Re: Angolo del Grifone 2010-2011
Sant'Omar Milanetto da Venaria segna il gol che premia un Genoa determinato e concentrato. Tante palle gol create dai rossoblù che hanno concesso poco ai felsinei.
Dopo due sconfitte consecutive con Inter e Palermo, il Genoa torna alla vittoria nel giorno dell'esordio di Davide Ballardini sulla panchina del Genoa.
Un turno infrasettimanale preceduto da giorni intensi con l'esonero di Gian Piero Gasperini e la reazione composta dell'ambiente rossoblù che ha perso uno dei simboli della rinascita sportiva del Grifone.
La gradinata Nord ha ringraziato Gasperini con lo striscione "GASPE IL POPOLO GENOANO TI RINGRAZIA" e altrettanto hanno fatto i ragazzi nella Nord 2 con un altro striscione esposto durante l'intervallo che recitava "PROMOZIONE, EUROPA E HAI DISTRUTTO LA SAMPDORIA, GRAZIE MISTER SEI ENTRATO NELLA STORIA" e che ha fatto levare il coro all'ex Mister rossoblù e ha riscosso minuti di applausi da tutto lo stadio.
Il nuovo tecnico dopo appena tre allenamenti non ha potuto dare un'impronta personale al gioco del Genoa, quindi ha variato di poco lo schieramento di Palermo escludendo Kaladze e Zuculini per ricomporre il centrocampo di piedi buoni composto da Milanetto, rientrante dopo la squalifica, e Veloso finalmente pronto a partire titolare.
Difesa impostata a 4, schieramento mantenuto per tutto il match.
Il resto l'hanno fatto i giocatori ai quali Ballardini aveva chiesto alla vigilia "furore agonistico".
Forse il nuovo tecnico del Genoa, come tanti tifosi, aveva ben altro ricordo del furore agonistico del Genoa degli ultimi anni e infatti di quel furore se n'é visto un po’ ogni tanto. Però c'è stata tanta applicazione, determinazione e concentrazione, e pure corsa considerando che si giocava dopo tre giorni dalla trasferta in Sicilia.
Tanto é bastato al Grifone per dominare la partita e costruire almeno 9 palle gol fra primo e secondo tempo, compreso il gol di Milanetto a coronamento di una bella azione partita dai piedi di Rafinha il cui cambio di gioco ha trovato pronto Criscito sulla fascia sinistra, pallone al limite dell'area per Toni, sponda per Milanetto e tiro preciso ad effetto che batte Viviano.
Il portiere del Bologna precedentemente aveva tremato quando Veloso su punizione da posizione angolata lo aveva costretto ad una difficile deviazione in corner e quando ancora Veloso su punizione da 25 metri aveva colpito l'incrocio dei pali e Toni non aveva avuto la fortuna di raccogliere la respinta del legno. Viviano peraltro aveva già parato in due tempi un diagonale di Toni, e nella prima frazione di gioco aveva salvato la propria porta parando un bolide di Rudolf con la punta delle dita e respinto un altro tentativo dell'ungherese.
Nelle altre occasioni é stato aiutato dal difetto di mira dei rossoblù, clamoroso quello del bravo Mimmo Criscito che in mischia a pochi metri dalla porta ha calciato di collo sinistro fortissimo, ma di poco alto sulla traversa. Il Genoa ha rischiato qualcosa solo nel finale su una conclusione a lato di Di Vaio, solo un brivido perchè in offside, e su un colpo di testa di Gimenez debole, centrale e quindi facile preda di Eduardo.
Il Genoa é passato quando Ballardini aveva già operato il primo cambio mandando in campo Destro, quindi con tre attaccanti di ruolo sul terreno di gioco. L'ultimo cambio lo ha operato in pieno recupero mandando a centrocampo Kaladze, ma lo scopo era quello di perdere tempo. Cosa che raramente abbiamo visto fare con Gasperini.
Il Grifone ha quindi ottenuto i tre punti che fanno bene al morale di giocatori e tifosi e che fanno bene alla classifica, ma che "non risolvono tutti i problemi" e questa non è una mia opinione, ma è quella di Omar Milanetto nell'intervista qui sotto riportata.
Quanto al gioco... sicuro non é stato entusiasmante, ma per essere più arrembanti e spettacolari occorrono gli esterni tuttora infortunati.
Ora si va a Cagliari, un ambiente che Ballardini conosce molto bene per sua esperienza diretta. Una vittoria rilancerebbe il Genoa in grande stile.