero sortire eventuali irruzioni andrebbero sfumando. Diciamo quindi che tra domenica e martedì giungerà probabilmente l'ultimo vero affondo di stampo invernale.

Neve sin sulle coste?:
Probabile. Qualora le proiezioni termiche trovassero riscontro, è assai probabile che nelle regioni del versante Adriatico e al Sud possa scapparci qualche imbiancata sui litorali. Alla quota di riferimento di 850 hPa - circa 1500 m - potrebbe penetrare isoterma -10°C. Un valore notevole, che si è visto ben poche volte anche nei mesi di Gennaio e Febbraio.

Successivamente spazio alla Primavera:
intendiamoci, non alla Primavera stabile e soleggiata che in tanti vorrebbero. Bensì alla Primavera dinamica, quella che per intenderci muove masse d'aria lungo i meridiani ed è capace di alternare fasi fredde ad altre estremamente miti. Il primo step sarà caratterizzato, probabilmente, da una temporanea affermazione anticiclonica. In seguito potrebbero giungere vari impulsi perturbati dal nord Atlantico, con formazione di un'area ciclonica nel Mediterraneo centro occidentale.

Focus: il tempo sino al 15 marzo 2011
I prossimi giorni, lo abbiam detto, proporranno condizioni di spiccata instabilità. Le precipitazioni coinvolgeranno in particolare le regioni Centro Meridionali e le Isole maggiori. Domenica avverrà un significativo cambio circolatorio. Una colata d'aria gelida si dirigerà sui Balcani e scorrendo sul bordo orientale di un blocco anticiclonico posizionato ad ovest, penetrerà nelle nostre regioni. Coinvolgerà maggiormente il versante adriatico e il Sud Italia, causando probabilmente nevicate a bassissima quota. Forse sin sui litorali.

Successivamente, lo sostenemmo nei passati editoriali, il blocco anticiclonico dovrebbe distendersi sui paralleli e favorire un netto miglioramento. Miglioramento che porterebbe tra l'altro un significativo rialzo termico e i primi tepori primaverili si avvertirebbero nelle ore diurne.

Evoluzione sino al 20 marzo 2011
La tregua potrebbe durar poco, perché come detto sembra poter tornare protagonista l'Atlantico e causare un vivace peggioramento di chiaro stampo primaverile.

In conclusione.
Sembra che l'Inverno stia per giungere al termine. Ed è normale, nonostante il Marzo Pazzerello. Farà ancora freddo? Può darsi, ma non sarà più la stessa cosa.

Ivan Gaddari
 
Re: Inverno ancora vivo

04 Marzo 2011, ore 15.42
Ultimi sforzi dell'inverno, ma una rondine non fa primavera
L'attenzione è tutta per l'ondata di maltempo attesa sabato su diverse regioni del centro-sud. A seguire nuova aria fredda dalla porta adriatica ma l'episodio avrà vita breve, spazzato da una possibile spallata anticiclonica.

L'attenzione è tutta per lui, quel corpulento centro di bassa pressione che ha preso di mira il nostro Mediterraneo. Quando una struttura di quel genere si piazza a cavallo tra Italia e Africa sono dolori, perchè può contare sul sostegno di masse d'aria molto diverse tra loro, quelle fredde nord-europee e quelle più miti subtropicali.

Questo è il motivo della longevità di questa trottola di maltempo, maltempo che domani, sabato, si accanirà ancora una volta sul nostro centro-sud, dove sono attesi rovesci, qualche temporale e nevicate in montagna. Il tutto, naturalmente, sarà condito da un intorno di freddo e di vento.

Ma quando ne usciremo? Non prima di aver preso atto del passaggio successivo, ossia di un nuovo impulso di aria fredda continentale, pronto con la sua rasoiata a fare la barba allo Stivale tra lunedì 7 e martedì 8. Festa della Donna al freddo dunque, ma sarà forse l'ultimo vero sussulto invernale.

Stavolta si farà vivo lui, l'anticiclone, non quello subtropicale, bensì quello europeo, senz'altro consono al ripristino di condizioni stagionali più normali. La sua posizione, comunque un po' asimmetrica e sbilanciata verso ovest, lascerà scoperti ancora una volta i versanti orientali del nostro Paese ma senza tuttavia inserirvi particolari insidie.

Insomma, smaltiti gli ultimi sforzi, l'inverno si preparerà a fare le valige, ma senza fretta, dato che la primavera dorme ancora sonni tranquilli, forse in attesa di sorprenderci quando il periodo stagionale e le manovre dell'atmosfera le saranno più congeniali.
 
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